La temperatura superficiale del sole sulla Terra piatta

di Michele Vassallo su Altrogiornale

Ci chiediamo sempre quale possa essere la temperatura superficiale del sole dopo aver capito che le incredibili temperature del nucleo enunciate dalla Scienza sono sbagliate. Allo stesso modo son sbagliate le reazioni nucleari di fusione calda sostenute dalla Scienza, essendo il sole piccolo e avendo quindi una massa non sufficiente a sostenere le temperature e le pressioni necessarie ad innescare le reazioni di fusione calda.

Sappiamo che il sole è caldo, ovviamente. Produce enormi quantità di energia che raggiunge la Terra. Probabilmente si sviluppano reazioni di fusione fredda, come abbiamo ipotizzato e analizzato nell’articolo passato. Leggi “Fusione fredda nel sole”.

Tuttavia ci chiediamo se il sole sia davvero un corpo incandescente come afferma la scienza.  Comprendiamo, ormai, che il sole è molto più vicino alla Terra di quanto la Scienza ammetta. Sappiamo infatti che il sole raggiunge i 3330-6660 km di altezza e sicuramente non si trova a 150 milioni di chilometri, come affermato dalla Scienza ufficiale.

Quanto è grande la quantità di energia solare che raggiunge la Terra? Come forse saprete, l’energia che raggiunge l’atmosfera terrestre è calcolata in 1367 W/m2. Questa si chiama costante solare. Questa energia raggiunge la Terra attraverso un processo di irraggiamento. Questo accade perché il sole non si muove nell’aria ma molto al di sopra dell’atmosfera. La conduzione o la convezione non sono quindi possibili.

Un corpo può emettere radiazioni a qualsiasi temperatura. Ma solo con temperature molto elevate le radiazioni emesse sono nel campo visibile (2–10 mila Kelvin). Quindi, qual è la temperatura di un corpo che può emettere radiazioni che colpiscono la Terra con un’energia totale di 1367 W / m2?

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Per rispondere a questa domanda possiamo usare l’equazione di Stefan-Boltzmann E = σT4 dove T è la temperatura assoluta, E è l’energia e σ è la costante di Stefan Boltzmann 5,67 ∙ 10–8 W/m2K4. L’ipotesi iniziale da formulare è che l’energia viene irradiata dal sole in modo sferico. Non sto dicendo che il sole sia una sfera, ma lo considero come un punto che irradia energia in una forma sferica. Dobbiamo considerare una sfera con un raggio corrispondente alla distanza media del sole dalla Terra, ovvero 5000 km.

La potenza del sole deve essere calcolata moltiplicando la costante solare per la superficie di questa sfera.

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Dobbiamo ora calcolare la superficie del sole che emette calore con questa potenza appena calcolata.

Vedremo in un articolo futuro che il sole ha un raggio di 33.3 km. Usando, come al solito, π = 3, abbiamo Asun = 6,66 ∙ 109 m2 considerandolo come un disco e calcolando la superficie come la somma delle due facce opposte.

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Applicando l’equazione di Stefan Boltzmann potremmo ipotizzare che il sole si comporti come un corpo nero e possiamo trovare un’approssimazione della sua temperatura.

E=σT4

Da questa equazione troviamo una temperatura di 5727 K molto vicina alla temperatura affermata dalla Scienza. Essendo il sole incandescente, la misurazione effettuata dagli studiosi sulla base del colore di corpo nero deve essere corretta. Inoltre, ciò dimostra che i nostri presupposti sull’altezza del sole, sulla forma e sulla sua superficie sono corretti. Se per esempio avessimo considerato il sole come una sfera di raggio 33,3 km avremmo trovato una superficie di emissione doppia e quindi un’energia pari alla metà di quella trovata.

Arriviamo quindi a concludere, in relazione alla temperatura del sole, che la sua temperatura superficiale è di 5780 kelvin come ci dice la Scienza ufficiale.

Per raggiungere tuttavia tale temperatura dovuta all’incandescenza  non possiamo accettare la presenza di reazioni nucleari di fusione calda. Mediante effetto Ranque e Seebeck siamo riusciti a capire come potrebbero svilupparsi reazioni di fusione nucleare fredda, le uniche, a mio avviso, in grado di sviluppare energia sufficiente per scaldare la superficie a 5780 gradi kelvin.


La temperatura superficiale del sole sulla Terra piatta 1

Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.