La Matrix rivelata – seconda parte

25 Aprile 2011By Richard

Ra Material

Una nuova Visione dello Spazio e del Tempo

Prima di mettere assieme tutta questa nuova ricerca e arrivare alle conclusioni, dobbiamo includere le scoperte più recenti riguardo lo spazio e il tempo, che non abbiamo rivelato lungo il nostro studio e la nostra digestione dell’argomento.

Queste nuove scoperte chiariranno la nostra comprensione dell’Ottava dimensionale, ad un livello superiore. La prima parte di questo processo coinvolgerà la discussione sul poco conosciuto fisico Dewey Larson, che ha rivelato che ogni dimensione di spazio possiede una corrispondente dimensione di tempo.

Questo ci aiuterà a visualizzare come ogni dimensione possa essere considerata separata e abitabile nella propria struttura spaziale e temporale, come nella terza dimensione. In altre parole, il tempo avanzerà ancora ed esisterà viaggiando in una frequenza superiore dello spazio. Potete vivere in quella dimensione e percepire il tempo lineare come ora.

– Dewey B. Larson: Oltre lo Spaziotempo di Einstein

Einstein provò che lo spazio e il tempo formano strutture curve non visibili nella nostra terza dimensione. Se poteste osservare la nostra terza dimensione dall’esterno della struttura del nostro spazio e tempo, potreste vedere lo spaziotempo come tessuto unificato.

Dato che questo fatto è stato provato, non lascia dubbi che le geometrie nelle equazioni di Maxwell e nell’ottava dimensionale Hindu debbano essere al lavoro nello spazio E nel tempo. Vedremo cosa l’Enterprise Mission, le vere equazioni di Maxwell e Convergence hanno fatto pe runificare la comprensione della struttura di questo “spaziotempo” sovradimensionale, permettendoci di vedere come sia e come influenzi il nostro universo visibile in terza dimensione.

Prima di tutto includiamo importanti informazioni dal lavoro del fisico Dewey Larson riguardante la struttura dello spazio-tempo, in origine sorovolato in Convergence.

Questa informazione viene discussa da Don Elkins, Ph.D., all’inizio di un lavoro conosciuto come The Ra Material.

Questa è una serie di cinque libri intitolata “La Legge dell’Uno”, che raccoglie presunti messaggi telepatici provenienti da una intelligenza ultradimensionale. I contenuti di The Ra Material hanno superato ogni test di validità con la scoperta della fisica iperdimensionale e nella nostra ricerca non abbiamo trovato contraddizioni. Questo fatto posiziona The Ra Material in una categoria differente da quasi ogni altro lavoro di questo tipo. Cercate su www.llresearch.org per altre informazioni.

The Ra Material è davvero un documento unico nel suo tipo, dato che ogni principale avanzamento che abbiamo fatto in Convergence era già discusso in questa fonte del 1981, prima che chiunque altro abbia potuto farlo. E’ stato proprio The Ra Material che ha permesso a questo autore di scoprire come tutti i diversi dati si unissero.

Molte scoperte scientifiche come la scoperta di Maurice Cotterell dei cicli di macchie solari alla fine degli anni ’80 e la fisica iperdimensionale dell’Enterprise Mission, (che arrivò da metà degli anni ’80 analizzando le posizioni e le relazioni tra quelli che sembrano monumenti su Marte), non erano ancora disponibili al tempo della produzione di The Ra Material. Ogni nuova scoperta ci permette di spiegare pienamente e comprendere come queste forze in The Ra Material potessero arrivare a certe conclusioni.

Elkins, un professore di fisica dell’Università di Louisville e interrogatore della fonte che ha prodotto The Ra Material, sapeva bene che Einstein aveva scoperto che lo spazio e il tempo sono unificati in un tessuto. Sapeva che Einstein considerava il tempo come dimensione a parte, detta la quarta. Einstein cercava di consolidare le forze dell’universo in una teoria di “campo unificato”, ma non riuscì entro la sua vita. In qualche modo le indagini di Einstein non erano abbastanza complete per ottenere una unificazione completa delle quattro forze della natura, l’elettromagnetismo, la gravità, la forza nucleare “debole” e “forte”.

Quindi nell’introduzione di The Ra Material, Elkins inserisce i concetti avanzati da Dewey Larson come risposta alla teoria di unificazione della fisica che Einstein non riuscì a decifrare. Invece che assegnare il tempo ad una dimensione separata sopra la nostra, Larson asserì che ogni dimensione di spazio avesse una diversa dimensione di tempo. In altre parole, in terza dimensione abbiamo tre dimensioni spaziali e secondo Larson anche tre dimensioni temporali. In essenza il passaggio del tempo dovrebbe essere almeno osservabile come fenomeno tridimensionale.

Il professor Elkins lo spiega nel seguente passaggio di The Ra Material:

“Questa teoria di campo unificato, che descrive la materia come puro campo, ora è stata compiuta. Sembra che l’intera situazione sia analoga alla soluzione di un complesso puzzle Cinese. Se puoi trovare il tasto giusto tra molti sbagliati, il puzzle facilmente cade a pezzi. Dewey B. Larson ha trovato la soluzione al problema e il puzzle non solo è caduto a pezzi, ma ha rivelato una adeguata ed elegante teoria di campo unificato ricca di risultati pratici e come un buon puzzle Cinese, la soluzione non era complessa, ma inattesa. Invece di pensare a cinque dimensioni (come i fisici degli anni ’70 hanno spesso fatto con la teoria Kaluza-Klein), Larson ha pensato a sei dimensioni e le ha definite propriamente come tre dimensioni di spazio e tre di tempo. Ha assunto che esista una coordinata tridimensionale analoga al nostro spazio tridimensionale osservato.”

(Ricordiamo ai lettori che quando il Ra Material venne scritto, molte delle correnti teorie di un universo decadimensionale venivano appena sfiorate. Queste idee hanno preso piede negli anni ’80 arrivando ad alti livelli di recente).

Elkins continua:

“Il risultato di questo approccio è che ora si può calcolare dal postulato di base della teoria di Larson, ogni valore fisico nel nostro universo, da quello subatomico a quello stellare. Questa teoria di unificazione tanto ricercata è diversa perchè siamo abituati a pensare al tempo come monodimensionale, come un flusso unidirezionale”

(A questo punto non possiamo aiutare ricordiamo simili errori, che forse Elkins non conosceva al tempo, riguardo la percezione popolare dell’energia elettromagnetica come un semplice vettore di forza o un flusso monodirezionale. E’ il sistema d’algebra dei quaternioni di Maxwell che rivela questo errore di pensiero e ora Larson fa la stessa cosa con la nostra comprensione di tempo).

“Quando lo afferri, la coordinata temporale è un concetto matematicamente più comodo. Il Prof. Frank Meyer del Dipartimento di Fisica all’Università del Wisconsin ha distribuito una newsletter a scienziati interessati alla nuova teoria di Larson, che esplorano questioni poco chiare nella teoria fisica usando il suo approccio. Ero interessato alla teoria e ho fatto calcoli usando il suo postulato. Mi sono convinto che la sua teoria sia in effetti una teoria di campo unificato applicabile.”

Procedendo nel testo di Ra, la fonte del The Ra Material, vediamo che Ra espande questa teoria ulteriormente. Ra discute l’ottava dimensionale nel dettaglio, sia le proprietà fisiche che metafisiche di ogni dimensione o “densità”. Spiegano che TUTTE le dimensioni nell’ottava possiedono una coordinata di spazio e di tempo, non solo la terza.

Quindi ogni dimensione possiede la sua tasca di spazio e la sua percezione di tempo. E’ anche possibile, secondo Ra, entrare e viaggiare attraverso il “tempospazio”, che sarebbe l’immagine speculare dello spaziotempo. Le teorie di Larson spiegano l’esistenza di un “tempospazio”. In questa versione invertita di ogni dimensione, il tempo può essere visto come un continuum del passato, del presente e del futuro.

La possibile esistenza di tale area ci fornisce una utile spiegazione per i molti casi di profezie accurate. In un’area dove tutto il tempo è visibile in una volta e in cui ci si può muovere, le probabilità relative di uno specifico evento futuro dovrebbero essere facilmente determinabili. Torniamo allo scritto del Prof. Elkins, per mostrare come fosse già sulle tracce di queste nuove scoperte della fisica sullo spazio e sul tempo, intervistando un’intelligenza superiore tramite un presunto contatto telepatico, prima che iniziasse il contatto con Ra.

“Stavo valutando interessanti affermazioni arrivate da presunti contatti con fonti aliene, prima di scoprire il lavoro di Larson nei primi anni 60. Benchè le persone che ricevevano queste comunicazioni non sapessero nulla dei problemi nella fisica moderna, hanno ottenuto informazioni apparentemente fondamentali per risolverli: primo, suggerivano che il problema con la nostra scienza era che non riconosceva abbastanza dimensioni. Secondo, affermavano che la luce non si muove, la luce è. La teoria di Larson pone sei dimensioni invece che le normali quattro e dice che il campo puro, che secondo Einstein era la materia, si muove in direzione uscente da tutti i punti nello spazio a unica velocità o la velocità della luce”.

(A questo punto ricordiamo al lettore che questa fisica di Larson è stata richiamata nella precedente discussione sulla formazione della geometria Platonica dalle onde spiraleggianti che escono da un punto centrale. Quindi il “campo puro” esce da tutti i punti nello spazio, (che in realtà è solo un punto unificato nel livello superiore), costruendo l’architettura delle dimensioni)

“I fotoni vengono creati per uno spostamento vibratorio nello spazio-tempo, il tessuto del campo. Inoltre i contattati stavano dicendo che la coscienza crea vibrazione, questa vibrazione è la luce. Gli spostamenti vibratori dello spazio-tempo nella teoria di Larson sono la prima manifestazione fisica, il fotone o luce. Secondo i contattati, gli UFO abbassano le proprie vibrazioni per entrare nei nostri cieli. L’intero universo fisico postulato da Larson dipende dalla frequenza di vibrazione e dalle rotazioni quantizzate del campo puro nello spazio-tempo.

I contattati suggerivano che il tempo non era come pensavamo. Larson suggerisce la stessa cosa. Gli UFO si muovono nel tempo come noi ci muoviamo nello spazio. Questo sarebbe normale nella porzione di tempo-spazio dell’universo di cui parla Larson. Infine e forse cosa più importante, i contattati ricevevano il messaggio che la creazione è semplicemente una sola cosa. La teoria di Larson è una affermazione matematica dell’unità. Per altra informazione sulla fisica di Larson, contattate la International Society of Unified Science, un gruppo di scienziati e filosofi che promuovono la teoria di Larson. Il loro indirizzo è: International Society of Unified Science, Frank H. Meyer, President, 1103 15th Ave. SE, Minneapolis, MN 55414.”

Quindi la nostra concezione diviene più completa combinando la teoria di campo unificato di Larson, le equazioni sui quaternioni originali di Maxwell e le relative geometrie e infine le teorie deca-dimensionali odierne. Emerge che, considerando le informazioni dalle presunte intelligenze come quelle del Ra Material, siamo in un universo dove spazio e tempo sono intrecciati in ogni dimensione come un fenomeno geometrico. Discuteremo un sistema poco conosciuto che mostra questa struttura geometrica del tempo in modo diretto, nella terza dimensione. Vedremo che questo sistema di tempo strutturato rivela che nessun suo movimento è arbitrario, ma conforme a semplici leggi geometriche universali.

– Le Dimensioni non sono separate

Ra spiega che le dimensioni sono penetrabili, in quanto tutte formatesi da una unità discreta, l’Uno Creatore. Ogni “densità” è semplicemente una diversa modalità di vibrazione di questa fonte energetica unificata. Mentre il campo energetico sferico continua a pulsare fuori e dentro infinitamente, ogni diversa geometria spazio-temporale si forma.

Durante i momenti in cui l’energia dell’Uno risuona in ogni forma geometrica specifica, quella densità o dimensione esisterà in tali coordinate, per tutto l’universo visibile.

Secondo fonti come Ra, gli esseri intelligenti che si “concentrano” in una data frequenza geometrica, percepiranno un universo di spazio e tempo che esiste solo in quei momenti dove l’energia dell’Uno è concentrata.

Tutte le altre fasi geometriche di vibrazione sarebbero invisibili e percepirebbero solo una continuità dato che l’energia che le crea sfugge attraverso le “aperture” di tutte le altre geometrie. Per loro ogni altra geometria, ogni altra dimensione, sarebbe invisibile e non esisterebbe. Non sarebbero consapevoli del passaggio di tempo tra ogni momento in cui sono concentrati nella propria frequenza geometrica, vedrebbero solo una falsa continuità definita dalle limitazioni della loro percezione.

Nella nostra dimensione solitamente non abbiamo altra scelta che concentrarci sull’universo fisico e quindi crediamo che questo sia tutto ciò che esiste. Non vibriamo ancora abbastanza rapidamente da vedere altro.

In Convergence usiamo la metafora di una luce fluorescente per spiegarlo. Se ondeggiate la vostra mano davanti alla luce, vedrete la sua immagine che oscilla o si interrompe. Questo è un modo semplice per capire quello che già si conosce sulle luci fluorescenti, ovvero che sono “spente” quanto sono accese. I vostri occhi, il vostro sistema nervoso e il vostro cervello non processano abbastanza rapidamente l’informazione per differenziare tra i momenti in cui è spenta e quelli in cui è accesa. Di conseguenza percepite erroneamente una luce costante.

La stessa cosa è vera per la vita in terza dimensione. Se non vi allenate per accelerare le vibrazioni della mente, tramite meditazione o simile attività, non riuscirete a percepire oltre lo spazio tridimensionale, se non nel sonno quando la mente conscia è disattivata.

Dobbiamo anche ricordare che ogni frequenza geometrica esiste nella stessa area, il nostro universo, il nostro pianeta, la nostra stanza. Le altre frequenze esistono attorno a noi, apparentemente invisibili, ma coesistenti nel nostro tempo e spazio. Come affermano fonti quali The Ra Material e le letture in trance di Edgar Cayce, i nostri pianeti possono ospitare diversi livelli di frequenza a seconda della vibrazione che possono sostenere.

Un pianeta come Venere può essere troppo caldo e velenoso per noi della terza dimensione di vibrazione, ma nelle dimensioni superiori dove calore e gas velenosi sono solo forme di energia cosciente, la vita sarebbe possibile. La stessa cosa vale per il nostro Sole, secondo Ra.

Ricordiamo anche che lo spazio e il tempo sono intrecciati in un unico tessuto per ogni dimensione. Ricordiamo che ogni dimensione cresce da quella precedente, mentre questa energia dell’Unità continua a pulsare. Pensare che siamo separati dalle altre dimensioni è quindi un errore. Tutto quello che vediamo nel nostro mondo fisico di spazio e tempo dev’essere influenzato dalle geometrie delle dimensioni superiori in ugual modo.

Queste geometrie esistono come punti di forza tangibili con effetti reali sullo spazio e il tempo in terza dimensione. Infatti possiamo fare molte osservazioni per supportare questo. Data l’unità delle frequenze nell’Uno, questo intero sistema di geometria iperdimensionale dev’essere visibile in vari punti di “sanguinamento” osservabili e misurabili nello spazio tridimensionale e nel tempo tridimensionale.

– Geometria Iperspaziale visibile nelle tre dimensioni

Vediamo prima come queste geometrie influenzino gli eventi nello spazio, discutendo i punti più importanti da Convergence. Nella Parte Due di Convergence abbiamo mostrato molti esempi di come queste geometrie sferiche penetrino nella nostra realtà fisica, prendendo forma di strutture energetiche e agendo visibilmente sulle sfere planetarie. Hoagland e The Enterprise Mission si sono concentrati sullo studio degli effetti energetici del tetraedro, evidenziando ripetuti esempi nel Sistema Solare, nodi che si formano come vortici nel corpo planetario.

Le punte del tetraedro saranno sempre localizzate a circa 19.5° sopra e sotto l’equatore del pianeta, in base alla semplice misurazione della sua posizione in una sfera, dove una punta è posizionata nel polo nord o sud.

La penetrazione energetica del tetraedro dalla quarta dimensione si mostrerà in diversi modi a seconda della composizione del pianeta. Sui pianeti con una crosta solida, questa energia emergerà come vulcani giganti, ad esempio il Monte Olimpo di Marte (tre volte il Monte Everest), le isole vulcaniche delle Hawaii sulla Terra e una serie di grandi vulcani su Venere. Non vengono citate formazioni su Mercurio o Plutone da Enterprise Mission per ora, forse per mancanza di dati abbastanza precisi.

Sui pianeti gassosi queste fuoriuscite energetiche iperdimensionali emergono come fasce nuvolose laterali (orizzontali) o vortici, ad esempio la Grande Macchia Rossa di Giove, le nubi di Saturno, le nubi di Urano e la Grande Macchia Scura di Nettuno. Infine l’attività delle macchie solari del Sole converge attorno ai 19.5° sopra o sotto l’equatore. Tutti questi fenomeni devono convergere sull’area critica dei 19.5° nord o sud di latitudine.

A questo punto è importante notare che The Enterprise Mission non riconosce attivamente le altre geometrie e i loro effetti sui pianeti in terza dimensione. Convergence discute diverse evidenze, in particolare osservando, misurando e studiando la Terra in vari modi, provando conclusivamente che le cinque geometrie Platoniche hanno effetti energetici ugualmente forti. Dato che le altre geometrie diverse dal tetraedro hanno effetti più deboli, sono difficili da localizzare sugli altri pianeti, ma sulla Terra sono visibili.

I Professori William Becker e Bethe Hagens hanno prodotto la “Griglia Becker-Hagens”, mostrando come tutte e cinque le geometrie si correlino formando una mappa di linee intersecanti sulla superficie della Terra.

Queste linee e questi nodi dettano molte caratteristiche della Terra incluso: gli stress gravitazionali che dispongono i continenti, i punti delle correnti marine e dei venti, i depositi di petrolio e minerali, “i punti caldi planetari”, i vulcani, le creste sottomarine, le montagne, le aree di alta o bassa pressione e-o temperatura, i percorsi migratori degli uccelli e di altre creature, le aree di alto o basso influsso solare ed elettromagnetico, le culle della civilizzazione, dell’intelletto e della cultura, i siti dove sono spariti aerei e navi (apparentemente a causa di distorsioni temporali e dimensionali).

Queste linee si intersecano in precisi punti dove troviamo quasi tutti i “siti sacri” della Terra e non è un caso. Questi “siti sacri” includono le piramidi, i templi, le pietre megalitiche, i cerchi di pietra e le “ley lines”. Diversi capitoli di Convergence analizzano queste geometrie e come emergono sulla Terra in vari modi. Per quanto ne sappiamo, nessun altro ha raccolto tanti dati sulla Griglia Globale. Le energie che creano le geometrie Platoniche e spiegate in Convergence, consistono in semplici rapporti matematici di “phi”, “pi” e la radice quadrata di due, tre e cinque.

Queste sembrano controllare la crescita di tutto ciò che troviamo nello spazio, non solo dei pianeti. Numerosi scienziati Rinascimentali come Isaac Newton e Albrecht Durer hanno lavorato profondamente per mostrare come questi rapporti armonici governino la crescita delle creature viventi, incluse piante ed animali. Libri come Sacred Geometry di Robert Lawlor dimostrano i numerosi esempi di manifestazione dei suddetti rapporti geometrici nelle proporzioni del corpo umano. Quindi che parliate di Madre Terra o di altra forma di vita, sembra che nulla di organico o inorganico possa formarsi senza essere influenzato dalla forza della Legge Armonica Universale. Per dirlo semplicemente, l’intero universo deve crescere e svilupparsi secondo questi principi armonici.

– Geometria Ipertemporale visibile nelle tre dimensioni

Con questo breve riassunto abbiamo le basi per capire la natura universale di questi effetti geometrici nello spazio. Ora guarderemo una nuova ricerca che dimostra esattamente come queste forme geometriche fuoriescano nel nostro passaggio e nella nostra percezione del tempo “lineare”.

Se cerchiamo di vedere queste geometrie tridimensionali che emergono nel tempo, la prima domanda è: come possiamo tracciare il passaggio del tempo in modo da ottenere una misurazione solida dei suoi effetti che ci mostri tale struttura? Quasi tutti i grafici di qualsiasi fenomeno temporale sono espressi in due dimensioni, un asse X e un asse Y. Come possiamo usare un tale grafico per visualizzare l’asse Z ed estendere la nostra percezione degli effetti del tempo nelle tre dimensioni?

La domanda più fondamentale è: “Come sappiamo se il tempo è semplicemente un fenomeno statico e “lineare” che non produce modifiche nella natura col suo passaggio o un fenomeno attivo e “topologico” che produce schemi ripetitivi e predicibili in cicli organizzati?”

Cosa dovremmo osservare per scoprire se il tempo ha una forma dinamica? Per sperare di vedere qualche forma, dovremmo trovare queste modifiche, qualcosa che non resta uguale ma che può muoversi in diverse direzioni misurabili.

Se vogliamo assicurarci che queste modifiche non siano causate da altro che il passaggio del tempo, allora tutti gli altri fattori devono essere casuali. In altre parole qualsiasi cosa mettiamo nel grafico dovrebbe sembrare quasi completamente imprevedibile. Se questo è davvero un evento casuale, ogni schema dovrebbe essere un prodotto delle nostre strutture geometriche ultra-dimensionali del tempo.

L’idea del cercare tali “schemi nel caos” viene definita nella letteratura scientifica moderna, “teoria del Caos” e le geometrie che si formano sono dette “frattali”. Quello che però cerchiamo è molto diverso della contemporanea teoria del Caos, anche se possono esserci alcune ricerche future derivanti dal comporre grafici tridimensionali delle formazioni frattali.

La prima cosa che ci serve è misurare non solo il movimento del tempo, ma anche i suoi ipotetici effetti. Gli effetti più semplici da osservare sono i nostri comportamenti, i nostri schemi, le scelte che facciamo e gli eventi che ci accadono ogni giorno. Se potessimo provare che le nostre menti ed emozioni in qualche modo sono influenzate da semplice passaggio armonico di tempo geometrico e strutturato, allora conosceremmo le forze che agiscono su di noi e che vanno oltre la nostra comune comprensione.

Questo suggerisce l’idea dell’astrologia, lo studio degli effetti delle orbite planetarie sul comportamento umano nel tempo. Però non discuteremo questo, almeno non subito.

Se vogliamo tracciare il comportamento umano per vedere gli effetti del passaggio del tempo, la prima cosa che dobbiamo fare è trovare un semplice indice. Per semplicità dobbiamo trovare una forma di comportamento umano che abbia solo due direzioni, su o giù, positivo o negativo, alto o basso, gioia o paura, prosperità o scarsità. Questa misurazione del comportamento umano dovrebbe essere tracciata su un grafico ogni giorno per analizzare i dati a lungo termine. Dovrebbe essere qualcosa di tracciabile senza interruzioni e a lungo.

Traduzione a cura di Richard
Fonte: hiddenmysteries.orgDavid Wilcock