La Luna è artificiale? Un viaggio tra scienza e fantascienza.

DA USTORYMAGAZINE 16 Novembre 2020

La Luna è stata creata da un’intelligenza extraterrestre? È questo l’incredibile titolo di un articolo scritto sulla rivista Sputnik da due ricercatori russi: Alexander Shcherbakova e Mijail Vasin. Cerchiamo di capirne di più e prepariamoci a intraprendere un affascinante viaggio che ci condurrà al confine tra la scienza e la fantascienza.

La Luna è stata creata da un’intelligenza extraterrestre? 
È questo l’incredibile titolo di un articolo scritto sulla rivista Sputnik da due ricercatori russi: 
Alexander Shcherbakova e Mijail Vasin

Ma è davvero possibile che la luna sia una sorta di enorme navicella spaziale collocata da una civiltà aliena in epoche passate? Cosa c’è di vero?
Cerchiamo di capirne di più e prepariamoci a intraprendere un affascinante viaggio che ci condurrà al confine tra la scienza e la fantascienza.

Nonostante le numerose missioni Apollo che hanno portato l’uomo sul suolo lunare, molti aspetti della Luna sono ancora un enigma per i ricercatori. Per esempio non abbiamo ancora delle risposte definitive sulla sua formazione e nel corso del tempo sono state proposte diverse ipotesi:

Una teoria ipotizza che la Luna si sia formata distante dalla terra, forse anche fuori dal sistema solare e per caso sia entrata nel campo gravitazionale della terra e grazie alle varie forze in campo sia stata catturata in un’orbita terrestre perfettamente circolare. Questa ipotesi però è stata scartata, troppo complessa è di difficile realizzazione.

Un’altra teoria afferma che la Luna si sia formata in maniera autonoma dalla stessa nube di gas e polveri da cui è nata la Terra, ma anche questa ipotesi non convince i ricercatori: ci sono delle notevoli differenze tra la Luna e la Terra sia nel peso specifico che sulla composizione dei due corpi terrestri.

La terza ipotesi è che la Luna si sia formata grazie a uno scontro di un pianeta delle dimensioni simili a quelle di Marte con la Terra. Il materiale scaturito dall’impatto si sarebbe accorpato in modo indipendente creando così la Luna. È questa la teoria al momento che sembra trovare maggior credito nella comunità scientifica.
Questa teoria però ultimamente sembrerebbe essere stata messa in crisi da alcuni studi della NASA.
Analizzando alcuni reperti vulcanici recuperati dal suolo lunare grazie alle missioni Apollo, i ricercatori hanno rilevato una concentrazione di acqua, in rocce lunari solidificatasi 4 miliardi di anni fa, di molto superiore a quello che si sarebbero aspettati. Secondo la teoria del grande impatto l’acqua sarebbe dovuta scomparire quasi completamente e questo potrebbe mettere in dubbio la teoria al momento più accreditata.

 Se la formazione della luna rimane ancora avvolta dal mistero, sono invece tutti concordi nel ritenere la Luna fondamentale per lo sviluppo della vita sulla Terra.
La Luna infatti grazie alla interazione gravitazionale con la Terra è stata in grado di rallentare la rotazione terrestre portando la terra a compiere un giro su se stessa in 24 ore, un po’ come una pattinatrice che allargando le braccia rallenta la propria rotazione; ma la Luna ha anche stabilizzato l’oscillazione dell’asse terrestre. 
Senza la Luna la variazione dell’asse terrestre sarebbe molto più repentina, violenti cambiamenti climatici ciclicamente avrebbero interessato la terra e difficilmente avrebbero permesso l’adattamento delle specie viventi all’ambiente.
E molto probabilmente la stessa vita umana non sarebbe esistita senza il controllo delle maree da parte della Luna.
Maree che hanno permesso lo sviluppo delle preziose correnti oceaniche, regolato il clima del pianeta, permesso l’abbassamento del livello del mare così da permettere alle prime forme di vita di adattarsi alla terraferma.

 La Luna pur essendo un satellite ha delle dimensioni importanti, così importanti da essere considerata da alcuni studiosi quasi un pianeta, e il sistema Terra-Luna un sistema binario.
Anche altri pianeti del sistema solare hanno satelliti, ma hanno dimensioni notevolmente più ridotte.
Per esempio Io, il satellite di Giove, e Titano il satellite di Saturno sono decisamente più piccoli dei rispettivi pianeti.
Per Isaac Asimov, scienziato e autore di fantascienza russo la Luna non dovrebbe essere dove attualmente è.  Lo ritiene un colpo di fortuna difficile da accettare. La terra afferma Asimov potrebbe avere un satellite, ma non delle dimensioni della Luna.

Il sistema terra luna sembrerebbe essere un’anomalia all’interno del sistema solare.
Secondo i ricercatori russi Vasin e Shcherbakov,  al momento non esistono teorie realmente accettabili sull’origine del sistema terra-luna.
L‘ipotesi dei due studiosi russi è molto semplice, ma allo stesso tempo incredibile e affascinante: 
La Luna è un satellite artificiale messo in orbita attorno alla terra da una civiltà extraterrestre.
Per i due studiosi la luna al suo interno è vuota protetta da uno spesso guscio di metallo.

Questo spigherebbe perché i crateri presenti sulla Luna abbiano una profondità ridotta rispetto alle dimensioni dell’impatto del meteorite che li ha generati e addirittura alcuni crateri presentano una forma convessa anziché concava.
È come se i meteoriti si fossero scontrati contro un rivestimento estremamente resistente, una sorta di corazza progettata per viaggiare nel cosmo.
Oltretutto la superficie della Luna è composta prevalentemente da titanio, cromo e zirconio, materiali estremamente resistenti e con proprietà anticorrosive.

Per i ricercatori russi se si dovesse concepire un materiale utile a proteggere un gigantesco satellite artificiale dagli effetti sfavorevoli della temperatura, dalle radiazioni cosmiche e dal bombardamento di meteoriti, probabilmente oggi si ci orienterebbe proprio su questi metalli.

Ma esistono prove sperimentali che sostengono la teoria della Luna cava?

Sorprendentemente si, proprio durante le missioni lunari fu fatto un esperimento con risultati straordinari.
Il 20 novembre 1969 l’equipaggio dell’Apollo 12, una volta rientrato nel modulo di comando, fece schiantare il modulo di risalita sul suolo lunare. 
Gli astronauti avevano piazzato precedentemente dei sensibilissimi sismografi proprio per studiare e registrare la presenza di terremoti sulla Luna.
Lo schianto del modulo lunare sulla superficie lunare generò un riverbero che fece risuonare la Luna, come se fosse una campana, per circa un’ora.
Maurice Ewing, uno dei direttori dell’esperimento, dichiarò la sua incredulità rispetto ai risultati registrati. 
Fu come se qualcuno avesse colpito una campana, e il riverbero derivante si fosse protratto per più di 30 minuti.

Il fenomeno fu registrato nuovamente anche quando si fece schiantare sul suolo lunare il terzo stadio dell’apollo 13.
Secondo la NASA, gli strumenti posti a notevole distanza dal punto di impatto, registrarono un riverbero che durò circa 3 ore.

Il 13 maggio 1973 un grande meteorite impattò sul suolo lunare, fu un’occasione ghiotta per studiare le potenti onde d’urto derivate dallo schianto del meteorite. Onde d’urto che si sarebbero dovute dirigere verso il nucleo della Luna. 
Gli scienziati si aspettavano di registrare una onda d’urto di ritorno, ma con grande sorpresa non si verificò nessuna onda di ritorno, come se la Luna fosse priva di un nucleo o perlomeno come se fossero presenti numerose caverne nelle profondità del satellite.

A quanto sembra la Luna possiede un guscio esterno estremamente resistente e un interno molto esile. Guscio esterno composto da materiali estremamente resistenti come il titano.

Gli stessi astronauti delle missioni Apollo cercarono di perforare il suolo lunare con potenti trivelle, ma il tentativo restò vano, non si riuscì a perforare il suolo lunare se non per pochi centimetri.

Oltretutto sembrerebbe che sul suolo lunare siano stati trovati metalli lavorati come l’ottone e la mica, ma anche uranio 236 e nettunio 237 elementi che non si trovano in natura.

Nel 1976 i sovietici riferirono di aver prelevato, con dei robot durante una missione lunare priva di equipaggio, delle particelle di ferro che non arrugginiscono. In natura non esiste del ferro con queste caratteristiche.

Harold Urey, premio nobel per la chimica affermò di essere sorpreso dalla composizione chimica del suolo lunare.

Per quanto la teoria della Luna astronave possa sembrare assurda, tale teoria sembrerebbe risolvere i diversi enigmi che al momento impegnano gli scienziati.

La Luna artificiale per esempio spiegherebbe l’origine del sistema terra-luna, spiegherebbe perché la Luna ha uno stato esterno più denso e resistente all’esterno, come se fosse lo scafo di una nave, spiegherebbe l’anomalia tra la dimensione e la profondità dei crateri lunari, spiegherebbe come mai il satellite vibra per ore come una campana a seguito di un impatto e il ritrovamento di metalli resistenti come il titano, il ferro che non arrugginisce, l’urano 236 e il nettunio 237.

Alcune rocce prelevate dalla Luna sembrerebbero oltretutto avere un’età più antica della Terra.Sembrerebbe essere stato individuato un raro isotopo radioattivo di Argon 40 che daterebbe l’età della Luna a 7 miliardi di anni fa, quindi molti di più dei 4 miliardi e mezzo della Terra.

Ulteriore anomala coincidenza è la perfetta sovrapposizione della Luna con il sole durante le eclissi solari. La Luna riesce a coprire perfettamente il sole, mostrando soltanto la corona solare durante le eclissi. La Luna è alla giusta distanza dalla Terra e dal Sole per permettere il verificarsi di questo fenomeno che fin dall’antichità meraviglia gli uomini.

L’ipotesi della Luna astronave è estremamente affascinante, al momento è solo una ipotesi al confine con la fantascienza e probabilmente in futuro saranno trovate valide spiegazioni per tutti gli enigmi che al momento caratterizzano la Luna.

La luna fin dal passato ispira e accompagna la storia della Terra e degli uomini, così vicina e così ricca di affascinanti misteri.