Le minacce di Ariel Toaff, scrittore di Pasque e Sangue

Permettetemi un piccolo storytime.

Nel libro in questione, l’ex rabbino faceva un compendio storico dell’usanza ebraica di rapire bambini cristiani per berne il sangue durante la Pasqua, culminata nel caso di San Simonino di Trento. Questo caso è stato uno dei motivi di un escalation di odio verso la comunità ebraica, caso che, nonostante le prove schiaccianti contro la stessa, è stato comunque insabbiato dalla storia. Il libro è stato naturalmente ritirato dal commercio, per essere ripubblicato in versione edulcorata un anno più tardi, nel 2008. Nell’ambito del nostro studio riguardante i sacrifici rituali ed i casi di pedofilia venuti alla fama nel 2015 sotto la menzione di “Pizzagate” -in cui erano coinvolti importanti nomi della politica internazionale venuti allo scoperto grazie al sito WikiLeaks, che ha pubblicato le email private di Hillary Clinton e del suo entourage,

https://archeologiamisterica.wordpress.com/2017/04/30/abusi-sessuali-rituali-e-parabiosi-eterocronica-la-faccia-sporca-della-corsa-per-leternita/

il testo Pasque di Sangue è stato la chiave di volta che ci ha spiegato la matrice culturale di questi bizzarri rituali sadistici ai danni dei minori.

Il suo lavoro viene citato qui: https://archeologiamisterica.wordpress.com/2018/04/27/akhenaton-il-faraone-transgender-la-scioccante-verita-dietro-le-rivoluzioni-di-genere-sessuale/

Questo ha fatto sì che la sottoscritta mandasse una richiesta d’amicizia a Toaff, per ringraziarlo di aver pubblicato un libro tanto coraggioso.

Nel seguire lo scrittore nelle sue attività sul social, ho notato un atteggiamento assai contraddittorio di quest’ultimo, che da Tel Aviv ogni giorno lanciava invettive politiche ed insulti diretti al popolo italiano, definendolo antisemita, razzista, neonazista e neofascista ad ogni possibile occasione. La cosa mi ha stupita non poco, proprio considerando la bocca dalla quale queste accuse provenivano. Una bocca che si era, invece, fatta paladina della verità ai danni della mendace propaganda storica, al costo di rischiare l’ostracismo da parte del proprio popolo, ostracismo che lamentava spesso anche nei suoi post online. A questo genere di post, il Toaff alternava critiche aspre anche all’attuale governo israeliano capeggiato da Netanyahu, il cui atteggiamento verso i palestinesi è noto, nonostante la censura. Confusa da questo comportamento all’apparenza tanto contraddittorio, forse in maniera poco prudente ho lasciato spesso commenti in cui lo invitavo a pensare a lavare i panni sporchi di casa propria, anziché sputare in faccia a distanza ad un popolo che lo aveva accolto a braccia aperte e reso ricco e famoso.Ecco che ricevo una segnalazione su facebook, che mi impedisce la pubblicazione di contenuti per tre giorni.

Nel frattempo, sulla schermata di home mi compare un post dello scrittore, che condivide sul proprio profilo un mio video con la premessa di:

‘guardare come una persona che usa nome falso e ha una mente obnubilata dall’odio e dall’ignoranza può dire frasi sgrammaticate e false contro la comunità €3r@ik@’.

Il post si riferiva al video “@shk€-n@zi, come gli €3r€i sono diventati il popolo più intelligente e ricco del pianeta”, in cui il rabbino Ben Porat racconta il motivo dell’odio di Hitler verso questo popolo, e un genetista spiega il possibile motivo della loro superiorità intellettuale.

Potete vederlo a questo link https://archeologiamisterica.wordpress.com/2018/04/18/il-popolo-del-signore-come-gli-ebrei-sono-diventati-il-popolo-piu-ricco-ed-intelligente-del-pianeta/

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Rabbi Porat

La mattina seguente, ricevo un messaggio privato su facebook Messanger. Era lo scrittore. Di seguito, pubblico gli screenshot della surreale conversazione. Ai posteri l’ardua sentenza. (Pubblico questa conversazione perché il signore ha detto che lo avrebbe fatto in prima persona, come vedrete nei messaggi. Pensava questo mi spaventasse. Evidentemente ne va fiero)

 

 

Il mattino seguente, il mio blocco doveva essere finalmente terminato. Invece, con mia sorpresa, noto che mi è stata fatta un’ulteriore segnalazione, e sempre per lo stesso Post. Con ulteriore blocco di 9 ore.

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Incredula, clicco sull’opzione di ricontrollo del post, per richiedere che venga ulteriormente esaminato, e capire quali standard siano stati effettivamente violati. Nel frattempo, ricevo un altro messaggio dello scrittore. Notate come il tono sia decisamente cambiato, senza un’apparente motivo. Le persone più impressionabili sono invitate a non guardare… allarme pervertito!

 

Dopo aver visto che si rifiutava di mandarmi la prova fotografica del suo blocco, la sottoscritta ha mangiato la foglia. Ho capito che stava bluffando, e fingeva di essere bloccato e di non avere accesso al mio profilo solo perchè io evitassi di bloccarlo per davvero! In questo modo lui avrebbe continuato ad avere accesso ai miei post, e a farmi una segnalazione dopo l’altra, facendo in modo che io fossi eternamente bloccata. Furbo, eh? Naturalmente, dopo averlo bloccato, i fastidi sono terminati. Ho addirittura ricevuto un messaggio di Facebook che riabilitava il mio post, dopo aver giudicato che non avesse nulla che andasse in contro agli standard della community.

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Questa è stata per un po’ la fine di una breve storia triste.

Ma in seguiti Youtube ha cancellato il mio canale per lo stesso video, dopo avere ricevuto una segnalazione su quello stesso video. Purtroppo in questo caso non sono stata fortunata, e nonostante abbia richiesto il riesame, nessuno mi ha mai risposto.

Ma ho ricevuto notizie che hanno gettato nuova luce sul nostro Ariel.

Provenivano da Maurizio P., l’ex compagno della dottoressa P.E., una storica dell’arte di Roma, che ha avuto la gioia di essere seguita proprio da Toaff nella sua Tesi di laurea. Ecco di seguito la conversazione, questa volta pubblicata con il permesso dello stesso Maurizio, e della dottoressa P.E. (a differenza di quella con Ariel 😉 :

M: Ciao Sara è buffo, ma questa coincidenza mi ha sconvolto. Gradirei che ciò che ti narro restasse tra noi, me lo prometti ? Ci sono coinvolte persone che non gradisco vengano tirate in ballo. La ricerca sul Beato Simonino da Trento nasce da un idea del Professor Toscano ( cattedra di Storia dell’arte della Sapienza di Roma ) , coadiuvato dalla Dottoressa Sapori ed affidata, come tesi sperimentale , alla mia ex compagna con cui ho convissuto 13 anni, la dottoressa P. E.: “ l’iconigrafia della dormitio virgini e la polemica antiebraica tra 400 e 500 in Italia “ Questo il titolo che poi divenne la tesi di Laurea , accolta con un bel 110 e lode . La tesi verteva sul assunto che la creazione dei “ Monti di pietà “ ad opera dei frati minori doveva eliminare o limitare in qualche modo il prestito ad usura praticato dalle comunità ebraiche , e quindi un “ casus belli “ su cui impiantare un’ iconografa ( l’ebreo errante che assalta il feretro della vergine ed a cui vengono mozzate le mani “) Bene , fu un lavoro colossale ( ricerca in loco di tutte le chiese in Italia che presentavano questa iconografia , dove sempre era presente una presenza ebraica ) Parliamo di venti anni fa, circa . Ariel Toaff allora era il figlio del rabbino capo di Roma , e fu il contatto con cui collaborò la mia ex per tutta la parte di ricerca che riguardava le fonti ebraiche . Allora, causa l’altissima carica del padre, viveva con la scorta sotto casa e gli incontri avvennero tutti in questa casa , dietro la sinagoga di Roma. Fu interessata anche l’università di Tel Aviv , che propose la pubblicazione del lavoro ma con modifiche su alcuni aspetti che non sto a dilungarmi. Vedere ora che l’episodio del beato Simonino, che fu dimostrato venne “strumentalizzato” in una sorta di strategia della tensione ante litteram per permettere appunto di indirizzare il denaro dei prestiti dagli usurai ebrei ai nascenti Monti di pietà gestiti dai frati minori , venga ora da Toaff mutato di significato per vendere qualche copia di più di un suo libro mi lascia molto perplesso. Ti ripeto, fu un caso montato ad hoc per motivi strettamente economici e poi spettacolarizzato con il mainstream di allora : gli affreschi nelle chiese . Conservo ancora , perché mi fu donato con dedica per l’aiuto prestato , tutto il dattiloscritto originale e completo della ricerca . Cosa dire carissima Sara… é una cosa che mi fa riflettere e visto la stima e anche se così si può definire “ l’affetto” che ho verso di te volevo farti partecipe . Magari ti porta un sorriso .

Continua…