David Wilcock – La Scienza dell’Uno – cap. 8

8 Ottobre 2009By Richard

Keely e la fisica della vibrazione

Keely e la fisica della vibrazione

8.1 Domini del Vuoto = “Unità di Coscienza”

Nello scorso capitolo abbiamo mostrato come l’energia dell’etere possa emergere direttamente nella nostra realtà fisica attraverso ciò a cui ci riferiamo come “dominio del vuoto” o VD. Questo prenderà comunemente la forma di una sfera luminosa e roteante con un foro che passa attraverso il suo centro, rendendolo simile ad una mela, una ciambella o l’interno di una arancia. Il nome tecnico per questa forma è “toroide sferico”. Una volta creato un VD, si possono produrre effetti antigravitazionali, così come la “free energy”. Il VD apre un passaggio per l’energia eterica ad alta pressione che così può fluire nel nostro mondo fisico, come un foro dentro una tanica d’acqua porterà l’acqua ad uscirne.

Le onde gravitazionali, che normalmente premono dentro la Terra, sono assorbite e trasformate in elettromagnetismo e luce visibile in questi oggetti. Nmerose osservazioni di fenomeni anomali nella litosfera, nell’atmosfera e nella ionosfera della Terra, così come nello spazio libero nei filmati della NASA, supportano l’esistenza di questi VDs come realtà tangibile. Il Prof John Searl ha usato questi principi per creare una macchina anti-gravitazionale funzionante, con un sistema di guida costruito con un sistema rotante di magneti. Più tardi, gli scienziati Russi Roschin e Godin hanno replicato i risultati di Searl indipendentemente e hanno misurato cadute di temperatura e “sfere dentro sfere” di energia magnetica che hanno circondato il loro dispositivo una volta attivato.

Per i nostri propositi in questo capitolo e nei seguenti, rimpiazzeremo il termine “domini del vuoto” con uno semplificato e più inclusivo come “unità di coscienza” o CUs. Col progresso della nostra discussione oltre la free-energy e le macchine anti-gravitazionali, dovremo incrementare il supporto all’idea dell’etere come di energia intelligente. Se non vediamo l’energia delle “unità di coscienza” come avente tutti gli ingredienti della vita, della coscienza e dello Spirito in essa, allora non saremo ben preparati per i capitoli futuri del libro.

8.2 Keely lo ha fatto per primo

Continuando a osservare queste teorie, dovrebbe essere più sorprendente scoprire che molto prima di Schappeller, Larson, Searl, Cagle, Nordberg o Dmitriev, un altro fisico ha lavorato con questi stessi concetti dei “domini del vuoto” o “unità di coscienza” di energia sferica con livelli di successo apparentemente sbalorditivi, se le testimonianze sulle sue invenzioni sono accurate. Questo scienziato era John Keely e il suo lavoro gioisce di un rinascimento col sito web KeelyNet in prima linea nelle energie alternative, nella scienza eterica e nella ricerca antigravitazionale. Inoltre, Keely non temeva di collegare direttamente le sue teorie con l’idea di un Essere Ultimo e con la filosofia dell’amore e della luce come forza unificante nell’universo, espressa quindi in forma di energia eterica.

John Ernst Worrell Keely è nato nel 1837 ed è morto nel 1898. In questo periodo, la fisica ufficiale considerava ancora il modello eterico come corretto, in quanto l’esperimento Michaelson-Morley non aveva ancora avuto il suo effetto, fino al ventesimo secolo. Tenendo tutto questo in mente, ogni scienziato del tempo di Keely gravitava naturalmente verso il modello eterico, era accettato comunemente a quel tempo. Parte delle idee erano chiaramente difettose, in quanto i primi scienziati credevano che questo etere fosse veramente un’altra forma di materia fisica, cosa sbagliata. Assieme, queste idee erano chiamate teorie dell’”etere materiale” ed erano sbagliate. Come esempio, le “linee d flusso” della forza magnetica non sono una forma di materia fisica; si comportano come un campo energetico piuttosto che letteralmente come un fluido in movimento. Nessuno troverà un “fluido” tangibile in un magnete da versare letteralmente in un bicchiere!

L’energia è tutta attorno a noi e il magnete la concentra in modo da farla fluire in una direzione. Quando prese il via la moderna meccanica quantistica e la relatività all’inizio del ventesimo secolo, la scienza convenzionale scartò completamente le teorie eteriche, anche se in fondo non erano “sbagliate”, come abbiamo mostrato.

8.3 Tre forze Eteriche principali: spinta, tirata e stabilizzazione

I più grandi contributi di Keely alle nostre teorie dell’”unità di coscienza” si relazionano al come l’etere crei e mantenga una CU. Il primo principio dice che in ogni CU o sfera luminosa di etere, esistono tre forze, la forza di contrazione che chiamiamo gravità, una forza di pressione verso l’esterno che possiamo chiamare “levitazione” o anti-gravitazionale e la forza stabilizzatrice che bilancia le prime due. Queste idee sono semplicemente i prodotti finali dello studio e dell’osservazione del comportamente della vibrazione. Se quindi immaginate un pallone sferico che si gonfia e si sgonfia di aria, potete vedere questo in azione:

  • 1. Ogni contrazione o restringimento del pallone sarebbe la forza chiamata di “trazione” da Keely, vicina alla gravità. La pressione esterna dell’aria fa contrarre il pallone verso il centro.
  • 2. Ogni espansione del pallone sarebbe la forza di “pressione”, dove il centro spinge in fuori contro la pressione aerea circostante, simile alla “levitazione” o anti-gravità.
  • 3. Una forza di stabilizzazione non dissimile alla superficie del pallone stessa, che bilancia ed equalizza le vibrazioni, verrebbe chiamata la “dominante”.

8.3.1 Gravità ridefinita come effetto di spinta-trazione tra le due forze

E’ molto importante ora ricordare che esistono in realtà due forze che lavorano assieme nella terra per creare quella che misuriamo come gravità. In termini violentemente semplici, la gravità non è solo “giù”, è il bilanciamento naturale tra le forze di “su” e “giù”. Usando la terminologia di Keely, abbiamo la forza di trazione che si muove verso il nucleo e la forza di pressione che si allontana dal nucleo. Quindi, quella che interpretiamo come “gravità” è la forza risultante dall’annullamento tra i movimenti energetici in “su” e giù”. Keely chiama questo punto di bilanciamento la “dominante”.

Un modo semplice per visualizzarlo è col tiro alla fune, in cui due team di persone di stessa dimensione tirano una lunga corda il più forte che possono. Nel mezzo della corda qualcuno attaccherà un nastro ben visibile e l’obiettivo di ogni gruppo è quello di portare nella propria direzione tale punto della corda, oltre la linea segnata a terra.

Quando un team farà superare al nastro la linea a terra, avvicinandolo dalla propria parte, allora significa che avranno tirato abbastanza da essere considerati il gruppo più forte. Se guardiamo la battaglia tra gravità e levitazione come un diverso tipo di gioco in cui due “gruppi” spingono l’uno verso l’altro invece che tirare per allontanarsi, allora la gravità, la forza che preme verso il basso, sta sempre “vincendo” sulla levitazione per un quantitativo bilanciato, che noi conosciamo come “costante gravitazionale”.

8.3.2 Prove osservazionali dell’effetto di spinta-tirata della gravità

Molte persone non considerano che vediamo la prova di questo gioco bilanciato tra gravità e levitazione ogni giorno. Pensate all’idea convenzionale della gravità per un momento, si crede che sia una forza che causa l’attrazione fra due oggetti. Se questa fosse l’unica forza che esiste, allora dovremmo aspettarci che quando due oggetti si avvicinano abbastanza da risentire di una attrazione gravitazionale, entreranno in contatto letteralmente.

Dovete solo guardare la Luna di notte e potete vedere la prova che non è ciò che accade! Sappiamo che la Luna ha abbastanza trazione gravitazionale da portare gli oceani a muoversi formando onde sulla Terra e mantiene sempre una distanza perfetta da noi con un moto orbitale e continuo. Per dirla brutalmente, se non ci fosse un continuo spingi e tira della gravità e della levitazione che si muove tra la Terra e la Luna bilanciando le loro posizioni, si sarebbero scontrate molto tempo fa! Inoltre, recenti avanzamenti nella teoria del “Big Bang” hanno portato essenzialmente alla conclusione irrifiutabile che la levitazione debba spingere tra strutture su larga scala nell’Universo perchè esse possano respingersi senza collidere.

Quindi ancora, abbiamo un esempio di come i pensieri stiano cambiando, ma questa linea di ragionamento non ha ancora percorso la sua strada nella nostra area locale e nelle nostre teorie della gravità terrestre. Per un’altra parte di prove, possiamo ancora citare il lavoro di Richard Pasichnyk sul suo sito Living Cosmos (pag.12) per ribadire il punto:

Scendendo dalla superficie della Terra, la primaria differenziazione (gravitazionale) con la profondità è accompagnata dal declino progressivo verso lo zero della forza di gravità al centro della Terra. La forza gravitazionale normale, diretta verso il basso, è rimpiazzata da una forza inversa diretta in salita a profondità superiori ai 2.700 km. (1.678 miglia), che spingerebbe la materia lontana dal nucleo. Questo è specialmente vero perchè ora sappiamo che il nucleo è più caldo di quanto si pensasse prima.

Ecco perchè la ricerca che coinvolge le miniere e la perforazione ha mostrato differenti valori di gravità con la profondità. Infatti, una persona in profondità in miniera pesa meno della stessa persona sulla cima di una montagna. Inoltre, questi scienziati studiando il fenomeno hanno chiesto un nuovo modello per la Terra, le teorie mantenute a lungo non vengono allontanate facilmente. Come risultato, il fenomeno è stato virtualmente ignorato.

8.4 Assorbire la gravità senza assorbire la levitazione

Se questo gioco di spinta e tiro della corda viene continuamente combattuto tra la gravità e la levitazione, allora la gravità sta vincendo sempre di poco sulla superficie della Terra. Comunque, dato che le due forze sono molto vicine all’esatto bilanciamento tra loro, se in qualche modo puoi assorbire parte della forza gravitazionale discendente e contraente senza assorbire la forza di “levitazione” che spinge verso l’alto, allora la levitazione della Terra vi spingerà naturalmente lontano dalla sua superficie, creando anti-gravità.

Ora inizialmente, l’idea di poter assorbire una forza senza assorbire l’altra non sembra possibile. Nel modello scientifico di Dmitriev et al., sappiamo che un “dominio del vuoto” o unità di coscienza sta assorbendo attivamente l’energia gravitazionale e la sta trasformando in energia elettromagnetica e Luce, dato che tutti questi campi sono forme differenti di etere in movimento. Ci viene anche detto nello studio di Dmitriev et al. che un “dominio del vuoto” ha una “direzione” definita e polarizzata per i suoi effetti gravitazionali; una estremità del tubo che attraversa il centro della sfera incrementerà il peso degli oggetti e l’altra estremità diminuirà il peso degli oggetti.

Questo non è il modo in cui funziona la gravità sulla Terra, ovviamente. La Terra ha un campo magnetico che è sagomato come un toroide sferico, ma la gravità si muove uniformemente attraverso la sua superficie; nulla apparirà più pesante ai poli nord o sud rispetto alle zone restanti della Terra. Quando però creiamo un “dominio del vuoto” come definito dal Dr.Dmitriev et al., abbiamo un’area in cui il movimento elettromagnetico e quello gravitazionale fluiscono assieme e questo è molto differente da quello che vediamo sui pianeti; possiamo in effetti avere un “polo gravitazionale nord” e un “polo gravitazionale sud”.

Nelle osservazioni scientifiche di ogni giorno, la gravità è più debole dell’elettromagnetismo nell’ordine di una magnitudine di 40, ma dentro un VD tutte le regole cambiano e la potenza per assorbire e/o respingere questa energia cambia drammaticamente. Per i nostri propositi, ci riferiremo a queste formazioni polarizzate come “CUs polarizzate”, dato che le altre CUs come i pianeti circostanti, non possiedono questa unica proprietà. Quando sommiamo il fatto che l’”energia gravitazionale” è un bilanciamento tra due forze, allora potremmo riuscire ad assorbire l’energia della gravità in quantità maggiore rispetto a quella della levitazione o viceversa. Come vedremo nei prossimi paragrafi, la direzione in cui l’esterno della CU polarizzata sta ruotando, determinerà quale forza viene maggiormente assorbita.

Se questo sembra difficile da visualizzare, guardate di nuovo all’idea dell’acqua che scende nello scarico del lavandino. Se il flusso nella CU polarizzata si sta muovendo dal polo nord verso il polo sud, allora lo “scarico” assorbirà naturalmente maggior parte della forza gravitazionale discendente, trasformandola in energia elettromagnetica e luce visibile. Al polo sud esiste un altro “scarico” che spingerà simultaneamente lontano dalla forza di levitazione risalente. Con questa impostazione potete costruire una macchina anti-gravitazionale! Però aspetta, direte. Come facciamo fluire questo “scarico gravitazionale” attraverso una macchina solida? Ci servirebbe costruire un foro nel mezzo in modo che il nostro campo energetico sferico possa fluire attraverso il dispositivo?

L’hovercraft di ognuno dovrebbe sembrare una ciambella? Come circolerebbe l’energia sferica in altro modo? Per la risposta, dobbiamo tornare alla lista del Dr.Dmitriev et al. con le nove proprietà dei domini del vuoto. Se ricordiamo, la prima proprietà del “dominio del vuoto” dice che penetra pienamente attraverso la materia che circonda. Ecco cosa avviene esattamente col Searl Levity Disc. Non vi serve costruire un foro nel mezzo della vostra macchina, perchè il centro del toroide sferico passerà automaticamente attraverso la macchina! Queste forze non sono intralciate nel loro movimento dalla presenza di materia, ma la attraversano come la gravità si muove attraverso la Terra.

Col passare del centro del toroide attraverso la materia che crea il centro della macchina, l’intero toroide fluisce portando la sua parte interna verso l’esterno come un anello di fumo, in un costante movimento. Puoi fluire in uno dei due modi: “discendendo” verso il suo centro dal polo nord al polo sud, come acqua che scende in uno scarico o “risalendo” attraverso il suo centro da sud a nord, come acqua che esce da una fontana. La direzione del movimento dipenderà da come la CU polarizzata si è formata inizialmente, quindi diverse macchine potrebbero essere costruite per le due diverse direzioni. Per riassumere il punto, possiamo dire che:

il bilanciamento totale tra gravità e levitazione che agiscono su una CU polarizzata aumenterà o diminuirà a seconda dalla direzione in cui si muove l’energia, verso “l’alto” o “il basso”. Spiegheremo come questo sia possibile in modo che sia chiaro per chi è interessato. Prima di tutto, non dimentichiamo che la superficie esterna del toroide si espande e si contrae in dimensione. Se disegnate due punti su un pallone gonfio e misurate lo spazio tra essi, poi sgonfiate il pallone e misurate lo spazio tra essi ancora, la seconda volta sarà ovviamente più piccolo. Similmente, all’esterno della sfera l’energia è pienamente estesa e rilassata, mentre quando si muove attraverso il centro della sfera diviene compressa e quindi più energetica. Questo significa che la maggior forza e il movimento più veloce è nel centro simile ad un tubo, del toroide. Questo non è diverso dall’orbita ellittica della Terra attorno al Sole.

Quando la Terra è nel punto più lontanto, conosciuto come “afelio”, si muove più lentamente, ma avvicinandosi al “perielio”, quando è più vicina al Sole, si muove più rapidamente. Questo effetto accelerante è spesso usato per aumentare la velocità dei satelliti facendoli avvicinare ad un pianea o una luna e gli scienziati vi si riferiscono come “slingshot effect”. Un ritratto di questo processo può essere visto nel film di Arthur C.Clarke “2010”, con gli scienziati Americani e Russi sull’astronave Russa chiamata Leonov. Sulla Terra, l’esempio fisico migliore che abbiamo per questo movimento incrementato nel centro di una CU polarizzata è il tornado. La “nube centrale” fluisce come un mulinello, perchè la superficie energetica della CU viene compressa muovendosi attraverso il “tubo”.

La sfera esterna, usualmente non visibile, fluisce più lentamente, perchè la sua superficie è pienamente espansa. Questo non è diverso dal movimento lento dell’acqua che circonda un mulinello al centro, che potete vedere quando fate scendere l’acqua dal lavandino. (Questo può essere visto anche nell’attività del campo magnetico Solare, conosciuto come eliosfera. Le sonde spaziali Ulisse hanno determinato che l’energia si muove più rapidamente sopra e sotto i poli del Sole rispetto alle aree circostanti.) In un tornado, la nube a imbuto viene vista usualmente “toccare terra” dal cielo. Questo significa che il movimento rotazionale viaggia discendendo verso il centro e ovviamente risalendo attorno all’esterno del campo energetico sferico che si forma attorno ad esso, tipicamente cosa non visibile.

Quindi col fluire dell’energia nel toroide verso il centro, la forza gravitazionale discendente sarà catturata e portata nel nucleo splendente ed energetico del tornado e trasformata in energia e luce, come nelle equazioni del Dr.Dmitriev e negli studi di Keely. A questo punto, la forza di “levitazione” che spinge verso l’alto dalla Terra, può superare la forza di gravità e gli oggetti sulla Terra verranno spinti lontani dalla superficie della Terra, dentro il tornado. Non è richiesto vuoto nello stesso tornado, come osservato nel caso del 1951 in Texas, in quanto è un processo energetico. La potenza del tornado per la levitazione non ha nulla a che fare con la pressione dell’aria o l’aspirazione e per chiarire abbondantemente il punto, discuteremo della ricerca sorprendente del Dr.Dmitriev sulle trombe d’aria più dettagliatamente nel prossimo capitolo.

Quindi se invertiamo questo processo in modo che il campo del toroide sferico fluisca verso l’alto dal centro, allora aspirerà più forza di “levitazione” in sè e porterà la gravità discendente a divenire più efficace sull’oggetto, facendolo apparire più pesante. Capire quale direzione del toroide serva per produrre anti-gravità sarà importante per quelli che useranno questi concetti per produrre modelli funzionanti.

8.5 Trasferimento di energia a Zero-Spin

Altra osservazione importante del Dr.Richard LeFors Clark è che nel centro di ogni campo magnetico, esiste un punto di “trasferimento di energia a zero-spin”. Perchè l’intera parte esterna del campo ruoti, deve cambiare direzione nel centro. Questo significa che se avete un vortice che gira in senso orario al Polo Nord, avrete una rotazione antioraria al Polo Sud. Nel centro non c’è rotazione. Questa area di trasferimento energetico a spin-zero viene anche chiamata “Bloch Wall” e il Dr.LeFors Clark la associa con gli effetti antigravitazionali.

Questo lo possiamo vedere nel prossimo diagramma, co-optato dal Dr.LeFors Clark, che mostra come il cambiamento rotazionale avvenga dentro una barra magnetica. Dovremmo anche ricordare che questo diagramma non ci mostra il normale campo toroidale sferico che circonda la barra magnetica, solo una traccia del movimento rotazionale interno.

Diagramma del Dr.Richard Le Fors sul cambiamento rotazionale in un campo magnetico
Diagramma del Dr.Richard Le Fors sul cambiamento rotazionale in un campo magnetico

Con la nostra comprensione di questo principio, siamo meglio equipaggiati per vedere l’importanza del centro esatto di ogni data unità di coscienza, polarizzata o meno. Questa è un’area dove non c’è movimento rotazionale e tremenda energia. Keely ha anche scoperto questo fenomeno e lo ha chiamato “centro neutrale”.

8.6 Centro neutrale: la sedia dell’Unità

Il secondo principio più importante nel modello di Keely è quello del “centro neutrale”. Questo centro neutrale sarà sempre nel centro esatto di ogni CU o sfera armonica di etere/Luce. Pensate ancora all’osservazione del 1951 di una massa luminosa nel centro di una colonna d’aria turbinante per capire perchè il centro della CU è così importante. Keely scrisse chiaramente su come il vero nucleo di questo “centro neutrale” sia incredibilmente piccolo, ma funzioni come centro unificatore di tutte le forze eteriche al lavoro. Tutto l’etere in entrata, come nel caso della gravità della Terra, si comprimerebbe nel centro neutrale, dove le pressioni sarebbero semplicemente inimmaginabili.

In questo punto la totale forza gravitazionale sarebbe bassissima, in quanto non ci sarebbe posto per il “movimento” delle due forze in opposizione quando sono già nel punto di perfetto bilanciamento. A questo punto, benchè la pressione sia molto alta, le forze gravitazionali ed energetiche sono perfettamente neutrali, ecco il nome “centro neutrale”. Nel modello di Keely, questo Centro rappresenterebbe la vera Unità di Dio, l’unità di tutte le vibrazioni. Ogni CU attraverso l’intero Universo, (inclusa la gerarchia dei corpi spirituali umani) è connessa ad ogni altra da questo Centro, in cui non c’è spazio e tempo, solo Unità.

A livello metafisico o spirituale, ci viene chiesto di visualizzare che tutta la materia, tutto l’etere, tutto l’Amore, tutta la Luce, tutta la Vita, tutto l’Universo viene emanato da questo singolo punto di energia, che può essere chiamato Dio o L’Uno. Inoltre, lo spazio è l’illusione che si forma col flusso dell’energia eterica verso e fuori da questo centro, quando in realtà il centro è ovunque e da nessuna parte allo stesso tempo! Confonde vero? Parte di questi concetti possono richiedere molta flessibilità mentale. Benchè non sia la cosa più semplice da visualizzare, possiamo renderla più semplice da vedere. Immaginate che tutto l’Universo visibile sia organizzato sulla superficie esterna di un pallone e quindi voi aspirate tutta l’aria fuori da esso.

Quando l’aria è uscita, diciamo che l’intera superficie esterna del pallone si raccoglie in un singolo punto piccolissimo. Quindi, se tutto sulla superficie del pallone “esiste” ancora in qualche modo, allora cosa avete lasciato in ogni punto? L’intero Universo allora esiste in questo Singolo Punto nel centro….
…solo che in questo momento era interamente “ripiegato su sè stesso”!

Quando voi rigonfiate nuovamente il pallone, l’intero universo allora si distente da questo Singolo Punto nel centro per formare l’”illusione” dello spazio e del tempo. Questo può sembrare ridicolo, ma fonti come il Seth Material insistono dicendo che questo è il modo esatto in cui il nostro universo multidimensionale funziona. Per i nostri propositi l’energia pulsa costantemente dentro e fuori dal centro in modo cosi rapido che non potremmo mai rilevare le volte in cui l’energia dell’Universo si concentra totalmente nel centro, sembra essere simultaneo, dove tutte le vibrazioni esistono in una volta.

Alcune persone hanno avuto esperienze di movimento in questo Centro, a cui il gruppo di Ra si riferisce come “infinito intelligente”. Viene visto sempre come una luce accecante ed emanante una sensazione di grande gioia indefinibile. Chiunque lo veda lo riconosce come la propria Casa e in certi casi faticano a lasciarla per tornare alla propria “normale” esistenza sulla Terra.

Ogni volta che un campo energetico sferico respira dentro e fuori dal punto centrale nel nostro universo, abbiamo una “unità di coscienza”. Nel continuare spiegheremo che nulla OLTRE “le unità di coscienza” esiste, in varie forme, dal mondo subatomico a quello cosmico. Inoltre, l’energia di tutte le CUs nell’universo si comprime costantemente dentro per poi uscire da questo singolo “punto” di Unità ad una velocità molto più rapida di quanto sia percepibile dai nostri corpi fisici. Nel punto Centrale non esiste tempo, spazio o movimento.

Quindi come l’energia fluisce nel centro di una “unità di coscienza” sferica come nel caso di un tornado o di un fulmine globulare, così si irradia di nuovo dal centro. Questo è un continuo movimento di “respirazione”. Se possiamo rallentare il movimento energetico in quantità sufficiente in una CU polarizzata che fluisce da nord a sud, allora vedremmo pulsazioni di energia emergere dal centro, fluire nel tubo, uscire dal polo sud, curvare dalla parte sottostante e fuori dalla sfera, quindi tornare a scendere di nuovo dal polo nord del tubo per essere riassorbite nel Centro.

(Come vedremo nei capitoli futuri, la superficie del Sole mostra evidenze incontrovertibili di un movimento ondulatorio, dove la sua superficie aumenta e diminuisce di dimensione in un periodo di 160 minuti)

8.7 Sommario delle Forze di “Trazione”, “Pressione” e “Dominante”

Per riassumere questi punti e legarli assieme nelle tre forze principali di Keely, possiamo dire che:

La forza energetica, come la gravità, fluisce in un oggetto come forza di “trazione” e mantiene la sua struttura molecolare nel muoversi attraverso di esso. Quando la forza energetica si muove nel Centro neutrale, torna a fondersi con l’Unità e viene trasformata. Allora, questa energia trasformata si allontana dal Centro nella direzione opposta, producendo una forza di “pressione”. Questo è richiesto sempre per nutrire e supportare le strutture molecolari con energia. Con il bilanciarsi naturale nella forza stabilizzatrice o “dominante”, questo completa il ciclo della creazione della materia o del “respiro della vita”. A questo punto, non dimentichiamo che Keely ha anche usato un toroide sferico come modello fondamentale per l’attività eterica, come abbiamo dimostrato nello scorso capitolo. Quindi ancora una volta abbiamo un caso in cui i segreti perduti dell’Universo sono stati scoperti e usati, solo per essere persi di nuovo in modo che altri li riscoprissero più tardi. Infatti, dopo la sua morte nel 1898, un appassionato del lavoro di Keely disse che sarebbero serviti altri 100 anni prima che qualcuno potesse capire quello che fece.

8.8 Usare il suono per alterare le proprietà della massa

Keely poteva vedere chiaramente che la vibrazione era la chiave sottostante a tutta la materia fisica. Realizzò che benchè questa vibrazione avvenisse in forma energetica che non potevamo vedere fisicamente, questa poteva essere misurata. Keely scoprì qualcos’altro di così assurdamente semplice che la maggior parte dei lettori rimarrà probabilmente sorpresa per non averci pensato. Senza usare complessi anelli magnetici e rulli come quelli del Dr.Searl, Keely riuscì a creare una CU energetica attorno a un oggetto con le frequenze del suono! Spiegheremo come funziona:

  • 1. Un oggetto fisico è prodotto dal flusso dell’etere.
  • 2. Facendo vibrare l’oggetto ad una frequenza sonora pura, automaticamente farete vibrare l’etere che lo crea.
  • 3. Impostata una vibrazione nell’etere, potete concentrarla e dirigerla come hanno fatto il Dr.De Palma e il Dr.Searl con il magnetismo e la rotazione. Il principio è lo stesso: state facendo fluire l’etere in una direzione specifica diversa dal suo stato naturalmente “bilanciato”.
  • 4. Concentrando impulsi sonori direttamente nel centro dell’oggetto, si creano “increspature” o “onde” di vibrazione attraverso lo stesso oggetto come nell’etere che lo forma.
  • 5. Quando queste vibrazioni raggiungono il centro, collidono fra loro e quindi sono forzate a diffondersi lontane dal centro, formando le onde di “pressione” di Keely.
  • 6. Quando inizia questo flusso “direzionale” di etere, si forma un cancello dove l’alta pressione delle vibrazioni eteriche passerà in forma fisica come descritto sopra.
  • 7. Questo “sanguinare attraverso” creerà un “dominio del vuoto” o quello che ora chiamiamo “unità di coscienza”, formando tutte le nove proprietà nella lista del Dr.Dmitriev, inclusi i campi anti-gravitazionale ed elettromagnetico.
  • 8. Quindi ottenete “energia” dal “suono” formando un ponte che permette all’energia massiccia dell’etere di fluire nella nostra realtà fisica.

(Ricordiamo che il volume di questa energia in una semplice lampadina è sufficiente a far bollire tutti gli oceani del mondo)

Keely sapeva che la gravità era semplicemente un movimento su larga scala di spinta-trazione di etere e che la materia è fatta di etere che vibra naturalmente ad una certa frequenza. Se poteva usare una pura risonanza per portare un oggetto a vibrare in perfetta armonia, allora era possibile far fluire l’energia eterica attorno all’oggetto, cosa che gli avrebbe permesso di aumentare e diminuire gli effetti della gravità su di esso, come abbiamo descritto.

Però aspettate! La gravità non è solo una forza che va sovrastata, è anche la nostra fonte di energia da cui l’Universo e tutta la materia fisica deve attingere per sostenersi! Se eliminiamo l’effetto della gravità allora non elimineremmo anche tutto il sangue della materia, portandola a dissolversi o esplodere? In alcuni casi questo può avvenire, ma se progettate bene il vostro sistema anti-gravitazionale, non succederà. Ecco la spiegazione:

Dentro il campo sferico della CU, la materia non collassa, anche se viene “tagliata fuori” dal normale flusso dell’energia gravitazionale della Terra che la circonda all’esterno. Ricordate che per la definizione del Dr.Dmitriev et al., una CU polarizzata forma il SUO campo gravitazionale e “respira” dentro e fuori dal punto centrale, nello stesso esatto modo in cui la Terra fa col suo campo gravitazionale.

Quindi, la materia dentro la sfera della CU ora viene supportata e alimentata dalla stessa sfera, non dall’energia all’esterno. Dentro il campo energetico sferico, siete influenzati solo dalla naturale gravitazione ed inerzia della stessa CU. Questo significa che potreste muovervi senza sforzo attraverso lo spazio ad alta velocità e fare curve ad angolo senza farvi male. Inoltre, come abbiamo spiegato sopra, Keely poteva usare gli stessi principi delle “unità di coscienza” polarizzate, per aumentare il peso di un oggetto, muovendone il flusso “ascendente” e portandolo ad assorbire più forza di levitazione. I successi più impressionanti di Keely in queste aree erano la produzione di un mezzo volante che sfruttava questi principi. Questo viene discusso in un articolo su KeelyNet da Dan Davidson. L’articolo, viene estratto dal suo libro A Breakthrough to New Free Energy Sources:

John W.Keely, scoprendo la Fisica Vibratoria Simpatetica, ha trovato un modo per negare l’effetto della gravità e per sviluppare una forma di propulsione. Dal 1888 al 1893, Keely lavorò sullo sviluppo del suo sistema di “Negazione Aerea”. Il primo test di successo avvenne nel 1893, cosa che portò alla costruzione di un mezzo aereo. Nel 1896, Mr.Keely aveva perfezionato tanto il suo sistema da poter darne dimostrazione al Dipartimento della Guerra degli USA. Alla dimostrazione parteciparono diversi membri della stampa. Le descrizioni del mezzo affermano che era circolare e circa di 6 piedi in diametro. Su questa piattaforma vi era montato un sedile e una tastiera. La tastiera era collegata a diversi piatti di risonanza e meccanismi vibratori.

(Nota: Possiamo assumere che Keely avesse montato dei processi meccanici e forse elettrici, per mantenere in funzione i meccanismi vibratori e la sintonia. Questo sembra la fonte di creazione del “campo polarizzato” indicato nel prossimo paragrafo.) Mr.Keely spiegò che questi piatti avrebbero portato il mezzo ad alzarsi e a fluttuare sulla terra quando soggetto al campo polarizzato che avrebbe generato una “attrazione negativa”. Quando l’effetto è stato prodotto, il mezzo sarebbe entrato nell’influenza della (come chiamata da Keely) “corrente polare eterica”.

Il meccanismo di controllo consisteva in una fila di 100 barre vibranti che rappresentavano le scale enarmonica e diatonica. Con l’uso di metà delle barre il mezzo si sarebbe mosso a 500 miglia all’ora. Se tutte le barre venivano usate, la gravità avrebbe ripreso il controllo e il mezzo sarebbe tornato a terra. (Nota: Ovviamente queste barre non sono i generatori principali delle vibrazioni sonore, cambiano solo il modo in cui le vibrazioni fluiscono attraverso il dispositivo per risonanza. Con alcune barre Keely poteva ottenere leggeri cambiamenti nella direzione del flusso nella CU che circondava il mezzo, modificando il modo in cui esso viaggiava attraverso la gravità della Terra.)

Non c’erano parti in movimento nel meccanismo di propulsione del mezzo. (Nota: Comunque produceva un “campo polarizzato” in qualche modo per creare le vibrazioni principali che permettevano la levitazione) Non era influenzato dal tempo metereologico e poteva sollevarsi sopra ogni tempesta. Lo strumento per guidare il mezzo era differente dalla propulsione. Con certe note, Keely poteva far accelerare il mezzo aereo ad ogni velocità desiderata. L’esperimento avvenne in campo aperto con osservatori del Dipartimento di Guerra e con i media. Il mezzo avrebbe accelerato da 0 a 500 miglia orarie in pochi secondi.

Cosa più incredibile fu l’apparente mancanza di effetti d’accelerazione nella percezione di Mr.Keely mentre era seduto davanti alla tastiera, controllando il mezzo. Benchè gli ufficiali governativi fossero impressionati, affermarono (che) non potevano vedere usi per un tale complesso dispositivo e quindi non si interessarono. (Ricordate (che) i Fratelli Wright non dimostrarono il loro aereo a Kittyhawk, NC. fino al 17 Dicembre 1903; sette anni dopo!)

Quando vediamo che Keely non era influenzato dalla “forza-g” dell’inerzia, dovremmo immediatamente capire come questo avvenisse. L’area attorno al mezzo stesso non era influenzata dall’etere come un ordinario oggetto. Mentre il mezzo si sposta nell’aria, produce il suo campo energetico che contrasta la naturale pressione dell’etere attorno ad esso. Keely non sentiva accelerazione perchè era intrappolato in una bolla di energia sferica che evitava il cambiamento di pressione eterica in essa. In modo simile, molti avvistamenti di UFO testimoniano curve a 90° a velocità tali che le forze-g convenzionali distruggerebbero il corpo del pilota.

Nel resto di questo capitolo, daremo i dettagli di altri esempi di levitazione indotta dal suono che renderanno l’idea più accettabile per noi, invece di apparire “troppo buona per essere vera”. Per chi è interessato, c’è altro da apprendere sul lavoro di Keely sul sito web KeelyNet e nel libro Physics of Love di Dale Pond, che fornisce una introduzione approfondita nel lavoro di Keely e sulla fisica armonica del suono, della luce e della geometria.

8.9 Levitazione acustica Tibetana

Un simile uso del suono per produrre levitazione è l’ora famosa storia della Levitazione Acustica Tibetana. Varie piccole parti della storia emergono ripetutamente nelle stanze di discussione e in articoli sulla free energy e nei siti di ufologia, comunque il miglior trattamento di questa storia che abbiamo trovato è in un articolo di Bruce Cathie nel libro Anti-Gravity and the World Grid. L’inizio del rapporto è trascritto da un articolo di un magazine Tedesco tradotto in Inglese e iniziamo dal punto in cui inizia la parte tradotta. Sappiamo dai sacerdoti del lontano est che erano in grado di sollevare pesanti macigni sulle montagne con l’aiuto di gruppi di vari suoni…la conoscenza delle varie vibrazioni nella gamma audio dimostra agli scienziati di fisica che un campo sonoro vibrante e condensato può annullare il potere della gravitazione. L’ingegnere svedese Olaf Alexanderson scrisse di questo fenomeno nella pubblicazione, Implosion No 13.

Il seguente rapporto è basato sulle osservazioni fatte 20 anni fa in Tibet. Ho avuto questo rapporto da un ingegnere civile e manager di volo, Henry Kjelson, un mio amico. Ha incluso più tardi questo rapporto nel suo libro, The Lost Techniques. Ecco il rapporto:

Un dottore Svedese, il Dr.Jarl, un amico di Kjelson, ha studiato a Oxford. Durante quei tempi divenne amico di un giovane studente Tibetano. Un paio di anni dopo nel 1939, il Dr.Jarl fece un viaggio in Egitto per la Società Scientifica Inglese. Sul posto venne visto da un messaggero del suo amico Tibetano e gli richiese urgentemente di andare in Tibet per curare il Lama. Il Dr.Jarl seguì il messaggero e arrivò dopo un lungo viaggio in aereo e carri Yak, al monastero, dove il vecchio Lama e il suo amico che ora era in posizione elevata, stavano vivendo. Il Dr.Jarl rimase per un periodo e per la sua amicizia con i Tibetani, apprese cose che altri stranieri non avevano possibilità di sapere o vedere.

Un giorno il suo amico lo portò in un posto nelle vicinanze del monastero e gli mostrò un prato circondato a nord da alte cime. In una delle mura di roccia, all’altezza di m., c’era un foro grande che sembrava l’entrata di una cava. Davanti a questo foro c’era una piattaforma su cui i monaci stavano costruendo un muro di roccia. L’unico accesso a questa piattaforma era dalla cima della montagna e i monaci si calavano con le corde.

Nel mezzo del campo, a circa 250 metri dalla scogliera, si trovava una lastra di roccia levigata con una cavità nel centro. (Nota: questa è parte di come la risonanza sonora venisse concentrata nell’oggetto.) La ciotola aveva un diametro di un metro e una profondità di 15cm. Un blocco di pietra veniva portato in questa cavità con un bue Yak. Il blocco era largo un metro e lungo un metro e mezzo. Quindi venivano impostati 19 strumenti musicali in un arco di 90° e a una distanza di 63m. dalla lastra di pietra. Il raggio di 63m. veniva misurato accuratamente. Gli strumenti musicali consistevano in 13 tamburi e 6 trombe. (Ragdon) (Nota: A questo punto le misure esatte di tutti gli strumenti vengono fornite, cosa che abbiamo omesso per brevità, in quanto ne discuteremo più avanti).

Tutti i tamburi erano aperti in una estremità, mentre l’altra estremità aveva un fondo di metallo, su cui i monaci battevano con grosse mazze di pelle. Dietro ogni strumento c’era una fila di monaci. La situazione viene dimostrata nel seguente diagramma (vedi sopra). Quando la pietra era in posizione, il monaco dietro il piccolo tamburo dava un segnale di inizio al concerto. Il piccolo tamburo aveva un suono squillante e poteva essere sentito anche se gli altri strumenti facevano un rumore terribile. Tutti i monaci cantavano preghiere, aumentando lentamente il tempo di questo rumore incredibile. Durante i primi quattro minuti non accadde nulla, quindi la velocità delle percussioni e del rumore aumentò, il grosso blocco di pietra iniziò a muoversi e improvvisamente si alzò in aria con una velocità incrementante nella direzione della piattaforma davanti all’entrata della cava a 250m di altitudine.

Dopo tre minuti di salita atterrò sulla piattaforma. (Nota: Attenti al fatto che servirono tre minuti per alzarsi di 250m. Non parliamo di un effetto a “palla di cannone”. Lentamente, la forza di levitazione superò la forza gravitazionale e la pietra si alzò pigramente in aria.) Continuamente portarono nuovi blocchi nel campo e i monaci usavano questo metodo per trasportare 5-6 blocchi all’ora in un volo parabolico di circa 500 metri in lughezza e 250 metri in altezza. Ogni tanto una pietra si rompeva e i monaci portavano via i pezzi. Un obiettivo piuttosto incredibile.

Il Dr.Jarl sapeva di questo spostamento delle pietre. Gli esperti tibetani come Linaver, Spalding e Huc ne avevano parlato, ma non lo avevano mai visto. Quind il Dr.Jarl fu il primo straniero ad avere l’opportunità di vedere questo spettacolo notevole. Dato che all’inizio credette di essere vittima di psicosi di massa, fece due video del momento. I filmati mostravano la stessa cosa che aveva visto. La Società Inglese per cui il Dr.Jarl stava lavorando, confiscò i due filmati e li dichiarò classificati. Non vennero rilasciati fino al 1990. Questa azione è difficile da spiegare o capire.

Fine della traduzione.

(Nota: Ora abbiamo l’inizio dei commenti di Cathie:)

Il fatto che i video vennero immediatamente classificati non è difficile da capire quando le misurazioni vengono trasportate in equivalenti geometriche. Diviene evidente che i monaci del Tibet conversano pienamente con le leggi che governano la struttura della materia, che gli scienziati moderni occidentali ora esplorano appena. Sembra, dai calcoli, che le preghiere cantate dai monaci non erano legate direttamente al fatto che le pietre levitavano da terra. La reazione non era iniziata dal fervore religioso del gruppo, ma dalla conoscenza scientifica superiore degli alti sacerdoti. Il segreto sta nel posizionamento geometrico degli strumenti musicali in relazione alle pietre da sollevare e alla sintonia armonica dei tamburi e delle trombe. Il canto combinato dei sacerdoti, usando le loro voci ad un certo tono e ritmo, molto probabilmente si somma all’effetto combinato, ma la materia del canto, credo, non ha conseguenze.

Il lavoro di Cathie quindi entra nella spiegazione di come queste misurazioni combacino con le sue scoperte di armoniche energetiche del Pianeta Terra, e il lavoro di Cathie è stato discusso in The Shift of the Ages. Le scoperte di Cathie ci portano direttamente all’idea che l’etere vibri in risonanza armonica e che le vibrazoni possano essere misurate precisamente ed espresse in numeri. Per ora, quello che dovremmo vedere è che questo atto di levitazione non è prodotto di fantasia, l’intera impostazione era curata, misurata e venne filmata. Sono serviti tre minuti per sollevare le roccie, questo non fu un effetto catapulta, ma un movimento lento e deliberato.

8.9.1 Analisi scienifica della levitazione acustica Tibetana

Dan Davidson ci aiuta a mettere questo evento in temini scientifici. Se i numeri tecnici e i termini vi annoiano, saltate questo estratto e continuate a leggere, non influirà sulla vostra generale comprensione dei concetti. Monaci con 19 strumenti musicali, consistenti in 13 tamburi e cinque trombe, disposti in un arco di 90° davanti al blocco di pietra. Gli strumenti avevano le seguenti misure:

  • 8 tamburi con diametro di 1m x 1.5m di profondità x 3mm di ferro e pesavano 150kg.
  • 4 tamburi di 0.7m in diametro x 1m in profondità.
  • 1 tamburo di 0.2m in diametro x 0.3m in profondità.
  • Tutte le trombe erano di 3.12m x 0.3m…

I calcoli rivelano che il volume dei tamburi grandi è simile a quello del volume della roccia. Il tamburo medio era un terzo del volume del tamburo grande e il tamburo piccolo era un 41mo del tamburo medio e un 125mo del tamburo grande. Il volume esatto della pietra non è disponibile, comunque le relazioni armoniche dei tamburi implica che fosse circa 1.5m cubici. Altro aspetto interessante di questa dimostrazione di levitazione è la poca potenza necessaria per eseguirla. La pressione sonora più alta tollerabile per una persona è di circa 280 dynes/cm2. Da analisi fisica questo si traduce in circa 0.000094 watt/cm2.

Se assumiamo che ogni monaco col suo strumento abbia prodotto una metà di questa energia sonora (molto difficile) e se facciamo la grossolana assunzione che questo sia l’ammontare di potenza che ha raggiunto la pietra (il suono in realtà si dissipa rapidamente con la distanza), avremmo circa 0.04 watt (es. (19 strumenti + 19×4 monaci)x 0.000094) che hanno colpito il blocco di pietra. Questo è un quantitativo molto basso di energia che avrebbe colpito una pietra di 1.5 metri cubici per produrre l’effetto. Per sollevare la pietra di 250m serve molta energia. La roccia come il granito e la roccia calcarea hanno pesi attorno alle 150-175 libbre per piede cubico.

Se assumiamo un valore nominale di 160 libbre per piede cubico, allora le pietre di 1.5 metri cubici pesavano attorno alle 8475 libbre (oltre 4 tonnellate!!). Per sollevare 8457 libbre di 250 metri, servirebbero circa 7 milioni di libbre per piede al lavoro ( 8475 libbre x 250 metri / 0.30408 metri/piede = 6.968.035). Dato che questo è stato eseguito in 3 minuti circa, allora sono stati prodotti circa 70 cavalli di potenza ( 7×106 piedi-libbra/180 sec/550 cavalli/piedi-libbra/sec= 70.384). Questo è equivalente a 52kw (70.384×0.74570kw/cavalli=52.5)
Il fattore di potenza over unity che otteniamo è di 5.250.000 over unity (52.500watt/0.01watt).

I monaci stavano ovviamente accedendo a molta free energy per fare levitare l’enorme roccia o la gravità richiede poca potenza per avere influsso sulla sua azione una volta compresi i principi. Quello che Davidson ha mancato nella sua analisi è che la forza di “levitazione” è già forte quasi quanto la forza di “gravitazione”, quindi non è difficile quanto si pensi. Chiaramente, l’intera disposizione era curata nel dettaglio per produrre onde sonore di risonanza che avrebbero riverberato nella pietra per muoverla e assorbire o riflettere la forza di pressione discendente e creare la levitazione.

Se guardiamo alla forma dei monaci con le loro trombe, possiamo vedere che hanno formato esattamente un quarto di cerchio, con la loro pressione sonora diretta verso la “ciotola”, la depressione nel terreno in cui stava la pietra. Quando la pietra ha raggiunto un livello relativamente puro di risonanza sonora in sè, dopo diversi minuti, si è aperto un cancello per l’energia eterica che è fluita nella nostra realtà e si è formato un campo polarizzato e sferico di “unità di coscienza” attorno all’oggetto.

Quindi come l’acqua in un mulinello, la gravità è stata assorbita nella pietra senza premerla verso il centro della Terra, mentre la forza di levitazione o “pressione” proveniente dalla Terra risaliva, portando la pietra ad alzarsi. Se guardate lentamente una bolla d’aria salire in un liquido, allora potete vedere queste differenze di pressione che creano un effetto di levitazione lento. Inoltre, ricordiamo che Cathie non pensava che il canto o la concentrazione dei monaci avesse a che fare con l’effetto finale. Il lavoro però mostrato da psichici come Nina Kulagina ci aiuta a vedere che l’energia della coscienza, concentrata cantando e meditando, potrebbe essere stata coinvolta nella levitazione. E’ possibile che senza un “colpo” extra con la meditazione per aggiungere altra energia conscia al mix e organizzare ciò che stava già avvenendo, questo esperimento non possa essere replicato. Questo scenario inizia ad avere più senso quando consideriamo che i Tibetani possono essere gli eredi di una antica scienza eterica da una società tecnologicamente avanzata e questi argomenti sono stati esaminati in The Shift of the Ages.

8.10 La levitazione di una sfera di ferro di 4 tonnellate dal lavoro di Keely

Anche Keely sembra aver sviluppato strumenti per interfacciare la risonanza acustica o elettromagnetica alla sua coscienza per produrre gli effetti eterici desiderati sulla materia fisica, cambiando possibilmente la direzione del “flusso” nella CU con la sola energia del pensiero conscio. L’estratto, sempre dall’articolo di Davidson sul sito KeelyNet, ci da un concreto esempio di quello che hanno visto i testimoni.

Levitazione di una sfera di 4 tonnellate:

Dopo la morte di Keely nel 1898, diversi investigatori dallo staff del magazine Scientific American, andarono nel laboratorio di Keely per vedere le evidenze a supporto dell’idea che Keely fosse un truffatore. Pensarono di aver trovato ciò che cercavano quando hanno sollevato delle tavole dal pavimento e trovarono una grossa sfera di ferro da cui spuntavano pezzi di tubo di ferro, ma i tubi non erano connessi a nulla. La sfera aveva un peso stimato in 6.625 libbre e aveva una resistenza di rottura di 28.000 libbre. Questo evento sollevò l’accusa che Keely usasse aria compressa per le sue dimostrazioni, cosa che se vera, avrebbe portato a Keely una fortuna per invenzioni con aria compressa. Una ricerca di un mio amico ha portato alla scoperta di un articolo di giornale (che fu) scritto mentre Keely era ancora in vita, che racconta la storia di come la sfera finì sotto il pavimento.

Sembra che chi scrisse l’articolo andò a vedere Keely per nuove informazioni. Scoprì l’inventore nel suo laboratorio che faceva un grande foro nel pavimento. Keely lo salutò ma non sembrava pronto a chiaccherare, era molto occupato. Dopo aver allargato il foro, Keely attaccò una strana cintura con diversi meccanismi attorno alla sua vita. Quindi attaccò un sottile filo che collegava la cintura ad una grossa sfera ferma nell’angolo del laboratorio. Dopo pochi minuti di intensa concentrazione di Keely, il pesante globo si alzò di pochi pollici da terra. Keely quindi lo fece fluttuare sopra il foro e la fece posare sotto il pavimento. Dopo poche correzioni al meccanismo nella cintura, Keely sembrò ancora rapito nella concentrazione. Questa volta il globo si posizionò lentamente in terra, grazie alla forza opposta alla levitazione, chiamata supergravità.

Keely evidentemente aveva portato l’apparente massa della sfera ad aumentare fino a farla affondare dentro la terra, come una pesante roccia affonda nel fango. L’inventore disse al reporter che stava facendo una stanza nel suo laboratorio eliminando equipaggiamento obsoleto. Si teorizza che il meccanismo indossato da Keely durante la levitazione, sintonizzasse la struttura atomica della sfera di ferro in modo che gli atomi fossero sincronizzati alla forza eterica diretta attraverso la sfera, portandola a gravitare o levitare. Possiamo ancora vedere che la coscienza sembra un fattore legato alla levitazione e/o gravitazione, come nel caso Tibetano. Benchè la maggioranza dell’effetto sia prodotto da una forma di energia elettromagnetica risonante, sembra che la concentrazione mentale di Keely fosse importante nel dirigere il movimento di questa energia.

Lui può o meno aver mosso l’oggetto con le sue mani per portarlo in posizione, l’articolo dice solo che “fluttuò” in posizione. L’aspetto più interessante di questo caso è che ancora, venne osservato da qualcun altro e non solo sentito dire.

8.11 Sonoluminescenza

Il lavoro di Keely comprendeva anche l’idea per cui quando l’acqua veniva fatta vibrare ad una certa frequenza, la luce visibile appare in essa. Collegò questo con le proprietà del suono di sfruttare le energie eteriche. Questo fenomeno ora è stato duplicato con un esperimento chiamato “Sonoluminescenza”. In questo esperimento, un contenitore speciale riempito di acqua viene fatto vibrare ad una certa frequenza, bassa come tono ma molto elevata nella forza. Nell’immagine sottostante vediamo un semplice esperimento di laboratorio per questo processo, con il contenitore sferico in una morsa e diffusori ad alta intensità montati ai lati della sfera, con fili rossi attaccati.

Foto tratta dalla ricerca in laboratorio di William Andrew Steer
Foto tratta dalla ricerca in laboratorio di William Andrew Steer

Quando i diffusori sonori funzionano, questa disposizione porta la forza sonora in direzione del centro esatto della sfera. Quindi, lo scienziato deve introdurre una bolla d’aria nell’acqua e cercare di manipolarla nel centro in cui premono le forze sonore. Una volta che la bolla d’aria si fissa propriamente al centro, le vibrazioni permetteranno che resti in quel punto e avviene qualcosa di incredibile, inizia ad emettere luce. All’inizio, gli scienziati che studiavano il fenomeno, credevano che la luce fosse costante, ma ora è stato mostrato con delicate misurazioni che pulsa ad alta velocità. La seguente immagine sottostante mostra una configurazione più avanzata tecnologicamente, dove il contenitore sferico viene posizionato con uno speciale apparato che oscura gran parte di esso dalla vista.

Non esiste spiegazione convenzionale sulla causa di questo risultato e molti scienziati hanno cercato di spiegarlo con modelli convenzionali. L’idea più popolare è che le estreme forze sonore creino fusione nucleare, portando al termine ironico “The Star in a Jar”. Questo cade completamente addosso allo stesso esperimento, in quanto più l’acqua si raffredda e più luce si ottiene! Raffreddando l’acqua, l’ammontare di vibrazione molecolare diminuisce, rendendo più semplice la risonanza del suono. Altre spiegazioni convenzionali per la sonoluminescenza suonano ugualmente assurde. Sappiamo per fatto che la bolla interna si riduce di dimensione ogni volta che viene rilasciato un impulso di luce e questo avviene ad altissima velocità. Si crede che questo collasso crei una tale pressione da rilasciare grande energia, ma la fonte di questa energia rimane un mistero per la scienza ufficiale.

Foto da un articolo di Aaron Levinson
Foto da un articolo di Aaron Levinson

Benchè John Keely abbia menzionato questo fenomeno nel suo lavoro, il credito generale viene dato a H.Frenzel e H.Schulets dell’University of Cologne nel 1934 come i primi ad averlo scoperto. Stavano usando campi ultrasonici molto potenti nell’acqua come parte della loro ricerca sui radar acustici in marina, in tempo di guerra. Benchè non cercassero tali risultati, scoprirono con sorpresa che nubi di bolle lampeggianti impevedibili e non sincrone, si formavano nell’acqua davanti a loro. Ora questo è conosciuto come “sonoluminescenza multi-bolla” o MBSL.

Si fece poco per avanzare nello studio, fino al 1988 quando D.Felipe Gaitan riuscì a intrappolare una singola bolla al centro del contenitore che stava vibrando al suo livello di risonanza acustica e si osservò la sonoluminescenza. Quando Gaitan produsse questo effetto, poi si disinteressò e il Dr.S.Putterman et al. lo riprese alla UCLA in California. Furono Putternman et al. a determinare che la bolla interna si comprime di 1/100.000 volte rispetto alla dimensione originale per la pressione del suono, mentre nel frattempo viene rilasciata luce. Il flash di luce è più breve di 100 picosecondi (o trillionesimi di secondo) in durata, vibra con estrema regolarità ogni 100 milionesimi di secondo. Gli studi di Putterman finirono su Scientific American nel Febbraio del 1995, incrementando notevolmente la consapevolezza e l’interesse sul fenomeno.

Un articolo estratto dal Wall Street Journal il 15 Ottobre 1991 ci aiuta a capire quanto sia significativo:

Un fotone di luce blu prodotto da un singolo atomo trasporta una energia di 3.5 elettrovolt. Questo corrisponde a trilioni di volte la quantità di energia che ogni singolo atomo nelle piccole bolle possa aver guadagnato dalle onde sonore. Lui (Putterman) ipotizza che dato che ogni bolla implode in 1/100.000 del suo volume (dimensione) originale, l’energia e gli atomi nella bolla sono concentrati in un piccolissimo punto. Il flash avviene quando milioni di atomi rilasciano simultaneamente questa energia concentrata emettendo fotoni di luce blu. Quindi, possiamo vedere che se stiamo producendo energia superiore di trilioni di volte rispetto a quella che esiste nelle onde sonore in questo esperimento, allora una enorme quantità di energia arriva dal “nulla”. Questa viene vista tipicamente come reazione di fusione.

Come abbiamo già detto, concentrando onde sonore in un modo come questo, possiamo aprire un “cancello” per il “fluido” eterico ad alta pressione che fluirà nella nostra realtà fisica, formando luce, calore ed energia. Inoltre la forma della sfera è molto importante in tutto questo, aiuta a concentrare le vibrazioni. I monaci Tibetani erano in formazione circolare a 90°, esattamente un quarto della dimensione di un cerchio completo. Le onde sonore risuonerebbero in un campo parzialmente sferico che ha assorbito il movimento discendente della forza gravitazionale e dato che tutta la pressione sonora arrivava da un lato, può aver reso più facile la spinta della forza di levitazione nei confronti della roccia in direzione opposta.

La stessa logica si applica alla sonoluminescenza. Un articolo di William Andrew Steer, che lavora nel laboratorio del Dipartimento di Fisica dell’University College di Londra, rivela che:

…la sfericità del contenitore è molto importante. Se esiste una differenza superiore al millimetro tra i diametri polare ed equatoriale, allora la risonanza diviene più diffusa e meno forte, richiedendo maggior guida elettrica per raggiungere la stessa intensità sonora nel contenitore. (enfasi aggiunta)

8.12 Riassunto

Ricordate che abbiamo iniziato lo scorso capitolo discutendo di “magnetismo luminoso” e della teoria della “sfera di luce”. Possiamo tornare alla sfera e alla sua struttura armonica. Ora dovremmo riuscire a vedere che esiste notevole similarità tra il dispositivo sferco di Schappeller usato per concentrare l’energia elettromagnetica in “magnetismo luminoso” e il contenitore sferico che concentra le onde sonore per produrre “sonoluminescenza”, che sembra essere la stessa esatta cosa. Entrambi ci mostrano che i “domini del vuoto” o “unità di coscienza” possono essere direttamente visibili con esperimenti e che l’energia elettromagnetica o luminosa non serve per creare questo effetto. Quasi tutti i ricercatori sulla free-energy concordano sul punto che è l’energia di fondo dell’etere ad essere sfruttata in queste reazioni.

Abbiamo molto da considerare in questo capitolo. Normalmente fuori dalla visione fisica, la nostra realtà è composta da un “etere” di pura Luce che assume naturalmente una forma sferica. Quando la forma è in movimento, diviene visibile a noi come “fotoni”, ma quando rimane sul posto come “onda stazionaria” può formare particelle materiali, fulmini globulari e possibilmente corpi più grandi di energia. Sia Schappeller che Nordberg credono che tutta la materia che crea il nostro universo fisico inizi come magnetismo luminoso e la maggior parte della materia che possiamo vedere nell’universo, come stelle, galassie, nebulose, quasar e simili, esistano ancora in questo stato nel loro nucleo.

Forse la materia fisica che vediamo attorno a noi sulla Terra è più di una forma “raffreddata” di quello che era in origine come magnetismo luminoso, che è ancora a noi visibile ogni volta che osserviamo le stelle, le galassie e i corpi celesti nel cielo notturno.

8.13 Sommario
8.1 Per i nostri propositi in questo capitolo e nei seguenti, rimpiazzeremo il termine “domini del vuoto” con il termine più semplice e inclusivo di “unità di coscienza” o CUs. Questo termine viene usato rispetto al fatto che l’energia dell’universo mostra qualità regolari di intelligenza in base al suo livello di vibrazione.

8.2 Prima di discutere dei ricercatori in ambito free-energy, c’era John Ernst Worrell Keely, che ha eseguito esperimenti incredibili che hanno mostrato la connessione tra le vibrazioni eteriche e il suono. Non temeva di connettere le sue teorie energetiche con l’idea di un Essere Ultimo e con la filosofia dell’amore e della luce come forza unificante nell’universo.

8.3 Keely indicò che esistevano tre forze eteriche: spinta, trazione e stabilizzazione o come le ha chiamate “trattore”, “pressore” e “dominante”.

8.3.1 Quella che interpretiamo come “gravità” è la forza rimanente dall’annullamento tra i movimenti energetici verso l’”alto” o il “basso”. Keely chiama questo punto di bilanciamento il “dominante”.

8.3.2 Esistono evidenze osservazionali per suggerire che il modello di Keely di gravità è corretto. Se non esistesse un costante spingi-tira tra gravità e levitazione tra la Terra e la Luna che bilancia le loro posizioni, sarebbero cadute una contro l’altra molto tempo fa. La stessa cosa vale per il Sistema Solare, dove il Sole contiene il 99.86% della massa totale e non attrae i pianeti a sè. Nella Terra, ora sappiamo che la normale forza gravitazionale, diretta in basso, viene rimpiazzata da una forza contraria a profondità maggiori di 2.700 km (1.678 miglia).

8.4 Se puoi assorbire in qualche modo parte della forza contraente gravitazionale discendente senza assorbire la forza di “levitazione” premente verso l’alto, allora la levitazione della Terra spingerebbe naturalmente lontano dalla sua superficie, creando anti-gravità. Dentro ciò che abbiamo chiamato CU polarizzata, la direzione in cui si muove l’esterno del toroide determinerà quale forza viene maggiormente assorbita.

8.5 I due vortici spiraleggianti nella CU polarizzata mostreranno movimento contro-rotanti, in quanto questo è un requisito perchè l’esterno si muova in modo uniforme. L’esatto centro della CU, quindi è un’area di “trasferimento a zero-spin”, dove non c’è rotazione in quanto la spirale in senso orario si trasforma in spirale in senso antiorario. Un diagramma del Dr.Richard LeFors Clark ci mostra come questo avvenga in una barra magnetica e l’area centrale è chiamata un “Bloch Wall”.

8.6 John Keely ha chiamato quest’area il “Centro Naturale” e lo ha connesso con un concetto metafisico. Credeva che tutta la materia, tutto l’etere, tutto l’Amore, tutta la Luce, tutta la Vita, tutto l’Universo fosse emanato da questo singolo unico punto di energia, che può essere chiamato Dio o L’Uno. Riuscì anche a manipolare la posizione di questo centro in un oggetto e a creare effetti anti-gravitazionali e altro.

8.7 Qua riassumiamo gli effetti delle forze di trazione, pressione e dominanza, inclusa l’idea per cui le forze di trazione e pressione si bilanciano naturalmente nella forza “dominante” o stabilizzante, questo completa il ciclo della creazione di materia o “respiro di vita”.

8.8 Concentrando impulsi sonori direttamente nel centro di un oggetto, si creano “increspature” o “onde” di vibrazione attraverso di esso, così come nell’etere che lo forma. Questo può formare il toroide sferico di energia che abbiamo discusso in dettaglio, portando all’effetto anti-gravitazionale senza uso diretto di campi elettromagnetici. Keely ha dimostrato questo principio con un mezzo volante, fatto volare pubblicamente davanti al Dipartimento di Guerra USA nel 1896.
8.9 Il Dr.Jarl dalla Svezia fu il primo straniero a osservare l’antica pratica Tibetana della “levitazione acustica”. Tramite una semplice impostazione che coinvolgenza tamburi e trombe, venivano fatte levitare giganti roccie in un moto parabolico verso la cima di una scogliera. Questo effetto è reso possibile per le qualità che abbiamo menzionato, le misurazioni del Dr.Jarl hanno rivelato che le trombe e i tamburi erano proporzionati precisamente rispetto alla dimensione dell’oggetto fatto levitare. Il Dr.Jarl ha filmato questo spettacolo due volte per provarlo, ma la Società Inglese per cui lavorava confiscò i filmati e li dichiarò classificati.

8.9.1 La ricerca di Dan Davidson rivela che il fattore di potenza over unity nella Levitazione Acustica Tibetana è di 5.250.000 (52.500watt/0.01watt), quindi circa l’energia era 5.250.000 volte rispetto a quella emessa direttamente dai tamburi e dalle trombe. Cathie però crede che questo effetto non abbia a che fare con la coscienza, ma potrebbe essere parte, dato ciò che sappiamo dagli studi su Nina Kulagina e altri in laboratorio.
8.10 L’idea di una connessione con la coscienza ai processi di levitazione acustica viene supportata anche dall’osservazione di Keely nel far levitare una sfera di ferro di 4 tonnellate. Un giornalista in casa sua lo vide vesitre un piccolo dispositivo in cintura con una stringa metallica connessa, quindi attaccata alla sfera. Correggendo il dispositivo in cintura e concentrandosi intensamente, Keely riuscì a far levitare la sfera, muoverla nella stanza e posizionarla a terra mostrandone un aumento di peso.
8.11 Il fenomeno della “sonoluminescenza” mostra che l’energia sonora può produrre energia maggiore di trilioni di volte rispetto a quella esercitata in condizione di laboratorio. Una bolla viene sospesa in acqua nel centro di un contenitore sferico con l’uso di campi sonori diretti.
Quando la bolla viene sospesa, il Dr.S.Puttermann della UCLA e il suo team hanno determinato che la bolla interna si comprime in 1/100.000mo della sua dimensione originale per la pressione del suono e in quel momento viene rilasciata luce. Il flash di luce dura meno di 100 picosecondi (o trillioni di secondo) e vibra con estrema regolarità ogni 100 milionesimi di secondo. Gli studi di Putterman sono andati su Scientific American nel Febbraio 1995.

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Tradotto da Richard per Altrogiornale.orgDavid Wilcockonde gravitazionali