La Scienza dell’Uno, Capitolo 14: Yoga Vedico, Seth e Cosmologia Multidimensionale (Parte 3)

16 Maggio 2009By Richard

14.22.2 IL SISTEMA DI RAMANUJAN

Nel caso di Ramanujan, le funzioni modulari sono definite come operazioni matematiche nelle quali esiste un incredibile e quasi mai visto livello di simmetria, simmetria che permette l’esistenza di tali geometria di densità superiore. In questa simmetria inoltre, in molti modi diversi e sincronici, le funzioni modulari di Ramanujan ci riportano al numero otto come forza chiave di organizzazione dietro la struttura delle dimensioni o densità in questo universo.

Questo può essere visto in estratti dal libro Iperspazio del Dr.Michio Kaku. Ora dovremmo tenere in mente che la teoria delle “Superstringhe” è molto simile ai concetti eterici, in cui l’intero reame quantico viene visto come prodotto di “Stringhe” energetiche vibranti.

Srinivasa Ramanujan fui l’uomo più strano in tutta la storia della matematica, probabilmente in tutta la storia della scienza. E’ stato confrontato ad una supernova in esplosione, che ha illuminato l’oscurità negli angoli più bui della matematica, prima di morire tragicamente per tubercolosi all’età di 33 anni come Riemann prima di lui.

Lavorando in totale isolamento dalle principali correnti del suo campo, riuscì a riderivare 100 anni di matematica Occidentale da solo. La tragedia della sua vita è che gran parte del suo lavoro venne sprecato riscoprendo matematica conosciuta. Fra le oscure equazioni nei suoi quaderni si trovano queste funzioni modulari, tra le più strane mai scoperte…

Nel lavoro di Ramanujan, il numero 24 (8×3) appare ripetutamente. Questo è un esempio di quelli che i matematici chiamano numeri magici, che appaiono continuamente dove meno ce li aspettiamo, per ragioni che nessuno comprende. Miracolosamente, la funzione di Ramanujan appare anche in questa teoria…..Nella teoria delle stringhe, ognuna delle 24 modalità nella funzione di Ramanujan corrisponde ad una vibrazione fisica della stringa…

Quando la funzione di Ramanujan viene generalizzata, il numero 24 viene rimpiazzato dal numero 8. Ovvero, il numero critico per la sperstringa è 8+2, quindi 10. Questa è l’origine della decima dimensione. La stringa vibra in dieci dimensioni perchè richiede queste funzioni generalizzate di Ramanujan (basate sul numero 8) per poter rimanere auto-consistente. In altre parole, i fisici non hanno la minima comprensione del perchè 10 e 26 dimensioni siano rese come la singola dimensione della stringa.

(Ora leggete la prossima frase con attenzione, ricordate che questa appartiene ad una figura autorevole nella scienza ufficiale:)

Si pensa che ci sia un qualche tipo di profonda numerologia manifestata in queste funzioni che nessuno comprende…

Nell’analisi finale, l’origine della teoria a dieci dimensioni è misteriosa come Ramanujan stesso. Quando viene chiesto perchè la natura debba esistere in dieci dimensioni, i fisici sono forzati a rispondere, “Non lo sappiamo”.
Come possiamo vedere dal passaggio suddetto, i moderni fisici che sostengono la teoria delle Superstringhe, sentono che le energie che creano le dimensioni “non sono simmetriche” nel sistema basato sull’ottava di Ramanujan, quindi arbitrariamente aggiungono due dimensioni extra perchè tutto ritorni a livello matematico.

Le dieci dimensioni della “teoria delle Superstringhe” convenzionale vengono da questa astrazione e sempre alla stessa maniera poco elegante, i teorici delle Stringhe hanno preso il gruppo di tre ottave o 24 dimensioni di Ramanujan e ne hanno aggiunte due per arrivare a 26.

Si potrebbe pensare che avendo tre diversi sistemi ad Ottava, ognuno dei quali con tremenda simmetria musicale, non vorremmo rompere questa simmetria in questo modo, aggiungendone due all’intero gruppo, ma molti di loro probabilmente non sono musicisti!

Nella nota n.13 in fondo a pagina 346 del libro Iperspazio, Kaku ci mostra come l’Ottava possa essere reintrodotta togliendo le due dimensioni “extra” che hanno aggiunto:

Comunque, due di questi modi vibratori possono essere rimossi quando spezziamo la simmetria della stringa, rimanendo con 24 modi vibratori, che sono quelli che appaiono nella funzione di Ramanujan.
Ora che comprendiamo la vibrazione e le forme che prende, dovrebbe essere facile vedere come questo apparente errore sia stato prodotto. Come vedremo più avanti, la nostra intera comprensione dell’energia e della fisica quantistica ha diverse distorsioni.

Quando queste distorsioni vengono chiarite e vediamo la geometria al lavoro, troviamo l’esatta “simmetria” che i teorici delle Stringhe pensano di dover preservare con due “dimensioni” extra. Con qualcuno geniale come Ramanujan è più che facile che lui o la sua fonte di informazione fosse ben consapevole di quello che facesse; il semplice fatto che noi ancora non comprendiamo molti dei suoi teoremi, dovrebbe essere un grande indizio per capire che non abbiamo ancora “risolto il puzzle”.

L’aggiunta delle due dimensioni extra è semplicemente una scorciatoia conveniente perchè tutto appaia buono sulla carta.

14.23 TANIYAMA-SHIMURA: FUNZIONI MODULARI COME OGGETTI GEOMETRICI

Mentre la nostra ricerca in quest’area continuava dopo aver scritto The Shift of the Ages, siamo rimasti interessati nello scoprire che il modello scientifico ufficiale esisteva già e associava la geometria Platonica alle funzioni modulari basate sull’Ottava di Ramanujan!

Questo viene dalla congettura di Taniyama-Shimura, provata matematicamente solo nel ‘900. Questa congettura essenzialmente affermava che tutte le funzioni modulari di Ramanujan, “basate sull’Ottava”, potessero essenzialmente essere modellate come curve ellittiche.

Mentre la piena definizione di “curve ellittiche” è piuttosto complessa, il punto principale è che queste curve sono veramente di forma toroidale o a ciambella e si possono vedere avvolte attorno alle geometrie Platoniche, specificamente il cubo. Siamo rimasti molto colpiti scoprendo questo fatto.

(La matematica che ha descritto questa configurazione ha portato alla scoperta della prova matematica di Andrew Wiles a metà del 1900 relativa all’Ultimo Teorema di Fermat, considerato il “più grande puzzle matematico degli ultimi 300 anni”.)

Quindi per metterla in termini semplici, le moderne teorie matematiche supportano in effetti i risultati dei nostri modelli di un fluido in vibrazione, es. geomerie Platoniche circondate e create da linee spiraleggianti o curve. Come ci mostra la congettura di Taniyama-Shimura, le funzioni modulari con base ad ottava di Ramanujan sono geometriche in natura e la geometria corrisponde sorprendentemente a quello che ci saremmo aspettati nel modello armonico.

14.24 L’OTTAVA GEOMETRICA: PROBLEMA RISOLTO!

Vedere le dimensioni o densità organizzate in una ottava, ci fornisce una perfetta teoria della vibrazione che unifica i nostri universi, l’invisibile col visibile, in un solo e semplice intero, una “teoria della biglia” come la chiamerebbero i fisici, fluente ed elegante. E’ la vibrazione che connette assieme tutti questi concetti.

Sappiamo che i toni del suono non sono altro che vibrazioni delle molecole d’aria e che i colori non sono altro che vibrazioni dei fotoni della luce. In modo simile, i solidi Platonici sono un’altra forma di esprimere la vibrazione, in questo caso, le vibrazioni delle onde energetiche che convergono in un punto, ruotando e spiraleggiando verso l’interno e l’esterno da un comune centro condiviso, nella forma di Svara o “Il Grande Respiro”.

Nella cosmologia Vedica, abbiamo una unica e spiegabile posizione della sfera e dei cinque solidi Platonici in una Ottava. In questo sistema, la sfera e l’icosaedro sono inclusi due volte ed ecco come otteniamo una ottava di otto posizioni da sei forme di base, i cinque Solidi Platonici e la sfera. L’immagine la trovate al punto 14.24.6 di sotto.

In The Shift of the Ages, abbiamo già descritto e diagrammato chiaramente come l’energia dell’ottaedro di terza densità possa essere vista espandersi nel tetraedro a stella e cosi salendo la catena.
Quindi, con queste visualizzazioni geometriche, scopriamo che il modello Hindu viene ben supportato.

Comunque, ci siamo trovati in difficoltà quando abbiamo cercato di visualizzare come l’icosaedro di seconda densità possa espandersi nell’ottaedro di terza densità, benchè Robert Lawlor abbia detto che poteva essere fatto, nel suo libro Geometria Sacra.
Ci siamo fermati su questo problema per quasi quattro anni e solo recentemente nell’Ottobre 2000, abbiamo avuto l’immensa soddisfazione di arrivare su un sito web che ci ha fornito un chiaro diagramma su come si potesse fare! Ancora una volta, il primo oggetto deve fare una rotazione angolare mentre si espande nell’oggetto seguente.

Così, ora presenteremo la gamma completa di rotazioni e aggiustamenti che devono essere fatti, in ordine, in modo che il lettore possa vedere come tutto cambia nella sua progressione di forme.

14.24.1 ICOSAEDRO CENTRALE IN OTTAEDRO

Inclinando in modo angolare l’icosaedro sul suo lato (non abbiamo calcolato l’esatto grado di inclinazione necessario) e aggiungendo una speciale forma tetraedrica armonica in dodici punti differenti, possiamo costruire l’ottaedro. Come vedremo anche dopo, è apparso un crop circle all’inizio del 2000 che ci ha mostrato il lavoro interno di questa espansione!
In ognuno di questi casi dove i Solidi Platonici sono stati visti espandersi, deve avvenire un movimento di inclinazione in quanto la spirale causa la naturale espansione della forma e semplicemente l’aumento della densità vibrazionale produce il risultato.

Quando avete una vibrazione superiore, le forme si trasformano in oggetti di complessità maggiore. E’ interessante vedere come l’icosaedro possa apparire in entrambi gli estremi dello spettro nel modello Vedico, alla seconda e settima dimensione.
In questo sistema a Ottava, l’icosaedro è la prima geometria che si cristallizza dalla sfera e la geometria finale ad esistere prima che le vibrazioni si fondano nuovamente nella purezza della sfera. Speriamo in futuro di trovare un programmatore informatico che possa creare una accurata animazione di questo processo pulsante, rotatorio e angolatorio, in quanto ora non è difficile col software a disposizione. Per chi è interessato, l’immagine e il dettaglio dell’espansione da icosaedro a ottaedro è di Robert Conroy ( http://ourworld.compuserve.com/homepages/robert_conroy/elements.htm ).

14.24.2 OTTAEDRO IN TETRAEDRO

L’ottaedro si trova al centro del tetraedro a stella e questo si vede bene nel diagramma sotto, dove in alto a destra mostriamo come uno di otto tetraedri si attacca a ogni faccia dell’ottaedro sulla destra per formare un tetraedro a stella a sinistra.
E’ importante ricordare a questo punto che queste forme armoniche non “stanno li” semplicemente, ruotano. Il toroide sferico che le circonda, descritto e illustrato nei capitoli precedenti, ci mostra dove si trova l’asse di rotazione.

Notate che se l’ottaedro ruotasse normalmente su un asse che andasse da punta a punta, sarebbe forzato ad inclinarsi di 45° sul suo lato divenendo un tetraedro a stella, che quindi avrebbe un diverso asse da punta a punta.
In questa immagine l’ottaedro è l’oggetto a destra e la sua trasformazione in tetraedro a stella è mostrata a sinistra. Possiamo vedere che l’ottaedro ha necessitato di una inclinazione per “rientrare” nella nuova forma, dove ogni faccia dell’ottaedro germoglia in un tetraedro. Simili movimenti possono essere visti nello screen saver di Windows “3D Flower Box”:

14.24.3 TETRAEDRO A STELLA IN CUBO

Se ora connettiamo le punte del tetraedro a stella assieme avremo un cubo. Questo può essere visto nel diagramma di sopra, dove la formazione a “scatola” esagonale viene disegnata attorno alle sei punte esterne del tetraedro a stella. Studiando la Griglia Globale di Bruce Cathie e altre fonti, sembra che il cubo “rientri” meglio nel toroide sferico e in questo nessuna delle punte vengono allineate con i poli della CU.

La posizione più simmetrica e stabile per il cubo sembra essere quando quattro dei suoi punti si trovano sopra l’equatore e altri quattro si trovano sotto. Questo porterebbe l’asse nord-sud della CU ad attraversare il centro di due facce cubiche, una sopra e una sotto.
Se questo è il “punto di riposo” naturale per il cubo nella CU, allora ci servirebbe ruotare o inclinare il tetraedro a stella sul lato mentre si espande, ancora di 45° esatti. Inoltre, questo orientamento del cubo ci permette di inserire l’ottaedro nel suo proprio orientamento, con i suoi vertici allineati da nord a sud. Possiamo vedere questo allineamento cubo-ottaedro nell’immagine subito seguente a quella qui sotto.

14.24.4 CUBO IN DODECAEDRO

Ora, ogni faccia del cubo si espande in una forma a tetto composta di cinque linee equidistanti e i vertici a due e tre lati del “tetto” si uniscono per formare pentagoni. Nella prossima immagine, solo due lati del cubo sono visibili come linee tratteggiate e non appaiono identiche come forma. Per questa espansione, il cubo deve inclinarsi in una o due posizione angolari (che non abbiamo calcolato) mentre viene stabilito l’asse rotazionale del dodecaedro:

14.24.5 DODECAEDRO NELL’ICOSAEDRO FINALE


Bruce Rawles’ Interpenetrating Platonic Solids, formed with the POV program.

Infine, ogni faccia del dodecaedro si muovera a spirale e fiorirà in una stella (o forma Chevron), formando l’icosaedro. Ogni linea nel nuovo icosaedro divide ogni linea del dodecaedro esattamente a metà. Sembra che non sia necessaria alcuna inclinazione rotazionale per completare questa transizione, in quanto la Griglia ci mostra che il dodecaedro è perfettamente ed equamente incastrato con l’icosaedro.
Il diagramma di sopra, creato da Bruce Rawles nel suo sito web Sacred Geometry col programma POV – Persistence of Vision, mostra la crescita descritta dalla cultura Hindu di un dodecaedro in un icosaedro sulla destra.

14.24.6 ICOSAEDRO IN SFERA

Infine, l’icosaedro porta all’Unità, in quanto è il Solido Platonico più vicino alla Sfera, dove le vibrazioni cessano di esibire geometria e raggiungono la Singolarità. Ancora, a questo punto, sembra che ogni inclinazione o rotazione non sia probabilmente più necessaria:

14.25 IL PROBLEMA E’ RISOLTO

Così, la parte geometrica del puzzle sembra risolta dalla cosmologia Hindu. In qualche modo, i progettisti di questa cosmologia hanno estrappolato queste relazioni armoniche, che coinvolgono la rotazione. l’inclinazione angolare e l’espansione di dimensione, ognuna delle quali avvengono naturalmente negli esperimenti del Dr.Fuller e del Dr.Jenny, aumentando semplicemente la frequenza in un dato liquido.

Inoltre, se non ne avete ancora idea, ricordate che ora abbiamo un modello sicuro per spiegare come un pianeta possa avere un improvvisa “inversione polare”. Se queste geometrie organizzano e formano i continenti, allora cosa accade se la Griglia si espande?

Ricordiamo il lavoro del Dr.Athelstan Spilhaus per il NOAA, che ha mostrato che l’espansione continentale della Terra ha seguito le linee guida di queste forme geometriche. Continuando a crescere e formare i continenti in modi diversi, avrebbero necessariamente causato aggiustamenti angolari dell’asse di rotazione planetario per mantenere la propria forma.

Ra spiega piuttosto chiaramente che hanno “tutte le ragioni per credere” che la Terra “riallineerà di 20°” il suo asse quando avviene il cambiamento energetico. Se dividiamo 360° di un cerchio per un fattore 20, otteniamo 18 diverse unità o facce.
Venti è un angolo “geometrico” per il movimento della Griglia e sospettiamo che coinvolga una inclinazione della griglia di Becker-Hagens che abbiamo visto precedentemente, che ha 120 diverse facce. Se ricordiamo, questa griglia è stata formata prendendo due forme a icosaedro e inclinandole una dentro l’altra, quindi connettendo assieme tutte le linee- Questo forma quello che i Dr.Becker e Hagens hanno chiamato “Unified Vector Geometry 120 Polyhedron.”
Così, chiudendo questo capitolo, è facile che gli scienziati della corrente ufficiale non saranno contenti o non comprenderanno come una antica cultura potesse avere il “legame mancante” che semplifica drammaticamente e unifica tutte le teorie di fisica eterica che abbiamo discusso. Può sembrare incredibile che una tale “primitiva” cultura potessere avere accesso a questo tipo di informazione, la prova è qua e tutti la possono vedere.

Siamo grati per aver trovato il libro classico di Prasad, che ora ci permette di vedere quale maestria scientifica esistesse nella cosmologia Vedica. Nei volumi futuri, mentre affrontiamo la connessione tra le CU e il tempo, ci riferiremo ancora a questo libro..quindi le sorprese non finiscono. Anche il lavoro di Seth ci fornirà ulteriori concetti illuminanti in quest’area quando discuteremo del tempo.

Nel prossimo capitolo vedremo che gli antichi Ariani dell’India non erano i soli a comprendere il sistema di energia universale dell’unità di coscienza; infatti, l’archetipo dell’”Albero del Mondo” si mostra in un notevole numero di diverse mitologie da tutto il pianeta e le sue descrizioni sono chiaramente connesse alle proprietà della CU.

14.26 SOMMARIO

14.1 In questo capitolo abbiamo fuso assieme concetti antichi, moderni ed “extraterrestri” che riguardano le densità superiori.

14.2 La scienza moderna contiene diversi concetti differenti e in conflitto sul numero delle “dimensioni” nell’universo. L’antica/extraterrestre scienza eterica concorda sul punto che esistano 8 densità di “colori reali” nella vibrazione eterica.

14.2.1 Gli scienziati moderni credono che esistano altre rotazioni di 90° o “ortogonali” che possiamo fare nello spazio per arrivare alla “dimensione superiore”. Questo è un concetto matematico e forma un paradosso fisico, come abbiamo descritto.

14.2.2 I nostri scienziati hanno confermato che le geometrie Platoniche devono essere coinvolte relativamente alle dimensioni superiori, anche se non sembrano capirne il motivo.

14.2.3 L’idea della geometria come vibrazione si lega con i dati osservati in modo molto più chiaro.

14.3 Il Dr.Richard Thompson e altri, ora stanno rivelando che l’antica cultura Vedica dell’India contenesse un alto livello di avanzamento scientifico, inclusa la conoscenza del Sistema Solare, di mezzi volanti e armi nucleari. Viene anche mostrata una chiara connessione con la cosmologia eterica/”dimensionale”.

14.4 Nel sistema Vedico, il termine “Prakriti” significa “materia cosmica indifferenziata”.

14.5 L’Uno Creatore viene chiamato Parabrahman o Brahman e si dice che effettui il “Grande Respiro” nella cosmologia Vedica.

14.6 La parola Vedica per i livelli di vibrazione eterica è “Tattvas”. Benchè siano tipicamente modellati in un sistema a 5 pieghe, possono anche essere modellati in un sistema a sette pieghe, mostrando ancora chiaramente l’evidenza di una cosmologia ad “Ottava”.

14.7 La parola “Prana” è simile al nostro concetto di etere, in quanto rappresenta “un oceano di cinque Tattvas di base”. Possiamo vedere una chiara connessione ad una energia simile ad un fluido.

14.8 Il termine “Svara” si riferisce alla “corrente dell’onda vitale” nell’Universo, che Ra chiama la “linea spiraleggiante di luce”. Questa è la linea di base del movimento che le azioni di espansione-contrazione seguiranno. Estratti dal libro di Seth illustrano il punto più chiaramente.

14.9 Il “Grande Respiro” di Parabrahman è anche associato con il riscaldamento e il raffreddamento e la cosmologia Vedica afferma che quando sono stati formati inizialmente gli eteri, sono stati “lanciati in sfere”. Questa è una notevole corrispondenza con l’osservazione.

14.10 La parola “Manu” si riferisce alla Mente Universale e nel nostro ambiente planetario ci sono sette Lokas o livelli vibratori di esistenza; altra chiara connessione.

14.11 Il concetto Vedico dei “Trutis” è letteralmente identico a quello che abbiamo già scoperto relativamente alle “Unità di Coscienza”.

14.12 Seth descrive le Unità di Coscienza come aventi la struttura di un toroide sferico, come ci aspetteremmo.

14.13 Seth fornisce una comprensione approfondita delle qualità elettromagnetiche delle CU.

14.14 I componenti vibrazionali della CU sono sottolineati da Seth, incorporando suono e colore e geometria.

14.15 Le CU sono direttamente responsabili per la formazione della materia nella cosmologia di Seth e questo è direttamente legato alla coscienza.

14.16 Seth descrive come queste unità obbediscano ai principi di attrazione e repulsione, cosa che vediamo nel bilanciamento gravità/levitazione, magnetismo e altre forze. La connessione viene anche stabilita in modo che il grado di “carica” in una unità di coscienza venga formato dalla quantità di energia vibratoria/emozionale originalmente immessa nella sua produzione.

14.17 La descrizione di Seth del comportamento delle CU coinvolge anche una pulsazione espandente e contraente.

14.18 Nella cosmologia di Seth, l’energia emozionale è la forza primaria dietro la manifestazione e il comportamento delle unità di coscienza.

14.19 La connessione tra l’energia emozionale e la creazione di unità che formano materia, porta alla filosofia spesso citata del concetto “Voi create la vostra realtà”.

14.20 La cosmologia Vedica dimostra anche la conoscenza dell’effetto di spinta-tirata tra i movimenti eterici di “Gravità” e “Levitazione”.

14.21 Prasad ci dice che “La scienza del respiro e la sua connessione al Cosmo, è il singolo segreto più profondo di tutti gli ordini esoterici”. Nel sistema Vedico questa idea di respiro è direttamente connessa al Sole.

14.22 Ramanujan poteva avere la conoscenza della cosmologia Vedica in mente quando ha formato le sue “funzioni modulari” basate sull’Ottava, che è ancora il sistema primario per le “dimensioni superiori” usato dai teorici della Superstringa.

14.23 La congettura di Taniyama-Shimura ha mostrato che le “funzioni modulari” di Ramanujan possono essere connesse matematicamente con le forme geometriche dell’Ottava.

14.24 Vediamo nuovamente l’Ottava nella sequenza della sfera, seguita dall’icosaedro centrale, dall’ottaedro, dal tetraedro a stella, dal cubo, dal dodecaedro, dall’icosaedro e di nuovo la sfera.

14.24.1 Mentre l’icosaedro centrale si espande nell’ottaedro, si sposta angolarmente e questo è modellato nel diagramma di Robert Conroy.

14.24.2 L’espansione da ottaedro a tetraedro necessita di una inclinazione di 45°.

14.24.3 L’espansione da tetraedro a cubo necessita di un’altra inclinazione di 45°.

14.24.4 La trasformazione da cubo a dodecaedro viene rivelata da una forma che emerge su ogni faccia del cubo. Aree di due e tre lati di questa forma si uniscono per formare le facce pentagonali del dodecaedro.

14.24.5 Il dodecaedro si espande naturalmente di nuovo nell’icosaedro senza inclinarsi.

14.24.6 L’icosaedro in sfera è la trasformazione più misteriosa di tutte.

14.25 Chiudendo, la cosmologia Vedica/Hindu che abbiamo visto in questo capitolo ha una corrispondenza quasi incredibile col modello eterico. Nel prossimo capitolo vedremo che molte mitologie planetarie hanno visualizzato la struttura complessa della CU e l’hanno chiamata “Albero del Mondo”.

Fonte: http://divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=92&Itemid=36
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3606 , https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4618
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org