UN’INTRODUZIONE ALLE CONFESSIONI DI UN ILLUMINATO 10/6/2006

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UN’INTRODUZIONE ALLE CONFESSIONI DI UN ILLUMINATO
Di Leo Lyon Zagami

Negli anni ’70 l’Italia era uno dei luoghi più bui d’Europa con attacchi terroristici quotidiani e uccisioni di mafia, un luogo pieno di paura e incertezza. Leo era solo un ragazzino a quel tempo, disposto a giocare e imparare ma anche a cambiare le cose dall’inizio per questo nuovo mondo malato in cui è atterrato. È cresciuto in una situazione molto particolare e in una famiglia molto particolare. Il nonno di Leone era il grande senatore siciliano Leopoldo Zagami, uno degli uomini più potenti della Sicilia e anche uno dei pochi politici onesti in Italia. Nel 1974 morì in circostanze misteriose, lasciando alla famiglia nient’altro che dolore per il folle mondo della politica italiana.
I nemici italiani del nonno, che tra gli altri contavano il famigerato politico corrotto Bettino Craxi, iniziarono una lenta ma efficace persecuzione della famiglia di Leone, che poteva però ancora contare sull’amicizia delle persone più rispettabili di Sicilia e Roma. A causa dell’incertezza dei tempi i genitori stavano sostanzialmente allevando Leo in modo molto discreto in una bellissima località isolata vicino Roma, dove decisero di vivere all’inizio degli anni ’70. A Leo, però, non è mai stato permesso di dire chi fosse veramente a nessuno dei suoi compagni di scuola o addirittura di invitarli a casa. Doveva avventurarsi per le strade dei villaggi locali se voleva un po ‘di azione e lì nei villaggi reclutava i ragazzi migliori per le sue bande magiche che avevano sempre rituali di iniziazione molto pericolosi e nomi come Banda Kung-ku o Banda dagli Scudi d ‘Oro. Molti strani eventi che non potevano essere spiegati si sono verificati sin dalla tenera età nella vita di Leo, e una di queste esperienze è stata poi segnalata dal padre dott. Elio Zagami nel libro “FUMASTR”. L’unico modo per spiegarli era capire le forze nascoste della magia, qualcosa che il padre di Leo, un celebre psicoanalista Jung e uno studente personale di Meyer, stava cercando di fare durante quel periodo degli anni ’70 con una vasta ricerca che ha portato Leo a soli 6 anni a India e Ceylon per 3 mesi in un magico pellegrinaggio verso la comprensione delle potenti filosofie orientali.
Ed è durante una visita particolare con i suoi genitori a un tempio indù a Trinkomali (Ceylon) che Leo viene coinvolto in qualcosa che cambierà la sua vita per sempre. Una scimmia del tempio che stavano visitando lo colpisce all’orecchio sinistro e ruba il portafoglio di sua madre. Il guardiano del tempio recupera rapidamente il portafoglio, ma Leo contrae una brutta infezione sviluppandosi all’interno dell’orecchio con una possibile possibilità di diventare sordo da un orecchio per il resto della sua vita.
Durante quel periodo per quasi due mesi Leo rimase con un solo orecchio funzionante, ma qualcosa di magico stava iniziando a succedere per il futuro bambino magico. L’orecchio sinistro intrappolato da una grossa goccia di micio sembrava ricevere voci interne da un altro livello. Era troppo giovane per capire e spiegare agli altri intorno a lui cosa stava succedendo, ma le cose stavano decisamente cambiando per Leo. Il padre di Leo voleva esplorare più luoghi sacri di questa isola magica chiamata Ceylon, dove Alister Crowley e Frank Bennet (responsabili di portare il buddismo in Inghilterra) anni prima avevano lavorato per lo sviluppo della spiritualità occidentale, e numerosi viaggi furono fatti in luoghi remoti luoghi sacri nel mezzo della giungla. Fu in uno di questi viaggi che Leo scoprì la musica. Sì, l’orecchio aveva ripreso a funzionare e il suono rituale dei bellissimi tamburi e strumenti di Ceylon stava uscendo dalla giungla nel cuore della notte mentre Leo e la sua famiglia dormivano in una vicina pensione. Leo dice di questo episodio importante della sua vita: “il suono diventa sempre più forte, e mio padre salta improvvisamente dal letto e decide di portarci lì per vedere cosa stava succedendo, anche se mia madre in un modo molto britannico era un po ‘preoccupata in quel momento della reazione della gente del posto alla nostra empia presenza, ma è andato tutto perfettamente a posto. Che esperienza! “. È allora che Leo comprende la forza della musica dietro i rituali, la forza trainante del suono nella creazione, la magia della musica che non abbandonerà mai lui o il suo orecchio magico.
Nella primavera del 1979 Leone inizia ad andare in chiesa quando è arrivato in città un nuovo prete, un uomo con una visione per il futuro dei media cattolici che nessuno aveva prima. Tutti parlano di questo don Mario Pieracci, sacerdote che potrebbe finalmente trasmettere il messaggio della chiesa cattolica in declino, con nuovo vigore e forza per le nuove generazioni. Il primo incontro di Leone con questo straordinario personaggio sarà anche una sorta di rivelazione mistica, perché Don Mario, ordinato sacerdote solo due anni prima dal celebre vescovo Guglielmo Giaquinta, ideatore del movimento Pro sanctitate, recitava e commentava IL LIBRO DELLA RIVELAZIONE e quel giorno stava dando a Leone e a tutte le persone in chiesa un discorso molto messianico sull’Apocalisse. Questo era qualcosa che Leone non dimenticherà mai, perché il Maestro di tutti, l’alchimista, il Rabbino di Nazareth un giorno tornerà, e dovremmo essere tutti pronti a riceverlo come Re questa volta poiché lo abbiamo crocifisso con le nostre stesse azioni malvagie. e ancora sotto molti nomi e in molte guerre e conflitti negli ultimi 2000 anni.
Così Leo diventa chierichetto e amico di don Mario con l’intenzione di diventare prete, ma nel 1980 cambia idea dopo che la radio di don Mario organizza una festa nella piazza del paese e Leo finalmente riesce a vedere cos’è un dj può fare con due dischi … un vero miracolo della New Age. Poi è andato da don Mario e gli ha chiesto di insegnargli a diventare un dj, e la risposta è stata che se ha servito con pazienza come chierichetto per qualche altro anno gli farà un giorno il suo programma radiofonico. Nel frattempo la nonna Felicity di Leo aveva regalato a Leo il suo primo libro dal Profeta del Nuovo Eone Aleister Crowley, l’edizione del 1971 di THE BOOK OF THOT, un vero e proprio libro magico che Leo capì subito essere molto importante per il suo futuro.
Successivamente, nel dicembre 1983, Leo lasciò il suo incarico di chierichetto e iniziò a trasmettere da Radio Valle dell’Aniene DJ MUSIC.
Ma Leo voleva mescolare magia e musica, e nel 1979 Leo aveva visto sul retro di un fumetto la pubblicità di uno strano ma promettente libro intitolato THE POWER OF WHITE MAGIC. La sua famiglia non aveva molti soldi in quel momento, ma Leo chiese ai suoi genitori se poteva avere questo libro come regalo per gli esami scolastici che stava sostenendo l’anno successivo nel 1980, insieme a un registratore a due piani per crearne uno suo. nastri misti usando una sorta di tecnica di taglio con vari effetti speciali da nastri di bambini vecchi e in quel momento nastri di effetti speciali molto popolari della BBC.
IL POTERE DELLA MAGIA BIANCA è stata la prima delusione magica di Leo in quanto era un libro scritto male sulla magia Wiccan, contenente solo alcune lezioni interessanti sui viaggi astrali e nient’altro. Tuttavia, ormai Leo sapeva dove poteva trovare più conoscenza, ed era nella biblioteca del padre …
Sì, suo padre aveva una grande varietà di libri magici ma aveva proibito a Leo di leggerli perché era troppo pericoloso per la sua giovane età, così Leo decise di provare a leggerli in segreto. LEGE JUDICA TACE.
Negli anni a venire Leo passa attraverso dozzine di libri sulla magia e scopre le meraviglie dell’Alchimia, l’arte reale degli antichi Faraoni, l’ermetismo e la proibita filosofia orientale del Tantra. Si convince sempre più che suo padre gli aveva impedito di leggere questi libri perché contenevano la chiave del segreto centrale della vita e della morte. Leo non ha mai smesso di fare ricerche sull’argomento. Nel 1993 all’età di 23 anni viene coinvolto nella sperimentazione di un antico grimorio del XIV secolo chiamato LA MAGIA DI ABRAMELLINO IL Mago. Questo rituale di sei mesi originariamente tradotto dal capo della prestigiosa Golden Dawn, Mac Gregor Matthers, non è mai stato molto popolare tra i maghi a causa del grande rischio e della lunga durata e del sacrificio del rituale. L’unica persona che aveva completato solo in parte questo rituale a sua conoscenza, era il famoso mago inglese Aleister Crowley, ma nemmeno lui lo stava facendo nella città santa di Roma nel centro della cristianità … quindi perché Leo lo ha fatto ?
Perché in quel periodo entra in contatto con lo spirito di Giuseppe Balsamo (la nonna siciliana di Leone era della sua famiglia), noto come CAGLIOSTRO il Gran Maestro dei famigerati Illuminati tedeschi di Adam Weishaupt che in seguito diventa la sua guida e protettore, il suo Santo Angelo Custode se vogliamo definirlo così …. Lo spirito di Leone è molto vicino a Cagliostro che morì mettendo la sua vita nelle mani del santo del carcere in cui si trovava, quel santo era San Leo, e la missione fu il compimento del GRANDE LAVORO.
Così Leo a 23 anni decide di creare un gruppo alchemico indipendente regolarmente noleggiato come Loggia Segreta della Massoneria (in italiano Loggia Coperta) per valutare i risultati del suo rituale e per sostenerlo e proteggerlo in questo difficile esperimento. Il nome di questa loggia segreta con sede a Trastevere Roma nella zona del ghetto ebraico doveva essere MIHLA TOR, la ruota dell’alchimia basata sull’interpretazione segreta della PORTA CAELESTIS o MAGICA del Marchese di Palombara molto cara all’UR GROUP di Giulio Evola.
Leo iniziò la Magia di Abramelin all’inizio del 1993 e avrebbe completato con successo il rituale nel 1994 dopo essere stato ricoverato due volte e rischiato di essere ucciso nel processo. Pochissime persone, compresa la sua famiglia, all’epoca capirono perché una persona di successo come Leo, che nel 1994 fu ospite e trattata come un dj superstar nello show televisivo numero uno della colazione italiana (UNO MATTINA) e lavorando dappertutto rischierebbe tutto per un ideale magico. Ciò che la maggior parte delle persone non capiva era che Leo stava operando in segreto il suo primo e più importante lavoro alchemico, e non era interessato alla fama o al denaro, ma ad aiutare l’umanità a diventare libera dall’ignoranza e superstizione degli ultimi 2000 anni per abbracciare l’unico Dio e il Suo Regno che verranno alla fine dei tempi. Leo aveva studiato in questo periodo il libro “Magia Trascendentale”, un libro molto importante per ogni occultista serio, scritto dal ragazzo che ha inventato il termine occultismo, chiamato Eliphas Levi. In questo libro Leo ha trovato una chiave particolare che è stata trovata anche dal famoso occultista britannico Aleister Crowley. Il fatto era che Leo non sapeva delle scoperte di Crowley fino a molto tempo dopo a Lemmington Spa …A metà del 1994 Leo sentì che l’establishment italiano e il Vaticano stavano iniziando a fare pressioni su di lui perché aveva riaperto illegalmente una chiesa nella campagna romana e l’hanno chiusa e diversi club e feste legate a Dj Leo Young , lasciandolo senza altra possibilità che andare all’estero per iniziare una nuova avventura e lasciare la sua amata città di Roma fino a quando il tempo per un nuovo rientro sarebbe finalmente arrivato in grazia di Dio! L’annotazione del diario di Leo datata giugno 1994 dice: “Sarò rigenerato sotto la protezione dei Lione d’Inghilterra”.Dal 1994 al 2002 Leo ha vissuto a Londra dove è stato introdotto alla Massoneria inglese e ad altri Ordini occulti affiliati ai Rosacroce inglesi e allo stesso tempo ha ottenuto il riconoscimento internazionale come produttore discografico e superstar internazionale del dj. Ha anche continuato a studiare le arti esoteriche, sviluppando la sua opera magica e ricevendo un riconoscimento globale in campo esoterico per il lavoro svolto a Roma tra il 1993 e il 1994. Divenne una figura ben nota nella magia della magia e nei circoli rosacroce contemporanei in tutto il mondo, specialmente in Russia, annoverando tra i suoi amici e collaboratori, celebrati Illuminati contemporanei come Ezio Giunchiglia della famosa Montc Carlo Lodge, Julian Rees l’illustre studioso massonico inglese e persino star del cosiddetto campo occulto come Lon Milo Duquette, Kenneth Anger e l’occultista svedese Carl Ahbramson. Ha diretto per due anni con il titolo di Comandante della Rosa-Crux l’AULA LUCIS CAGLIOSTRO della Fraternitas Rosecruciana Antiqua di Londra e ha ricevuto l’VIIIo noto come Pontefice Perfetto nel sistema degli Illuminati OTO / Ordo Illuminatorum, ma durante la sua permanenza nell’Aereopago di gli Illuminati americani Leo scoprirono la profonda corruzione e il male del cosiddetto Ordine degli Illuminati in America e la piena estensione del loro progetto satanico del Nuovo Ordine Mondiale, così si ribellò nel nome di Gesù Cristo contro questo grande male che Satana stava dispiegando nel mondo. Andò poi in Egitto dopo essere stato arrestato e trattenuto ad Oslo per 3 settimane contro la sua volontà agli ordini degli Illuminati americani. Leo voleva sbarazzarsi di tutta questa magia nera presente nella scena occulta occidentale e andò ad essere esorcizzato dalla famosa santa signora del Cairo Madamme Fulla della Chiesa copta ortodossa, della famiglia personale Boutros Ghali che ha sostenuto l’improvviso trasferimento di Leo per abbandonare nel 2003 gli Illuminati americani con l’aiuto del dottor Safuat il saggio esorcista egiziano, mago e maestro sufi che esorcizzò tra le altre cose l’edificio delle Nazioni Unite a New York il cui padre era un discepolo dei grandi illuminati musulmani Said Nursi. Leo andò in Egitto per studiare anche il vero Gesù e scopri di più sui Maestri d’Oriente e durante quel periodo nel novembre 2003 Leone ha deciso sotto le piramidi di diventare musulmano e cambiare il nome in Khaled Saifullah Khan. Dopo l’Egitto ha capito che la vera illuminazione e il ritratto più accurato del suo Gran Maestro Gesù era contenuto nel Sacro Corano e accettò Maometto (Pace e benedizioni su di lui) come suo ultimo profeta che rifiutava qualsiasi altra fede in precedenza, il contatto con la vera fonte sufi di santa conoscenza e saggezza divina era stato stabilito e la sua missione era ora più chiara allora mai prima: COMBATTI SATANA E IL SUO NUOVO ORDINE MONDIALE OVUNQUE E IN QUALUNQUE COSA! Leone aveva anche espresso un altro desiderio in Egitto, un desiderio molto personale e un mese dopo Leo incontrò per la prima volta con sua moglie una studiosa musulmana di Lettere dell’Illuminazione.

Al Cairo con l’illustre fratello Mohamed F.El. Gabry dell’organizzazione del Nuovo Ordine Mondiale CLUB ROMA

TEORIA E TIPOLOGIA DELLE SOCIETA ‘SEGRETE (10/6/2006) N.B. Questo fascicolo, di cui si fornisce una nuova traduzione, è stato diffuso, in copie limitate, assieme al testo “Scopi e pratiche alchemiche dell’Ordine Egizio”, dal gruppo milanese Agapé, in funzione eversiva del Sistema Iniziatico occidentale. È stato presentato come circolante nei paesi latini europei come opera di collegamento e struttura di vari Ordini e Società iniziatiche, come la OOE francese (sede centrale a Nizza presso Jean Pierre Giudicelli de Bressac de la Bachelerie) e la CEUR italiana (sigla di copertura dell ‘Oriente Osirideo Egizio italiano), in sonno dal 1983. In tale anno la CEUR smantellò il centro iniziatico del Castello di Guardea (Orvieto) e mise in sonno sia l’organizzazione esterna denominata Fraternità Terapeutico + Magica di Miryam che l’O.O.E., di cui l’ultimo Delegato Generale fu Aleandro Tommasi (Lehaiel) ex membro della R.L.Monte Sion. Lo scopo del fascicolo è indicato come atto costituendo del collegamento di alcuni “Alta Collegia”, atte a controllare, gestire e ingerire qualsiasi società. In questo fascicolo sono indicati i nomi di alcuni autori o compilatori, come Michel Monerau, Michel Lafrande e J.Calmar, istruttore Tehan. Sull’autenticità del testo, redatto in francese, vi sono molte perplessità, anche se n’è evidente l’origine.

Le tecniche d’ingerenza e contro-informazione riportate sono state utilizzate, negli anni ’60 e ’70, anche dalle organizzazioni contro-rivoluzionarie dell’O.A.S. Questo gruppo, che utilizzava inoltre esperienze teoriche e pratiche della guerriglia e contro-guerriglia in Indocina da parte dei servizi d’informazioni francesi ed americani. Gli ordini iniziati considerati coinvolti, oltre a quelli suddetti, sono stati così indicati:

Fratellanza Ermetica dell’Alba Dorata (Golden Down) / Q.B.L.H. (Fratellanza Ermetica di Luxor) / Ordo Templis Orientis / La Fraternità Ermetica del Dragone Lunare / L’Ordine “A” /

La Tehan.

L’Associazione denominata gruppo Agapé è diretta da Franco Fogagnolo, milanese, ex brigatista rosso, che si dice sfuggito alla galera in quanto informatore della polizia e per aver denunciato la sua colonna d’appartenenza; lo scopo dichiarato dell’associazione è l’abbattimento delle barriere della conoscenza esoterica, definita strumento di potere ed oppressione da parte di “sette oscure e tenebrose”. Il mezzo impiegato è la diffusione di testi interni riservati di vari gruppi iniziatici. Attualmente, Franco Fogagnolo è l’animatore di un Centro Sociale anarco-comunista milanese. Assieme a Laslo Thot, ex-editore dell’Arché e a Massimo Introvigne è indicato come appartenente all’Ordre de Thèbe, dalle finalità non completamente conosciute.

L’ambigua comunità d’elementi della sinistra radicale come Fogagnolo e di esponenti dell’integralismo cattolico come Introvigne, ex dirigente di “Alleanza Cattolica” può di gran lunga ipotizzare attività antimassoniche.

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Tradizione e note di V

PROLOGO

Questo dossier è nato dalla constatazione che, dal finire del XIX secolo, l’esoterismo è confinato in qualche circolo polveroso, dove i membri si riuniscono per teorizzare senza fine su grandi opere di maestri morti ormai da tanto tempo.

Bisogna dunque finirla con l’esoterismo, che ispira la maggior parte d’organizzazioni e circoli che non hanno nessun’utilità, che si fanno forti di una filiazione prestigiosa inesistente e che si contendono la pratica dell’archeologia esoterica, millantando il possesso d’ ogni conoscenza misteriosa. Questo tipo di organizzazione porta naturalmente nella sua scia una gran parte di pubblico che s’interessa all’esoterismo per motivi di frustrazione psicologica. È stupefacente costatare che, sempre di più, l’esoterismo si riduce a delle palette speculazioni intellettuali o una cerimonia ridicola, mentre è prima di tutto destinato a trasformare l’individuo, portarlo alla realizzazione spirituale. In una sola parola al risveglio.

Per giungere a questo scopo le tecniche sono molte e devono adattarsi al tipo di pensiero di ciascuno. Una di queste tecniche – e non la minore – è la Magia.

Esistono poche opere serie sulla Magia; la maggior parte è al livello bassamente stregonesco del Grande o Petit Albert. Non si può far distinzione, del resto, fra magia bianca e magia nera, che si intendono comunemente rivolte al bene o al maschio; bisognerebbe già definire quello che è bene e quello che è maschile e non c’è più niente di più relativo che questi due rapporti. In realtà non esiste né la magia bianca né quella nera, c’è solo un insieme di tecniche magiche che servino eventualmente al “bene” o al “maschio”. In più questi due termini sottintenderebbero che la magia ha per preoccupazione principale quella di cambiare il corso degli avvenimenti, di agire sugli esseri e sulle cose. In realtà la magia è una tecnica di trasformazione dell’essere, la conoscenza ed il superamento dell’io, e, attraverso ciò, la conoscenza dell’universo, l’illuminazione spirituale, il raggiungimento dello stato oggettivo.

Attualmente, gli Ordini Iniziatici Teurgici d’effettiva filiazione esoterica si rivelano sotto l’impulso d’uomini giovani e dinamici, di cui alcuni sono i mandatari di un gruppo rosicruciano sconosciuto, che possiede una filiazione della Fratellanza Ermetica di Luxor e che desidera suscitare la riattivazione del “collettivo” immaginario ”con la creazione d’Ordini.

Molte persone sono attratte dalla magia perché pensano di trarne un profitto: amore, soldi, potenza. Le numerose pubblicità di pseudo-maghi e altri ciarlatani fioriscono in numerose riviste e confermano quest’opinione.

Beninteso, le motivazioni degli ordini sono ben altre, ma la possibilità di essere confusi con il ciarpame occultistico è purtuttavia uno dei motivi della loro discrezione. Lo scopo individuale dei membri della maggior parte di questi ordini è il contatto cosciente col Santo Angelo Guardiano, vale a dire l’inconscio, e con ciò il superamento dell’Abisso, la dissoluzione dell’Ego, in una parola il risveglio, in quanto la magia trasmuta il modo abituale di pensare.

J.Calmar – Istruttore Tehan

TEORIA E TIPOLOGIA DELLE SOCIETÀ SEGRETE La società segreta è un fenomeno della più grande antichità. I suoi connotati, con una moltitudine dei più svariati aspetti della vita tradizionale: religione, politica, magia, ermetismo, ecc., Ne fanno un elemento d’analisi sociale indispensabile. Senza di questo né sociologi, né etnologi, né antropologi, né specialisti della storia della religione e del pensiero umano possono descrivere efficacemente l’ambiente studiato.Lo storico percepisce meglio d’ogni altro l’importanza delle società segrete, perché non è influenzato dai vari immaginari collettivi del momento. Il tempo mette i suoi veli su molte cose, ma ne svela anche parecchie altre…Il nostro proposito è quello di presentare una tipologia del fenomeno società segreta, che potrà sfociare nell’elaborazione di un’analisi teorica più sottile, più vicina al “modello” matematico ed economico. La prima definizione necessaria, affrontando quest’argomento, è quella di “società segreta”, che pone implicitamente due sotto-domande fondamentali. Che cos’è, dunque, una società? e come definire il suo carattere segreto? Il nodo fondamentale d’ogni ricerca è quello del criterio. La prima sotto-domanda: che cos’è una società? sarà formulata brevemente con la prospettiva di sviluppare un criterio materiale. Si suppone che la società raggruppi degli individui, persone fisiche in genere, eventualmente entità morali. Questo raggruppamento può essere volontaristico, – se si notano tentativi precisi per unire in solo organo differenti elementi – o un assemblaggio di fatto di persone similmente motivate.La prima forma, volontaristica, s’illustra meglio per i gruppi che nascono, raggruppati da un qualsiasi maestro, che poi si spengono quando i loro capi cessano di lavorare.La seconda è più sottile. La nascita di una religione, in un ambiente ostile, servirà d’esempio: gli adepti, minacciati, si raggruppano, prima discretamente, poi, se ve n’è la possibilità, segretamente. L’elemento causale prende il predominio sulla volontà individuale. La seconda sotto-domanda è più delicata da trattarsi: il gruppo è si è costituito, ma che cos’è che caratterizza una società segreta? È certamente il suo soggetto, ma anche la forma assunta, e la particolare attività.

Un gladio salus

SOCIETA ’A FORMA SEGRETA

Sono le più classiche. Queste società perseguono un’azione generalmente percepita dal pubblico, con uno scopo conosciuto e sovente perseguito da altri raggruppamenti non segreti. La società segreta politica n’è il miglior esempio. I suoi scopi, qualunque essi siano, sono ben precisi, ispirati ad un’ideologia facile ad esser percepita. Solo l’identità della società e pertanto i dettagli di forma restano misteriosi: luoghi, date, riunioni, cerimoniali, costumi, ecc. La forma segreta è stata adottata per facilitare l’azione e rendere meno aleatoria la realizzazione dello scopo.

SOCIETA ’AD OGGETTO SEGRETO

Sono le più insidiose. La sua esistenza è conosciuta, ma lo scopo è ignoto. Non è obbligatoria una condanna generalizzata alla società ad oggetto segreto, non tutte sono una mafia inconfessata. Desiderose di condurre un”azione fino allo scopo, certe società preferiscono nascondere le loro forme. La Massoneria apre a tutti i suoi templi, si dice, ma la finalità reale non è per questo divulgata a tutti e dappertutto. Sovente, percependo che un occultamento eccessivo dello scopo sarebbe nefasto al buon andamento della società, i dirigenti velano il loro oggetto dietro una facciata molto vasta ed imprecisa. Temi come “realizzazione dell’armonia”, “perfezionamento dell’uomo”, “avvenire di una nuova età”, ecc. sono molto comuni in questi ambiti, ma molto spesso queste idee sono il paravento di una realtà più pragmatistica. SOCIETA ’A MEZZI SEGRETI In questo tipo, il segreto non si basa più sullo scopo dell’oggetto, né sulla forma intrinseca, ma su i modi della loro realizzazione od espressione. La società ad attività segreta raramente è del tipo “puro” e non è dunque citata che a titolo di riferimento .Certi raggruppamenti a volte, in occasione di un avvenimento preciso, una vera società a scopi segreti. È, in particolare, il caso dei “gruppi di pressione”, dei “club” o anche di importanti società commerciali e finanziarie, che, con delle misure puntuali, spesso inconfessabili, generalmente inconfessate, influiscono sul corso degli avvenimenti più diversi

SOCIETÀ A TIPO MISTO

È la vera società segreta, nel senso inteso dall’opinione pubblica. Generalmente riservata, viene spesso considerata ostile. Gli scopi sono occulti, le forme segrete, i mezzi e le attività dissimulati. A questo proposito, deve essere precisato quanto segue: si tratta di una legge che si potrebbe chiamare dell’inverso dinamico. L’efficacia di una società segreta cresce in funzione degli occultamenti successivi cui procede, fino a superare una certa soglia qualitativa e quantitativa, di là dall’azione e le possibilità di sopravvivenza della società decrescono sempre più velocemente, quando l’occultamento sia stato troppo accentuato. La soglia si può chiamare livello massimo d’occultamento, e si fissa ad un grado variabile secondo il tipo della società e i suoi effettivi numerici. Non è necessario analizzare i differenti aspetti di questa legge nella determinazione del livello massimo d’occultamento. Questo andrebbe al di là dei limiti di questa sintesi, per costituire un’analisi sociologica, storica e occulta di una materia da tesi. Riassumerò tuttavia i suoi elementi principali in modo più “argotico”, dicendo che a forza di non apparire più (occultazioni successive), la società segreta rischia di sparire. La nozione messa in evidenza ha relazione con la dinamica delle società segrete, specialmente riguardo alla loro attività temporale (mantenimento degli effettivi, vivacità delle idee finali, continuità dell’azione e dei mezzi logistici) Si potrebbe obiettare che potrebbe essere una società segreta o ad una semplice società umana. La risposta deve essere molto sfumata. Esempio: per realizzare un’importante transazione borsistica, che non bisogna lasciar trapelare sotto pena di fallimento, una grossa società finanziaria decide di riunire un comitato preparatorio da cui si esige il segreto professionale più assoluto. sue riunioni si sviluppano a porte chiuse e senza informarne il resto della gestione e riunioni il comitato accetta l’idea di versare ad uno degli agenti di cambio, che negoziano l’affare, una “commissione speciale”, una specie d’extra non dichiarato, ma senza quale si rivelerà impossibile arrivare ad attuare la transazione. Si può parlare in una tale situazione dl società segreta. Tutti gli elementi ci sono. Un’operazione finanziaria è mantenuta segreta da un comitato riunito con tutta discrezione e che agisce senza alcuna pubblicità: quindi un’azione segreta, che potrebbe anche essere nascosta alla direzione. Manca però di una dinamica propria, ed è questa che differenzia fondamentalmente il raggruppamento occulto da quello semplicemente nascosto, clandestino, come la semplice teoria descrittiva dei criteri può mostrare. Si potrebbe obiettare che si oppone la teoria descrittiva alla tipologia che ricolloca il problema in una prospettiva più dinamica. Si tratta senza dubbio di una distinzione qualche volta difficile da mettere in opera nella pratica. Ciò nonostante, permette di situare esattamente la tale o tal altra società sulla scacchiera della scena occulta, a partire da una teoria generale. Da una parte si caratterizza come una società segreta; dall’altra parte si percepisce la sua azione e il livello dove si registra il suo grado di autenticità iniziatica, le cause della sua riuscita e dei suoi fallimenti, ecc. La tipologia delle società segrete utilizza dei criteri qualitativi o gerarchici che saranno brevemente esaminati nelle righe successive.

LA CLASSIFICAZIONE SECONDO IL CRITERIO OGGETTIVO

Si tratta di determinare non più il tipo della società secondo l’esame delle sue finalità, ma di ciò che la circonda, il suo impatto, la natura stessa dei suoi scopi. Una prima analisi, certamente tanto semplice al punto da essere semplicista, sufficiente tuttavia in numerosi casi, distingue:

  • le società segrete religiose
  • le società segrete politico-sociali
  • le società di movimento occulto
  • le società pan-finaliste.

a) Le Società segrete religiose

La loro finalità è di natura religiosa, sia che esse siano praticanti una religione costituita, sia che esse tentano di promuovere una nuova filosofia religiosa, sia ancora che esse si mettano al servizio, a gradi variabili, di movimenti religiosi; in questo caso sono da studiare sotto l’aspetto doppio del dirigente o del “membro base” della società. L’uno, in effetti, può perseguire uno scopo para-religioso, ovvero extra-religioso; il secondo resta motivato, essenzialmente, dall’aspetto religioso dell’azione.

È evidente che la religione possa servire a galvanizzare una piccola massa di gente decisa. Se le relazioni tra l’obiettivo religioso e immediato, ed altre finalità politiche, per esempio, sono molto strette o addirittura confuse, la religione può diventare il pretesto, nello stesso tempo che lo strumento privilegiato, delle mete politiche. La differenza tra le motivazioni religiose dei membri di base e quelle politiche dei loro capi possono essere, in questo caso, molto grande.

Per quanto non sia possibile definire tutte le società segrete religiose dal parametro dell’origine, questo è, d’altra parte, fondamentale per quanto riguarda le società segrete religiose. Ciascuno potrebbe farne l’oggetto di una monografia di notevole mole.

Il punto fondamentale resta la stretta relazione tra gli scopi puramente religiosi e tutti gli altri. Questo rapporto si trova in qualsiasi ambiente sociale, ma con molto più vigore nell’ambito delle società segrete, come, ad esempio, in quella dei Templari, degli Assassini, dei Thugs, ecc.

b) Le società segrete politico-sociali

S’intende, per società segrete politico-sociali, ogni associazione il cui scopo principale è il soddisfacimento di un bisogno, o la messa in luogo d’una struttura a carattere essenzialmente politico o sociale. Questi due ultimi termini devono comprendere nella loro accezione sociologica ristretta poiché un allargamento troppo estensivo renderebbe impossibile qualsiasi sforzo tassonomico, assimilando, da vicino o da lontano, ad uno scopo politico e sociale tutte le finalità delle società segrete.

La società politico-sociale è generalmente del tipo “a mezzi segreti”. I suoi scopi sono per la maggior parte del tempo conosciuti; la forma segreta non è né voluta né desiderata che come strumento provvisorio, destinato unicamente all’azione. Bisogna tuttavia rimarcare che, in seno alle società segrete politiche e sociali si può dover un piccolo collegio, più segreto ancora, che servirà nel caso in cui l’associazione giunga ai suoi scopi e potrà allora rendersi non occulta, inquadrare il movimento, ispirarlo, ed eventualmente fargli sopravanzare il semplice quadro politico.

La maggior parte delle associazioni segrete politico-sociali sono di opposizione, sia che le sue posizioni siano contraddittorie con quelle del governo e delle istituzioni, sia simili (ma in maniera “ultras”). Le società politico-sociali di collaborazione sono più rare, perché meno utili. Esse non rispondono più, in effetti, a questo bisogno teorico d’occultamento; l’idea ormai ha raggiunto una promozione sufficiente per manifestarsi pubblicamente.

Le società di collaborazione politico-sociale hanno carattere più riservato che realmente segreto. Esse servono in generale a stimolare le istituzioni ufficiali, troppo poco efficienti o poco energiche. A queste società si affidano delle missioni di conciliazione, d’informazione o anche esecuzioni di bassa manovalanza.

L’ideazione e la creazione dell’associazione per la collaborazione può essere spontanee, o indotte da organi di cui si serve la causa. Il ruolo di questo tipo di società rimane comunque confinato a quello, sottoposto, d’esecuzione ed intermediazione.

È, d’altronde, a questo ruolo che è destinato, ugualmente, la società d’opposizione quando i suoi scopi siano raggiunti. Essa perde il suo carattere originale di fermento nascosto per degenerare in organo ufficiale, non più occulto, ed i suoi membri sono ridotti al ruolo d’accoliti tollerati o di noiosi reduci. Più facilmente quest’associazione sparisce gradualmente di buon grado, o, qualche volta, è sciolta con la forza. Solo se esistesse il piccolo nucleo di cui si è parlato prima, potrebbe allora continuare la sua missione del quadro della società segreta. La società segreta politico-sociale può avere delle relazioni, più o meno strette, con quelle religiose, sempre segrete, le proposte religiose ufficiali e le differenti ideologie ammesse del periodo in cui opera. Questa relazione è raramente così definita come quelle che legano le società religiose e le altre.

e) Le società di movimento occulto

Le società di movimento occulto si situano generalmente nella tipologia classica di tipo misto.

Il loro soggetto principale è di natura occulta, come la pratica di una delle grandi scienze esoterico- iniziatiche (magia, alchimia, ecc.) O una semplice forma d’incontro tra iniziati che hanno già raggiunto una certa soglia e che mettano in comune le loro esperienze.

Le società di movimento occulto sono le più curiose e le più affascinanti che esistano, con degli usi e dei costumi soventi non conosciuti ed un folklore molto ricco e molto attraente.

È raro che queste società si limitino al loro oggetto tipologico. La maggior parte della sopravanza, ufficialmente o individualmente, ma con l’accettazione dei membri più dinamici. La retrologia politica o religiosa è raramente assente nelle società segrete di questo tipo. Qualche volta esse non costituiscono che dei paraventi, giudicati poco pericolosi dagli organi ufficiali in ragione dell’apparente innocuità dei loro pseudo-scopi. Per mezzo di questo giudizio – o meglio pregiudizio – esse conducono un’azione ancor più insospettabile, in quanto iscritta in un quadro generale più occulto, che non ha sempre bisogno di giustificarsi, né di fronte ai né, a maggior ragione, con l ‘esterno.

d) La società pan-finalista

Come indica il suo nome stesso, essa non mira a contrastare l’avanzare di quella o di quell’altra idea politica o religiosa o filosofica, ma a creare, ex-novo, una struttura totale, una specie di nuovo sistema proposto all’uomo e alla società. La società pan-finalista necessita di alcuni commenti.

Dapprima, sul suo genere, essa può essere sia a forma, sia a scopo, sia a mezzi segreti, o, più sovente, a tipo misto. Ma, in tutti i casi, l’occultamento ne deriva meno da uno sforzo cosciente che dell’imprecisione formale dei compiti che possono essere definiti nei domini più vari della vita.

In questo senso, la società pan-finalista non appare più come un tipo speciale, ma come un modo qualitativo d’associazione ad un’ambizione armonica.

In più, bisogna precisare che in questo tipo la finalità è, generalmente, posta come un criterio imperioso che bisogna illustrare non appena possibile, vale a dire subito, nell’ambito della società segreta.

Così questa si organizza immediatamente in una specie di piccolo conclave nella società esoterica; può essere una cellula, una loggia, un monastero, una comunità, ecc.

Una tale organizzazione passa difficilmente inavvertita, anche se si rifugia generalmente dietro una ragione sociale meno visibile: società commerciale, associazione, partito, o altre aggregazioni segrete, meno sospettabili.

Spesso, la società pan-finalista si costituisce nel seno di un altro gruppo segreto a scopo precisato, e conduce un lavoro d’orientamento, d’ispirazione e di dottrina.

Si tratta dl un gruppo che può agire a tutti i livelli e resta invisibile anche alla gerarchia della società che l’accoglie: questo tipo di situazione si chiama “ingerenza”. Il termine si applica ad altre forme operative, in seno alle società segrete e non, e costituisce l’arma più temibile e più efficace che possiede l’iniziato.

Il criterio oggettivo è uno degli elementi tipologici che consentono di caratterizzare e indovinare una società segreta. Bisogna però fare appello ad un altro criterio, quello gerarchico, per situare a quale livello opera la società, sullo scacchiere dell’occulto. Il termine gerarchico appare particolarmente adatto poiché esso libera due radici argotiche di comprensione, Secretum = Sacer e Potere, che apprezzeranno nel loro giusto valore i discepoli di Hermes.

Pereat ut vivat

CLASSIFICAZIONE SECONDO IL CRITERIO GERARCHICO

Si può ripartire in tre categorie classiche, che possono rendere conto, con sufficiente precisione, della realtà occulta. Possiamo distinguere:

a) Le società di base

Queste società sono la massa operativa dell’armata delle ombre. Si tratta di una società che recluta direttamente all’esterno, partendo da criteri generalmente non molto rigorosi.

La società può essere religiosa, politica, ecc. Può anche agire secondo l’una o l’altra delle maniere esaminate nella prima parte della teoria, ma in ogni caso si rivolge all’esterno e forma, in qualche modo, la soglia del mondo occulto, di fronte al grande pubblico.

Bisogna comprendere bene l’importanza delle società di base, e determinare il loro ruolo preciso, per rendersi conto esattamente dell’azione di quelle più chiuse o più segrete.

È, in effetti, da questo canale di “massa” che transita la maggior parte delle informazioni e che manipola gli organi esterni. La qualità del lavoro fatto dalla società di base non è in funzione del loro livello d’occultamento, contrariamente ad un’opinione classica, e che il termine “base” ha contribuito a definire. In effetti, benché condotta qualche volta su ampio raggio, la maggior parte delle volte, di qualità eccellente, soprattutto tenuto conto delle difficoltà pratiche che solleva il numero, qualche volta eccessivamente elevato, dei partecipanti.

La società di base s’indirizza, dunque, verso persone che verranno dall’esterno e che s’impegneranno in un lavoro segreto in quello o quell’altro campo. Questo lavoro, se è fatto bene, può portare colui che lo compie a posti di responsabilità nel seno della società segreta, vale a dire al suo inquadramento interno in un livello più alto.

Ma, sempre in seno alla società, alcuni individui possono raggiungere un’autonomia intellettuale così sufficiente, un’esperienza occulta così progredita, cui la società segreta non appare più che sotto l’aspetto di un bello strumento, denudato pertanto di valore intrinseco.

Lo stesso modo di procedere può essere, certamente, adottato da un individuo isolato nel mondo esteriore. Ma è più facile e frequente indurlo dalla società di base, a causa delle metodiche iniziatiche che questa adotta

È da questo che si può definire questo tipo di società come di base, poiché alcuni individui vi acquisiscono le basi necessarie al pensiero esoterico, e, conseguentemente, ad un’azione armonica sia sul piano individuale sia su quello collettivo. Il termine base fa così meno riferimento a una gerarchia di persone che alla gerarchia qualitativa delle conoscenze che essi acquisiscono.

L’azione delle società di base può influenzare l’esterno e / o perfezionare i membri; si parla nel primo caso d’attività exogene, propagande, edizioni, opere, ecc. al primo grado delle quali si attribuisce il reclutamento degli elementi nuovi. Nell’altro caso noi siamo in presenza d’attività endogene (formazione dei membri, solidarietà, ecc.). Si distingue, fra le attività exogene, l’azione intrinseca collettiva (del gruppo verso il corpo esteriore, con la sola potenza della società) e le azioni estrinseche individuali, che sono condotte da un membro che utilizza le sue competenze personali esterne, la sua influenza, ecc., per raggiungere i fini della società attraverso le due azioni congiunte e concordate.

L’azione endogena di formazione serve, un’altra parte, a rendere i membri più competenti, e più disponibili, per le azioni estrinseche che saranno loro richieste.

La pratica della solidarietà fraterna, quasi generale nelle società di base, facilita la disponibilità operativa delle persone. Rende inoltre la loro azione più agile, togliendoli da certi impicci materiali, e serve da test e indice di coesione e efficacia d’efficacia.

Reciprocamente le azioni exogene volute dai membri devono fornire loro un potente supporto pedagogico e di meditazione, sui quali possono appoggiarsi per svolgere un’azione di tipo endogeno.

Le società di base perseguono sempre un’azione autonoma ma, sovente, un’altra società, più segreta, o, più esattamente, con la quale non si può distinguere una relazione diretta, le inquadra e le orienta tutte le loro attività.

Si parla in questo secondo caso di società di base inquadrate da un’altra d’inquadramento. Poche società di base sfuggono all’inquadramento, che a volte, ma non sempre, non è a conoscenza dei loro stessi capi

Se vi è un rischio certo, in quanto all’originalità ed alla spontaneità delle azioni dei membri della base, bisogna anche rilevare che l’inquadramento è, con le sue particolari tecniche, una sicurezza di successo e dl efficacia. Una società di base che lo evita con misura sistematica, o alla quale non è accordato, si espone a dei gravi pericoli e all’annientamento.

b) Le società d’inquadramento

Così come indica il loro nome, le società d’inquadramento riuniscono e riuniscono i quadri di varie società segrete. Infatti, sotto questo concetto, (inquadramento) bisogna distinguere parecchie nozioni affini, benché non identiche.

Innanzitutto bisogna stabilire un parallelo metodologico tra il termine di quadro e quello dl base. La società di base è certamente formata a partire dalla base stessa, ma serve anche a dare ai membri i fondamenti del lavoro occulto.

La società d’inquadramento si compone, parallelamente, d’agenti d’inquadramento, ma soprattutto definisce dei criteri d’azione, sia precisando alla base la direzione verso cui deve sforzarsi ad agire in priorità, sia impiegandosi essa stessa a creare le condizioni, i quadri adatti, per l’azione più efficace possibile della base.

In questa prospettiva una tipologia assai raffinata giunge a mettere in evidenza i differenti tipi delle società dl inquadramento.

b) Le società d’inquadramento interno

Vieni in tutti i raggruppamenti umani, certi individui acquisiscono nelle società segrete una grande influenza. Essa può essere solamente gerarchica; in questo caso le strutture assicurano l’efficacia del potere (ad esempio quello militare, dove la gerarchia è influente perché si basa su degli insiemi ordinati di costrizione potente). Essa può essere gerarchica e funzionale: se si riprende l’esempio dell’esercito sarà il caso del capo, che basa la sua potenza di comando su un grande valore umano, molta competenza e autorità personale. Essa può essere infine puramente fattiva, vale a dire esistere senza iscriversi nella minima istituzionalizzazione del potere.

Un’influenza concettuale condivisa, una comunanza di vedute e una storia personale quasi simile, saranno gli elementi che porteranno gli individui che ne sono detentori a raggrupparsi riservatamente nel seno della società: per meglio assicurarsi il potere, lo si eserciterà con più chiaroveggenza ed efficacia di altri.

Si parlerà perciò di un raggruppamento di quadri che possono costituirsi in una seconda società segreta all’interno di quella di base. Questa società interna di quadri coprirà, nei riguardi dei suoi membri, lo stesso ruolo della società di base di fronte ai suoi: formazione, aiuti reciproci, ecc. Essa sarà investita di una missione specifica che caratterizzerà: l’associazione della società di base, che farà, i membri, attraverso le decisioni prese collettivamente dai influenti nel seno della società di base.

Si può mettere a confronto questa sorta di gerarchia dei livelli decisionali con la formazione dei gruppi di certi organismi amministrativi, o, anche, alla riunione dei comitati direttivi che non hanno altri titoli d’esistenza che l’influenza speciale dei che la compongono . I quadri, restando membri della società di base e orientando tutta la loro attività in funzione di questa, realmente una società segreta interna. Si parla dunque di società di quadro interno.

c) La società dl quadro esteriorizzato

Il processo è molto diverso. In questo tipo la microsocietà, composta dai quadri della società di base, si riunisce, si struttura, poi si stacca parzialmente per lavorare con un’altra società, generalmente di un livello d’occultamento superiore a quello della società d’origine.

Questo modo di procedere, generalmente molto progressivo, permette ai quadri di prendere le necessarie distanze emotive ed intellettuali per giudicare, sia razionalmente che sottilmente, l’azione della loro società di base. Permette inoltre di rendere equanime lo spirito di coloro che la conducono. di portare ad un livello più alto l’esame delle tensioni interne e quindi alla loro risoluzione.

Il gruppo di quadro si può a volte esteriorizzare di fronte alla società che l’accoglie, e non sarà raro che conservi, nel contempo, tutti i suoi particolarismi, costituendo – in altre parole ed a sua volta – un piccolo gruppo segreto autonomo di collaborazione .

Qualche volta certi quadri procedono a uno scambio di poteri nell’ambito di due diversi gruppi: l’esempio degli Haschiscin e dei Templari è rimasto celebre a questo proposito. Questo scambio è facilitato da una relativa comunità di vedute; non obbligatoriamente dottrinale, ma per lo meno tattica, poiché problemi assai simili si pongono nella grande maggioranza delle società segrete: ad esempio il reclutamento, il finanziamento, il mantenimento della qualità del lavoro ecc.

Questi problemi, difficili da risolversi tra una sola società di base, sono più facili da trattarsi fra elementi ormai selezionati e in grado di mettere un confronto, reciprocamente, quelli incontrati dai loro omologhi.

In questi due tipi il gruppo di quadro resta prima di tutto legato alla società di base; il suo particolarismo funzionale ha, per missione essenziale, il miglioramento dell’azione, fornendogli dei quadri meglio definiti.

Le due categorie che seguono, al contrario, procedono con spirito molto diverso. I quadri si caratterizzano nettamente e la loro natura li diversifica al punto da separarsi dalla loro stessa base.

Certamente, lavorano ancora per questa, ma l’organo fondamentale diventa per loro la loro società d’inquadramento, la vera società segreta prioritaria e privilegiata, al servizio della quale la base è più o meno destinata o utilizzata.

d) Le società d’inquadramento “per promozione”

Così come abbiamo appena suggerito, questa società non si pone, infatti, che a titolo di secondo grado di fronte alla società di base. La finalità del lavoro in questa ultima diventa l’ammissione alla società d’inquadramento, considerata e sentita come superiore.

La società d’inquadramento del primo tipo può facilmente deviare verso questo terzo tipo: è sufficiente perciò che organizzi delle strutture molto selezionate e limitative, circondate da elementi caratterizzati da scarse qualificazioni, per meglio nascondere la qualità dei della società.

Dalla gerarchia funzionale si arriva alla gerarchia di classe. L’elemento caratteristico di questo genere di quadro comporta, come si è detto prima, l’ammissione nel suo seno d’individui sprovvisti delle minime sfumature qualitative, intorno ai quali si raggruppano i delle società dei quadri interni.

Questa possibilità di reclutamento esterno deteriore comporta però creazione, attraverso il tempo, di una apparente pseudo-aristocrazia. Come questa, essa può cadere attraverso la mediocrità all’isolazionismo sociale, vale a dire, in casi limitati, a delle vere ereditarietà.

E ‘il caso di certi raggruppamenti occulti della massoneria, che costituisce una vera aristocrazia quasi ereditaria, in cui la qualità di origine è stata quasi annullata.

Tuttavia, le società segrete sono, generalmente, molto ben armate contro questo rischio. Esse impongono, in effetti, delle regole istituzionali che nella maggior parte del tempo sventano questo rischio. È notoriamente il ruolo della democrazia, necessariamente molto rigida sull’equivalenza dei diritti di tutti i membri della società, o al contrario, delle regole di disciplina élitaria molto strette. In quest’ultimo caso, solo la gerarchia ufficiale potrebbe erigersi in società d’inquadramento. Questo rischio sembra tuttavia marginale per il fatto della posizione già preminente di coloro che potrebbero suscettibili di farglielo correre.

Ingerenza di un’altra società segreta

e) Società dl quadro Integrato

La struttura del quadro può non essere spontanea, si tratterà all’occorrenza di una società suscitata dall’esterno, generalmente da un altro ente segreto, di cui alcuni si infiltrano società di base per diffondervi un’idea o per instaurarvi una pratica.

Sovente quest’ingerenza sarà molto vicina alla direzione della società, tuttavia senza confondersi con la sua gerarchia ufficiale.

Due casi possono allora presentarsi: i maneggi dei membri ingeriti sono notati e suscitano la creazione di una cellula interna specifica, intorno all’idea che la motiva. Il processo diviene allora quello delle società dei quadri interni.

In altri casi al contrario i maneggi individuati servono di mezzo pubblicitario o di strumento di propaganda che consentono di esteriorizzare certi membri particolarmente perspicaci, e di attirarli nella società ingerente. Sia che essi vi pervengano, sia che siano mantenuti a un livello intermediario, in ogni caso c’è una messa in luogo di una struttura specifica dei membri della società di base, di cui alcuni si trovano, da questo fatto, sistemati in una situazione di società d’inquadramento.

Per non appesantire lo studio, le norme d’ingerenza non saranno per il momento oggetto di un esame dettagliato che affronteremo in un annesso.

f) La società segreta superiore

Con la società segreta superiore si pone un problema metodologico estremamente difficile da risolvere. In effetti, il fenomeno società segreta non è abbordabile che tramite due strumenti che possono purtroppo, far difetto nell’analisi di questi enti.

L’analisi descrittiva non è possibile per delle società che sono, a priori, così segrete che non è ipotizzabile, al momento, che postularne esistenti. L’analisi descrittiva, per quanto fosse possibile, non comprenderebbe che dei raggruppamenti dispersi, e che si sono rivelati per motivi di una politica molto difficile da inquadrare.

Scarto, sicuramente il tradimento che, benché concepibile, risulta eccessivamente poco verosimile nel caso presente, e soprattutto senza precedente storico incontestato.

Quanto l’interpretazione logica, essa si basa di più sulla deduzione probabilista che sull’induzione sperimentale e contiene in se stessa i suoi limiti.

Queste tecniche sono tanto più prossime alla verità, e possono meglio definire il problema, per i fatto che la società superiore non agisce che attraverso altri, sovente attraverso i quadri. Diventa allora quasi impossibile distinguere la sua azione propria da quella della società che gli serve al tempo stesso da schermo e da trasmettitore.

Cosa dobbiamo concludere? Bisogna supporre che la società superiore non sia che un assioma? L’analogia è una chiave esoterica la cui universalità si rende perfettamente applicabile allo studio delle società segrete.

Non è probabile che una relazione tra società di quadro, ancora discernibile, e associazione superiore si stabilisca spontaneamente, negli stessi rapporti e nelle stesse condizioni che quelle appena esposte, e che colleghino le società di base a quelle di quadro?

In favore di quest’argomento, più che semplicemente ipotetico, conviene rilevare che un procedimento unico indurrebbe verosimilmente un effetto simile nello stesso quadro. Questa legge, che la sociologia delle società segrete non può smentire, postula esiste della società di quadro a fronte di tipologie che abbiamo studiato nel capitolo precedente. È la società superiore. Ranno troppi autori hanno tendenza a credere che una società segreta, che inquadra gerarchicamente una società detta d’inquadramento, costituisca obbligatoriamente, di fatto, una società superiore. Quest’opinione costituisce, un nostro avviso, un errore che denota una profonda ignoranza della realtà occulta.

Certamente questo criterio è importante, ma non lo è nel senso originale, gerarchico. Si confonde così, troppo sistematicamente, i livelli di una stessa struttura assegnando dei luoghi tipici agli elementi che non sono che degli epifenomeni.

L’elemento è necessario ma non caratteristico: vi si aggiunge un criterio più fondamentale ancora, quello del livello d’autenticità. Non c’è una società superiore che non si distingua per un livello più elevato d’autenticità più vicina alle sorgenti.

Questa spiacevole confusione tra semplice società di inquadramento di una società di quadro e società realmente superiore, pone sul terreno dei mezzi quantitativi e d’importanza di grande portata un criterio che deve essere. prima di tutto, percepito sotto il suo aspetto qualitativo. Gli ALTA COLLEGIA sono le sole società realmente superiori e influenzano in un modo totalmente occulto tutti i raggruppamenti segreti.

Si tratta di organi molto nascosti, reclutati secondo dei modelli specifici; un punto importante da sottolineare è che queste società agiscono all’esterno per mezzo di altre che hanno per missione esclusiva questo compito, così da assicurare il segreto nel caso più critico. Queste società particolari, schermo e salvaguardia, sono composte da persone indiscernibili, che conducono un’azione di grande importanza. Sono una sorta di commessi viaggiatori la cui origine storica certa è da ricercare nell’inquadramento della flotta marittima dell’Ordine del Tempio. I viaggiatori, chiamati in argotico i Nobili Viaggiatori, non costituiscono per sé stessi la società superiore, ma ne sono i portavoce autorizzati. Il loro ruolo è veramente importante, poiché, per quanto subordinato ad una struttura, questa è controllata per dei mezzi che solo loro hanno il potere di darle. Il reclutamento nella società superiore e nei suoi Viaggiatori obbedisce a delle regole differenti, ma l’accesso diretto, in questi due casi, è veramente eccezionale, in quanto le società superiori non si esprimono che attraverso degli organi derivati.

Si possono citare alcuni personaggi storici che furono degli importanti viaggiatori: Ireneo Filarete, il Conte dl Saint-Germain, Filippo Buonarroti, Helena Petrovna Blavatsky, Ignazio Treblitsch Lincoln.

Altri personaggi gravitano intorno alle società superiori: Jacques Dartan, fondatore de Il’ortologia, Cécil Hoskin, che scrive sotto uno pseudonimo celebre, il preteso Rode Guasco, ecc.

Queste persone sono nella scia delle società superiori e i loro scritti e le loro parole sono una testimonianza vivente delle azioni che conducono.

VERSO UN NUOVO CRITERIO, L’AUTENTICITÀ

Né il criterio oggettivo, né il criterio gerarchico, è sufficiente a caratterizzare perfettamente una Società Segreta. In particolare questi criteri non si rapportano direttamente alla società che si unisce alla catena occulta che stabiliscono fra di loro, di fronte alla grande tradizione iniziatica.

L’antichità o l’anzianità storica non sarebbe assolutamente sufficiente, in quanto si possono concepire delle società antiche che resterebbero da parte o anche al dl fuori di questa tradizione, mentre altre più recenti possono rivendicarla a buon diritto.

Nello stesso si può affermare per il livello gerarchico dell’azione, che non coincide sempre con l’autenticità iniziatica che pretende di controllare. Quale società di base potrebbe considerare, a buon diritto, continuatrice dei grandi misteri egiziani, per esempio, allorché, nello stesso tempo, delle società di quadri che la controllassero avessero semplicemente perduto, o non avessero mai avuto, la minima parcella d’autentica iniziazione ? In questo caso bisognerebbe ricercare le contingenze storiche di questa deficienza, senza perdere di vista che la società inquadrante non ha potuto essa stessa situarsi là – per quanto meno autentica – che come leva d’azione di un’altra società che l’incorpora e che essa non può non essere nella linea, similmente iniziatica, della società di base inquadrata.

Il criterio oggettivo naturalmente non pregiudica in niente l’autenticità. Bisogna in ogni modo osservare che il problema delle origini delle prime società segrete, che sono state presunte, a torto oa ragione, come autentiche, è posto impropriamente, in quanto sarebbe necessario, in primis, notare una coincidenza storica tra l’attuale concetto d ‘autenticità e la conoscenza effettiva della finalità delle prime società.

Questo problema resta in sospeso, perché non è stato affatto dimostrato che l’autenticità corrisponde precisamente alla più antica finalità, né che essa non sia formata su altri elementi originali o semplicemente storici. A titolo d’esempio quale ruolo ha avuto il caso, gli “interventi esterni”, gli individui d’eccezione, la somma degli elementi passati considerata in se stessa come un dato integrale, ecc. nella formazione primigenia di tali società?

Non è facile definire l’autenticità senza fare appello a degli esempi precisi. Per restare nell’ambito del presente articolo, esamineremo tre forme di società segrete, classificate secondo il loro avvicinamento all’autenticità o all’immediatezza di questo avvicinamento.

LA SOCIETÀ COSTITUITA

Questo termine si può applicare a tutte le società, create gradualmente o integralmente. A volte una o più persone suscitano un piccolo movimento intorno a loro, tentando di ampliarlo. Lo statuto, gli usi, fondati ed affermati col tempo, sono presentati come un corpus già presente agli inizi, ai nuovi aderenti. Questo serve da una parte ad attirarli e dall’altra a impregnarli degli scopi o della forma d’azione della società

Più generalmente, essi sono stati già preconcepiti come degli strumenti più perfezionati per la realizzazione degli scopi della società. Questo genere di raggruppamento è dotato di una sorta di costituzione già alle origini, chiamata sia “carta”, sia “statuto”, sia “atto fondamentale” ecc., Che fa emergere il carattere, finalizzato fin dalle origini, della formazione.

Il criterio oggettivo, naturalmente, non pregiudica l’autenticità. Tutt’al more, bisogna osservare che il problema delle origini delle prime società segrete presunte, a torto o a region autentiche è direttamente posto poiché bisognerebbe attendere una coincidenza storica tra la nozione attuale d’autenticità e quella di scopo delle prime società. Ma questo problema resta in sospeso, perché non è stato dimostrato che l’autenticità corrisponde precisamente alla più antica finalità, né che essa non sia formata su altri elementi originali o semplicemente storici A titolo di esempio il ruolo del caso, degli ‘interventi esterni ” , degli individui d’eccezione, della somma degli elementi passati considerata in se stesa come un dato integrale ecc.

Non è facile definire l’autenticità senza fare appello a degli esempi precisi per restare nel quadro del presente articolo noi esamineremo tre forme di società segrete, classificate secondo il loro avvicinamento all’autenticità o all’immediatezza di quest’avvicinamento.

È importante cogliere bene questo carattere fondamentale, perché è precisamente l’atto dl base che crea e organizza la società segreta che ne costituisce il fondamento

L’idea occulta originaria sopravvive per un tempo lunghissimo, anche al di fuori di quest’atto costitutivo, come il concetto di nazione perdura malgrado tutti i mutamenti politici e costituzionali che vivono nei paesi. Ma la specificità della società si basa sulla sua organizzazione, intesa in senso lato.

Nel corso della loro evoluzione, le società così costitute, se gli scopi sembrano degni di un avvicinamento, per via dell’assimilazione, alla tradizione, possono avvicinarsi a delle sorgenti esoteriche. Questo può avvenire anche lucidamente e volontariamente, ma, più generalmente, in maniera perfettamente incosciente e impercettibile.

Quest’auspicabile e corretto riavvicinamento si può effettuare anche per collaborazione e condivisione delle finalità (e dei mezzi per affermarle), con una società più vicina, in genere più antica. Si parla allora di società affiliata.

LA SOCIETA ‘SEGRETA. AFFILIATA O RAVVICINATA

In questa forma si comprende che gli scopi espressi, l’azione o condotta, mostra meno come motori fondamentali che come un dato intrinseco, da sostituire nel contesto più generale della società madre, dell’idea forza, della gerarchia esoterica.

La società affiliata o collegata persegue dunque due scopi, che non è sempre facile distinguere

  • il suo proprio, che come nel caso della società costituita. serve soprattutto a far aderire i differenti elementi che la compongono.
  • lo scopo superiore o parallelo, al quale quest’ultimo sì avvicina o di cui serve la causa

È necessario diversificare il concetto di società collegate e società di base inquadrate. Nel secondo è il legame gerarchico che riunisce ad un insieme più ristretto, ma più operante, la società segreta che si prende in considerazione. Nel primo, al contrario è la conformità dello scopo dei principi tradizionali o la prossimità di pensiero che si ritiene essere l’elemento caratteristico. Poco importa dunque, nella teoria, che la società affiliata o collegata sia inquadrata da un’altra.

Essa può agire sola e non essere soggetta ad ingerenza, ma restare più autentica delle società dette di base o di quadri, dove la struttura piramidale crea dei rapporti d’ingerenza e dei controlli molto rigidi. Questa considerazione è utile per porre delle definizioni. In pratica il suo interesse è minore per molte motivazioni. Prima di tutto è poco verosimile che una società di base non ingerita possa ricollegarsì alla grande, autentica, tradizione, perché questa si rivela solo con l’insegnamento orale dei maestri, generalmente delle società di quadro. D’altra parte, le società di quadro ingeriscono, in priorità, quelle dette di base, che sono in realtà le più vicine alla tradizione autentica e, a posteriori, quelle che più possono reclamarsene. L’opposizione – società inquadrata – società ravvicinata perde dunque nella pratica molto interesse. Infine e soprattutto, l’operatività delle società superiori non si fonda in principio che sulla messa in applicazione dei principi dell’esoterismo autentico. Per ricorrenza, ma soprattutto per via d’analogia, se ne può dedurre che questo modello si ritrova a tutti i livelli intermediari; quanto ai livelli di base, se l’autenticità non è sempre una loro caratteristica completa, lo è in ogni modo molto di più delle società di quadro, che si proclamano esser meglio aderenti ad un ambito gerarchico tradizionale. Un esempio, come quello della massoneria comune, appoggia questa tesi e può utilmente essere collegato a quello di altri raggruppamenti meno autentici. Bisogna a questo punto far notare che un raggruppamento, per quanto segreto, avrà sempre di più difficoltà, col tempo, a esulare dal circuito dell’autenticità, specialmente se a questa aspira. Nello stesso tempo, più si avvicinerà e più avrà – e si sentirà investita di – un ruolo di guida molto simile a quello delle società di quadro. Sì può affermare dunque, senza timore di deformare troppo la realtà iniziatica, che esiste un’analogia certa tra autenticità, o – più esattamente – tra livello e autenticità o fra livello o gerarchia. Questo ragionamento avvicina i fatti alla teoria e appoggia la tesi secondo la quale la società superiore è obbligatoriamente più autentica.

LA SOCIETA ‘AUTENTICA

La sua definizione è molto difficile, per molti motivi. Il primo è d’ordine puramente metodologico: qualsiasi società segreta mira all’autenticità o la reclama; È dunque difficile poter attribuire a ciascuna il grado di autenticità che le spetta. Più difficile ancora quando si tratta di attribuire, all’una o all’altra, caratteri di perfetta autenticità allorché, sovente, molti elementi ne fanno difetto. La seconda motivazione si rifà a un criterio di autenticità. La stessa società può, a lato d’elementi non perfettamente autentici, conservare un fondo tradizionale ben vitale o, al contrario, non conservare che qualche frammento d’iniziazione reale attraverso un simbolismo approssimativo. Infine può essere, soprattutto, che la società autentica sia rigidamente segreta e che non si manifesti che attraverso strutture ingerite; ma davanti a tanto occultamento il ricercatore non raggiunge che raramente la sorgente originale ed a riconoscerne il carattere autentico.

Queste difficoltà non sono, tuttavia, insormontabili. In effetti, l’autenticità è un dato essenzialmente operativo e se essa non si lascia facilmente conoscere, per contro imprime delle caratteristiche fondamentali a coloro che ne sono i detentori e che si distinguono assai bene.

L’autenticità di una società segreta è determinata dalla sua vicinanza alla catena occulta e tanto più è viva quanto più le è vicina. Bisogna dunque tentare di distinguere il livello d’attaccamento alla catena occulta per stabilire l’autenticità che impregna quello, o quell’altro gruppo. La società autentica è, generalmente molto forte. In effetti, l’autenticità conferisce una gran potenza. Questa forza può, d’altra parte, esercitarsi a livelli differenti ed è piuttosto con il metodo dei “punti di riferimento” o dei parametri effettivi, che il ricercatore deve cercare di sbrogliare l’aggrovigliata matassa. La potenza dell’autenticità favorisce quindi lo sviluppo delle società segrete, poiché conferisce la loro maggior influenza sull’ambiente che le circonda. Tuttavia lo sviluppo considerato non è necessariamente quantitativo, vale a dire inerente al numero importante dei membri, alla potenza finanziaria, alla ripartizione su una superficie geografica considerevole, ecc. Certamente quest ’elemento è un indice notevole ma non è né assoluto, né necessario, ma al contrario ben fragile. Non è assoluto poiché certe società molto importanti non possono vantarsi d’alcuna un’autenticità; non è necessario perché un momento determinato dalla loro esistenza le società sono sovente costrette a occultarsi, ciò che le conduce a restringere al massimo la loro forma esterna senza che l’essenza autentica ne sia compromessa; fragile, infine, nel caso, molto particolare, delle società segrete di quadri le cui strutture sono state concepite per essere le più temute possible e dunque le meno vulnerabili. Infine, benché autentica, una società segreta, può non avere un’apertura realmente quantitativa per mancanza di permanenza. È così, di solito, nel caso delle società segrete che funzionano episodicamente, quali i tribunali della Santa Vehme che pertanto, per le loro tradizioni e le loro strutture, si può considerare della più grande autenticità.

Lo sviluppo della società autentica può essere quantitativo in senso lato, ma può essere anche qualitativo, “stellare” come la stella marina che sviluppa dei tentacoli multipli ed efficaci senza coprire una superficie geografica importante. È così che, con un piccolo numero di membri impiantati nei gruppi occulti numerosi, una società segreta e con strutture limitate può avere 1 influente ed essere perfettamente autentica.

Bisogna accordare grande attenzione alle società che esistono da secoli, vale a dire un millennio o più, e che manifestano attraverso la loro continuità una forza eccezionale. L’avvicinamento ai principi essenziali e operativi favorisce la vita di questi raggruppamenti, e permette loro di sopravvivere ai cambiamenti sociali, politici ecc, per adattarsi e continuare l’azione. L’esempio dei grandi movimenti occulti, quelli suscitati intorno al pensiero della massoneria, che si esprime da molto tempo con notevole vigore, gioca vivamente a favore di quest’ipotesi prammatica. Ciò nonostante, così come per il criterio quantitativo o qualitativo, ci troviamo in presenza di un indice a carattere non determinante. Prima di tutto perché la durata non è un segno assoluto d’autenticità, ma può solamente indicare la permanenza nel mondo fisico di correnti astrali durevoli, che sono senza legami con l’oggetto del nostro studio (1). D’altro canto la durata, in se stessa, è un elemento difficile da apprezzare, quando si tratta di una società segreta che nasconda molto attentamente le sue origini, o che può apparire, attraverso gli anni oi secoli, sotto differenti aspetti, difficili a conciliare. Perché, soprattutto, l’autenticità di una società segreta può manifestarsi attraverso parecchi suoi organi successivi, raggruppamenti smembrati che a volte è impossibile, al di là delle differenti filiazioni prossime o lontane, congiunturali o stabilite, di risalire il corso genealogico, e quindi un criterio temporale.

Il ricercatore deve osservare che il mondo occulto è di una vitalità molto originale e che può, ad un dato momento, conferire l’autenticità a un gruppo giovane, o provvisorio, che può essere anche effimero e, al bisogno, toglierla ad un gruppo antico più durevole o meglio stabilito.

L’ultima difficoltà del criterio temporale consiste nella stessa volontà dei raggruppamenti occulti autentici, che possono nascondere i loro dati mutabili e permanenti in differenti organi epifo-nominali, o successivi o paralleli o ingenti, dietro i quali si nascondono fuori. Inversamente lo stesso organo può agire, secondo i periodi, in conformità più o meno stretta con i principi iniziatici autentici, senza che la sua linea generale vari sensibilmente.

Il metodo dei “punti di riferimento”, o parametri da cui il ricercatore induce e riunisce parecchi elementi caratteristici è quindi il più efficace e permette il confronto con i raggruppamenti che non sono mai stati esaminati, in quanto senza relazione apparente di collegamento alle idee forza.

La costanza d’originalità dei dati teorici specifici, seguita attraverso numerosi raggruppamenti occulti successivi o simultanei, senza rapporto stretto o apparente gli unì con gli altri, costituiscono un segno quasi infallibile che una società – superiore e autentica – li guida. Gli stessi dati sono ancora più fondati, quando i gruppi sembrano variare sovente e dimostrano a volte, deliberatamente imprudenza. (2) Se due gruppi durevoli e simultanei dimostrano gli stessi scopi e impiegano dei metodi simili, bisogna supporre che uno dei due non sia autentico con lo stesso titolo dell’altro o che, entrambi, non siano autentici ..

Al termine di questo breve studio tipologico, diamo due appendici che riguardano, l’una, la tecnica dell’ingerenza, l’altra la catena occulta e gli eggregori. La conoscenza di queste tecniche è fondamentale nello studio delle società segrete.

ORIENTE OSIRIDEO EGIZIO

ANNESSO I

Nozioni d’eggregore e catena occulta

Lo studio che abbiamo perseguito si è limitato a definire gli elementi tipologici essenziali che consentono di apprendere la realtà occulta sul piano materiale. Ma questa realtà non si esprime esprime su questo piano. Più esattamente comporta diversi aspetti cui il solo lato materiale s’iscrive in un contesto più generale. Intendiamo in particolare gli aspetti astrali che sottintendono tutta l’azione e l’esistenza delle società segrete. Questi aspetti astrali sono indissociabili dal fenomeno società segrete e a caratterizzarlo. In effetti, possono esservi delle categorie multiple di raggruppamenti umani, che assomigliano, da vicino e da lontano, ad una o l’altra forma di società segreta o che ne presentano le strutture principali. Ma questi raggruppamenti non s’iscrivono nella prospettiva del mondo occulto e non hanno corrispondenza sul piano astrale (3). Le società segrete al contrario si prolungano esattamente in questo piano di cui esse sono, per loro forma, all’interno del piano materiale. Non entra nel nostro proposito analizzare in dettaglio l’intrico delle società segrete nel piano astrale con tutti gli altri movimenti che le animano. Per contro è essenziale affrontare, quanto il limite tradizionale lo permette, due nozioni fondamentali: quella d’eggregore e quella della catena occulta.

L’eggregore.

Sotto questo vocabolo singolare che i differenti occultisti, anche i più famosi, non hanno definito con la stessa precisione che avrebbe conferito all’idea, through i suoi multipli vettori una forza incontestata. Si discerne un dato primario, che è la persistenza delle idee archetipe, redentrici e distruttrici, le cui manifestazioni (EPI-FANII) variano da un luogo e da un tempo all’altro, ma che sono tutte gli strumenti disponibili di una realtà omogenea. I raggruppamenti umani che servono cambiano, evolvono, spariscono, ma la loro causa rimane, ripresa più tardi da altre persone, da altre società segrete.

L’egreggore, in questo senso, non ha una esistenza organica, sia sul piano materiale sia sul piano astrale, poiché essa non si concretizza che attraverso l’adesione di esseri a delle opzioni forti già scelte. Ma la realtà astrale impone al ricercatore una vista più ampia.

Il movimento d’influenza che nasce con l’influenza stessa può essere rappresentato come una natura ondulatoria stazionaria (come, ad esempio, il rullio ed il beccheggio di una nave). Quest’onda prende un’esistenza reale dal momento che essa continua a sua volta ad agitare il suo centro di propagazione e vi sussiste tanto più durevolmente in quanto contiene più energia iniziale e poiché essa incontra meno resistenze del supporto.

È così che le società segrete a forte coesione e animazione astrale molto viva continuano a vivere astralmente, molto tempo dopo che la loro azione si è spenta sul piano materiale. Che ritorni su quest’ultimo un raggruppamento identico (o a morfologia simile) e l’eggregore ricomincerà ad alimentarsi e a crescere. In reciprocità esso influenza tutte le società segrete e vi suscita le azioni che gli sono favorevoli, come il dondolio del battelli che si seguono si amplifica ea sua volta può mettere in movimento, poi in pericolo, e poi affondare altre navi, specie le più fragili .

Gli eggregori sono molto socievoli e si raggruppano volentieri in organismi astrali molto potenti, una sorta di consorterie, che generano a loro volta degli eggregori più forti e più totalizanti. I raggruppamenti si producano per affinità e sembrano prolungarsi fino alla costituzione e all’intrattenimento delle due genialità astrali che hanno un collegamento diretto al piano spirituale. Gli antichi chiamarono queste due astralità ADAM KADMON e ADAM BELIAL che, da vicino o da lontano, presidiavano tutte le società segrete.

La Catena Occulta.

È una nozione più accessibile. Rappresenta non tanto l’idea trasmessa, quanto i protagonisti del combattimento di coloro che la predicano. L’eggregore di un partito politico segreto consiste in una certa concezione dell’organizzazione politico-sociale e si esprime in una globalità di sentimenti di comportamenti individuali o collettivi, in metodi particolari ecc. La Catena Occulta, al contrario, è costituita da entità: i promotori delle idee, i Maestri del passato e del presente e gli altri guerrieri del combattimento che si persegue nei tre piani. La Catena Occulta si compone d ‘esseri materiali ed astrali e assomiglia ad una vasta rete occulta che draga i mari del mondo materiale e di quello astrale. I partecipanti possono avere un ruolo attivo o una collaborazione occasionale, di semplice aderenza o di indifferenza quasi favorevole.

La catena occulta può essere invocata. Le società segrete possono classificarsi in ordine ai legami, più o meno stretti, che con essa intrattengono. Alcune agiscono senza neppure aver coscienza di esserne collegati, altri più abili o più autentici si sforzano di conformare la loro azione a quella persegue la catena. Altre infine, più rare, agiscono solamente attraverso essa, mettendo al loro servizio la loro formidabile potenza e la loro rete così varia d’azione.

Emblema della “Thulegeselleshaft”

ANNESSO Il

L’ingerenza

L’ingerenza è il procedimento per mezzo del quale una società segreta si mischia in un’altra per guidarne e suscitarne le decisioni, le azioni o qualsiasi movimento preciso. Nella sua accezione profana il termine é sempre preso In termini negativi. Nello studio delle società segrete, al contrario, designa un metodo d’azione privilegiato delle società superiori e ha un senso positivo. Ciò che, per il suo aspetto non “confessato”, può sembrare riprovevole, nel contesto del mondo esoterico, in un’ambiante d’azione segreta, diviene semplicemente normale. In questo senso, le relazioni ordinarie che si stabiliscono tra gruppi umani, società, ecc., Hanno una corrispondenza specifica nel mondo esoterico. Le manovre che servono a ravvicinare due gruppi – o ad insinuare nell’uno elementi dell’altro – si mettono in atto tra società segrete, più sovente per mezzo dell’ingerenza. Al contrario le fusioni, i patti, ecc., Che sono in uso tra le società essoteriche (società industriali, raggruppamenti politici ecc.) Non rientrano fra le metodiche delle società esoteriche.

Diamo qui le indicazioni di sette procedimenti classici d’ingerenza, essendo inteso che queste non sono assolutamente limitative e presentano numerose varianti.

1) Uno o più membri di una società ingerente si affiliano a una società ingerita senza svegliare la sua attenzione, e tentano di prendere un posto preponderante che permetta loro di guidarla efficacemente.

Questo procedimento è sovente opportuno nei gruppi ingerenti di tipo democratico dove il rapporto dei voti assicura una buona ed efficace coesione nel gruppo ingerito tra i membri ingenti. Questo è il primo procedimento al quale i gruppi intermediari fanno appello per l’ingerenza di gruppi equivalenti.

2) “Reclutamento” da parte della società ingerente di un membro che si trova nella società ingerita. Quest’ultimo diventa allora componente della società ingerente e favorisce quest’ultima, eventualmente utilizzando congiuntamente altri metodi d’ingerenza.

In questo procedimento, come d’altra parte in tutti i metodi d’ingerenza, se la società ingerente non è di un alto livello d’operosa rettitudine si espone tuttavia al rischio della perdita definitiva degli elementi ingerenti, sia a quello del “doppio gioco “.

3) Questo sistema consiste in ciò che viene esposto al numero dovuto con una variante fondamentale: la persona che deve operare direttamente è stato coscientemente scelto per il suo attaccamento alla società da ingerire. Il suo rifiuto interiore sarà quasi sicuramente ed è verosimile che porterà a conoscenza della società da ingerire tutti gli elementi che saranno in suo possesso sulla società ingerente. Questo tipo di operatore è stato accuratamente scelto da parte della società ingerente, proprio in previsione di questo rifiuto, al solo scopo di garantire sotto la copertura di qualsiasi verosimiglianza questo mezzo efficace di trasmissione di un’informazione occulta.

4) Volontari “errori” della società ingerente, in modo da attirare l’attenzione della società da ingerire, e deviare la sua azione, utilizzare le informazioni accuratamente selezionate e disseminate nelle “fughe” di notizie.

Si tratta di un metodo d’ingerenza classica, molto efficace perché compromette solo a livello minimo gli individui, facendo passare una corrente di idee molto potenti e vitali.

Nei modelli precedenti l’ingerenza era effettuata direttamente dalla società ingerente nei confronti della società ingerita. Nelle seguenti tre forme, al contrario c’è una partecipazione di tre società: la società ingerente, quella ingerita, più una società intermediaria per la quale transita l’ingerenza.

4) Ingerenza diretta (1 ° tipo)

La società ingerente non s’insinua in quella da ingerire, ma in una società superiore suscettibile di penetrarla. Si opera in modo da far notare quest’ultima e di conseguenza conseguentemente l’invio d’elementi ritenuti qualificati per conto della società intermediaria (di fatto, della società ingerente, per raggruppamento occulto interposto)

.

6) Ingerenza indiretta (2 ° tipo)

La società ingerente procede in modo esattamente inverso. Essa cerca di ingerire la società d’inquadramento di una che questa ha già ingerito. Può così tentare di risalire attraverso quest’ultima alla società superiore, oppure di inserire nella società ingerita degli elementi che faranno attirare l’attenzione della società d’inquadramento. Quest’ultima farà, allora, il primo passo (in realtà crederà di farlo) verso la società ingerente.

7 ° Ingerenza retroattiva

La società ingerente è invece ingerita dalla società che crede di Ingerire. Questo processo è frequente quando la pseudo-società ingerente ha deciso la sua azione d’ingerenza sotto l’influenza di una società superiore che invece attraverso questa falsa missione per facilitare l’ingerenza inversa. Questo procedimento, una volta ispirato dalle guide astrali della catena occulta, è sovente impiegato con finalità pedagogiche.

NOTA

(I) Senza legame immediato, più esattamente, poiché tutta l’influenza astrale si ripercuote sul piano materiale nell’azione della catena occulta e dei suoi membri al rango privilegiato dei quali si comtano le Società Segrete.

(2) Questo termine è impiegato volutamente perché lascia posto a una nota pertinente: le società, anche le più segrete, si circondano sovente di tante precauzioni che possono rischiare di disoccultarsi di fronte a un ricercatore perspicace.

(3) In realtà ogni raggruppamento umano che si esprime sul piano materiale ha la sua controparte in tutti i piani, compresi quelli astrali; ma l’aspetto astrale di questo gruppo non è che accessorio e non indispensabile per determinati motivi.

Ezio Giunchiglia e Leo Zagami a Sanremo dal Fratello Murgia …

P2 (10/6/2006)

EVOLA écrivit à ce sujet: «Selon l’enseignement
initiatique, l’état suprême est au contraire au-delà
soit de l’être soit du non-être; dans le mythe
Cosmique des cycles, dans cet état indifférencié
identique à la transcendance absolue, même le Dieu
il personale e tutti i cieux sont riassorbono al momento della grande dissoluzione (ou incendie cosmique).

Jean Pierre Giudicelli de Bresac de la Bachelerie? (10/6/2006)

21 aprile 2005 22:10:52 +0200 (ora legale Europa occidentale)
Da: “Vittorio Vanni”
A: Leo Young
Oggetto: Rif: Jean Pierre Giudicelli de Bresac de la Bachelerie ???


Caro Leo,
ti rispondo intanto su quanto riguarda Jean Pierre.


L’ho conosciuto a Nizza qualche anno fa, in occasione di un’investitura templare. (appartiene, come me, all’Ordine di Pinto de Souza). Il predicato Bressac de la Bachelerie l’ha acquisito per eredità, in quanto si è fatto adottare da un vecchio coglione di tal nome.
A quel tempo era preside di un’Accademia Miryamica ed appartenente al Grande Oriente Osirideo Egizio.
Era inoltre membro del Misraim e Memphis (filiazione Caracciolo) e si dichiarava in possesso degli Arcana Arcanorum (ma ce l’hanno tutti). Negli anni ’70 ha avuto dei guai giudiziari per inflitrazioni templari nella polizia di Nizza e trame varie.
Per quanto riguarda l’Ordine di Thebes ti invierò uno scritto di Introvigne che risponde (quasi) a verità.
Ho saputo che J.P. è uscito in questi giorni di galera, in quanto ha scontato qualche mese per molestie sessuali alla figlia minorenne di una sua “servante” islamica.
A me è simpatico, ma da un punto di vista storico sugli articoli, non credo sia affidabile.
Personalmente ti proporrei piuttosto di implicare il “Misraim e Memphis” nei contatti con il nuovo gruppo massonico inglese, piuttosto che con che il Priorato, dato che questo non ha niente di Massonico.
Ma sul M.M. potrei metterti in contatto direttamente con Caracciolo, che è il Gran Maestro mondiale di tale Ordine, e che è una persona totalmente affidabile.
Per quanto riguarda il Sandri, se accetti il ​​consiglio, stanne alla larga, e se proprio lo devi incontrare poni le terga al muro e fai i debiti scongiuri.
Stanotte “raffinerò” il Codice. Ho delle buone traccie, ma devo inserire altro materiale, soprattutto sulla parte avuta nelle radici del tormento da membri dell’Ordine Martinista.
Devo inoltre aggiungerci altri materiali e tradurre le lettere di quel bel tomo di Plantard a Petain ed a De Gaulle. Quando avrò finito t’invierò il testo completo.
Non ho niente contro il Cocchi ne contro nessun gruppo, a meno che non siano persone e contesti che possono sputtanare la Massoneria.
Andreotti diceva che a sospettare si fa peccato, ma si indovina quasi sempre.
Già che sei stato cristiano, ricorda le parole evangeliche: “siate semplici come le colombe ma astuti come i serpenti.” Giocare è bello solo quando si vince ed il segreto per vincere è di imporre le nostre regole.
Ciao, orderplay.
Salute e fraternità, da parte dell’anglo-becero.
Vittorio Vanni

MB Messias Benedictus IV Capitolo VERA MASSONERIA (10/6/2006)

In nome del unico Dio A tutti i massoni sparsi sui due emisferi
L’IMPERATORE MB Messias Benedictus e Cagliostro con la moglie indossante una tunica bianca, trattenuta da una cintura di colore aurora e si presento al Castello del Conte di St.Germain pronto a tutto pur di superare la prova che lo porterà a ricongiungersi alla catena dei vecchi amici e Fratelli della Rosa + Croce di Occidente rappresentati dal mitico Conte di St.Germain Maestro Invisibile della Vera Massoneria. Cagliostro: “Vengo ad invocare il Dio dei credenti, il Figlio della Natura, il Padre della verità ‘, vengo a farmi suo schiavo, suo apostolo e suo martire’. E St.Germain domanda:” Che si propone la compagna dei tuoi viaggi ? “E lei Serafina la moglie di Cagliostro futura Gran Maestra del Rito Egizio ha risposto:” Obbedire e credere “. Aveva finito di pronunciare queste parole che le tenebre si sostituirono allo splendore delle luci, i rumori al silensio, la fiducia alla sfiducia, la discordia alla concordia e si udi ‘una voce rude e minacciosa che pronuncio queste parole: “Disgrazia colpisca chi non e’ capace di superare le prove” .Separati immediatamente per subire le prove, Serafina, rinchiusa prima in una camera con un uomo pallido , magro e ipocrita che si allontano ‘subito dopo averle detto delle sciocchezze e averle portato via i brillanti che le ornavano il capo e condotta poi in un vasto sotteraneo, rimase impassibile di fronte alla visione delle vittime della pretesa giustizia umana e fr edda e indifferente innanzi a cio ‘che il suo arbitrio umano avrebbe potuto farle compiere. Come in un sogno vide uomini incatenati che erano frustati da donne, boia che tagliavano teste, condannati che bevevano la morte in coppe avvelenate, colonne piene di scritture infamanti e udi ‘una Voce che diceva: “Noi siamo i martiri delle nostre virtu’ ecco come gli uomini, al cui bene consacriamo la nostra vita, ricompensano la nostra opera “. Cagliostro superate invece due prove: una sulla gelosia e l’altra sulla sua presunzione, lesse nel Gran Libro della vita, apparsogli alla sua vista animica, la tremenda tragedia che l’aspettava negli ultimi suoi anni terreni .Consapevole del suo destino, l ‘ accetto senza timore, sentendo in se ‘gigantegiare la Fede che e’ il coraggio dei forti. Ammessi poi ai divini misteri cosi ‘parlo loro una Voce: “Sappiate che il movente primo della Natura, della politica e della societa’ e ‘il sesso, sappiate che il sogno dei mortali e di divenire immortali, di volere conoscere l’avvenire anche se ignorano il presente e di volere essere spirituali anche se vivono nel brago di tutta la materialita ‘”. Il Conte de Saint-Germain dopo queste parole fece udire la sua voce:” chiamato sin dalla piu’ tenera giovinezza a grandi cose cercai di conoscere qual’e ‘la vera gloria: non feci fatica a rendermi conto che -la politica mi parve la scienza dell’inganno, -la guerra l’arte di uccidere, -la filosofia l’orgogliosa mania di sragionare, -la scienza i bei sogni sulla natura e continui errori di condotta in un Paese sconosciuto. -la teologia la conoscenza della miseria dove porta l’orgoglio umano, – La Storia lo studio triste e monotono degli errori e delle perfidie. Da cio ‘in conclusione dedussi che: -L’uomo di Stato e’ uno scaltro mentitore -L’eroe un illustre matto -il filosofo un illustre bizzarro -Lo scienziato un cieco da compatire -Lo storico un venditore di parole Quando intesi parlare del Dio di questo Tempio confidai in Lui le mie incertezze e le mie speranze.Egli si impadroni della mia anima e mi fece vedere tutto sotto un altro punto di vista.Io vivo non solo con quelli che esistono ma anche con quelli che sono esistiti.Trovo dolcissimo sapere senza apprendere nulla, disporre dei tesori della Terra senza doverlimendicare ai Re e comandare gli elementi piuttosto che gli uomini … Memoires authentique pour servir a l’histoire du Comte Cagliostro A.Hamburg chez F.Fauche ‘, 1786 Ma le prove iniziatiche di Cagliostro non finirono di certo con l’incontro del Conte Saint Germain anzi ora che la purezza delle sue intenzioni rispetto alla Grande Opera era stata accertata dai Maestri Invisibili era venuto il momento di entrare nella Sacra Cripta per essere investito del titolo di Imperatore della Rosa + Croce nel Gran Consiglio dei 12 R + C + per guidare gli Illuminati Europei verso il Grande disegno rivoluzionario che si impegnava a vendicare le tristi sorti dell’Ordine del Tempio, a questa iniziazione erano presenti Spartacus alias Adam Weishaupt e Filone il dotto Fratello Knigge entrambi dell’Ordo Illuminatorum fondato nel 1776 da Adam Weishaupt professore di diritto canonico all’Universita ‘di Ingolstadt in Baviera. RICORDI DI CAGLIOTRO SULLA VICENDA (dagli interrogatori di Castel Sant’Angelo, 1791) “Io Gran Copto del Rito Egizio prima di entrare trionfalmente a Strasburgo all’eta ‘di 32 anni mi incontrai segretamente con due dei capi segreti dell’Ordine degli Illuminati a Francoforte. Mi condussero fuori città in una casa isolata in piena campagna poi entrammo in una grotta artificiale e poi in un sotteraneo che scendeva viscere della terra dove trovammo una piccola cripta all’estremita del sotteraneo. Fui fatto inginocchiare dinanzi a un altare, sull’altare vi era uno scrigno nero aperto dal quale fu tolto un manoscritto.Era il tremendo giuramento del Consiglio dei 12 R + C + sul quale figurava il mio nome in cima alla lista. Il giuramento ai Grandi maestri del Tempio che Io fui invitato a Ripeti si impegnava alla soppressione di tutti i despoti con la violenza e vendicare i Martiri del Tempio. In seguito fu letta ‘la lista dei dodici Maestri invisibili di cui vi ho gia’ dett o Io ero il primo.Dodici personaggi scelti oculatamente dai capi segreti degli Illuminati per la realizzazione del Grande Disegno Rivoluzionario. I dodici nomi erano scritti col sangue umano. “Il piano di questa vasta congiura prevedeva un attacco alla Monarchia Francese ed in seguito ai vari Stati italiani per concludersi con la sconfitta del potere temporale della Chiesa di Roma e la presa di possesso da parte degli Illuminati di quell’immenso tesoro di conoscenza, rappresentato dai testi segreti nascosti nei meandri della biblioteca Vaticana, testi che potrebbe far affondare la nave di Pietro nata dalla menzogna e dal compromesso, questo e quanto venne detto dall’illustre Conte di Saint Germain in un Il suo discorso fatto ad alcuni Fratelli di alto livello nella gerarchia Illuminata durante la sua breve permanenza a Livorno nel 1770 dove si incontro ‘tra l’altro con un grande esponente della massoneria Russa di allora il favorito di Caterina II, il potente Alessio Orlof che indicando Saint Germain al Margravio di Anspach esclama “Ecco un uomo che ha avuto una parte importante nella nostra rivoluzione” ossia nel colpo di Stato che permise di eliminazione l’indesiderabile Pietro III. Sul Conte di Saint Germain abbiamo queste parole del Vescovo Wedgewood apparse in un articolo redatto dall’inglese e publicato nel 1926 nella Revue theosophique che ci dovrebbero far riflettere: Di tutte quelle esistenze (le esistenze fisiche attribuibili a Saint Germain) quali stati i casi d ‘incarnazione reale, nel senso completo della parola, dopo la sua prima infanzia? E quali furono dei casi di possesso totale di un corpo adulto? E quali dei casi di occupazione temporanea? E ancora quali altri d’occupazione temporanea di un corpo appartenente ad un altro Io? “Terminiamo questo IV Capitolo dedicato all’Imperator con un atto di devozione verso Dio l’Altissimo e il misericordioso, pieno di compassione verso noi poveri umani ed uno di ringraziamento verso l’Ordine del Tempio che spero nonostante le difficoltà mantenga i patti e gli accordi segreti originali che lo porteranno ad ottenere il Santo Graal se Inshallah si ricorderanno chi sono realmente e la smetteranno di giocare a fare i Templari di facciata, un fenomeno ridicolo e assurdo quello delle iniziazioni Templari spurie che non porta a niente di buono anzi a disgrazie future, un gioco pericoloso cari Fratelli e Sorelle per chi non iniziato ai veri misteri dell’Arte Reale voglia così provare il brivido dell’imprevisto e di colpo trovarsi con le tasche vuote e un bel mantello ma nulla di più da presentare al Creatore nel momento della nostra morte. La Croce Rossa sul mantello bianco e da sempre simbolo Sacro della Cristianita ‘da non mettere in mano a degli scellerati perche’ il Grande e Sublime Maestro Gesu ‘Cristo sta per tornare a trovarci e noi non ci dobbiamo far cogliere impreparati di fronte alla sua grande Rivelazione e alla sua presenza Sublime ma rispettosi e pronti a riprendere la nostra vera missione per conto del Dio unico, il Dio dei Cristiani, degli Ebrei, dei Musulmani il Dio del padre terreno della V. ‘. M.’. ovvero Abramo che la trasmise alla sua famiglia che la preserva ancora oggi lontana da qualunque atto degenerante compiuta dall’eterno nemico Satana. Giuramento Del Cavaliere Templare: Cavalieri, scudieri, servitori, che la pace del signore, promessa agli uomini di buona volontà, sia con noi. In questo luogo angusto e santo, in suo nome, noi vedremo pronunciare, da labbra pure e con umile fierezza, il Giuramento del Templare che i Poveri Cavalieri di Cristo fecero nel momento più¹ sacro della vita Templare. Signore che spieghi i cieli come una tenda di luce, Signore che fai dei fulmini i messaggeri della tua maestà, davanti il ​​tuo sacro altare, dove s’adempì la sublime immolazione, noi leviamo alta la spada della luce, per depositarla ai piedi dell ‘altare come testimonianza del nostro giuramento. Signore Dio delle armi, noi lo giuriamo per il Cristo, giammai contro il Cristo, per la difesa del vangelo, per la guardia dei pozzi, per la verità, per la giustizia. Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell’innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d’acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante. Giammai noi attaccheremo per primi. Giammai noi provocheremo per primi. Tre volte noi sopporteremo l’ingiuria. Tre volte noi ignoreremo il disprezzo e la menzogna. Ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola. Allora poi non indietreggeremo di un solo passo, non taceremo che dopo il silenzio dell’avversario. Davanti ai ranghi angelicati, i nostri compagni d’armi, noi lo giuriamo al Cristo, Re della gloria. Chiunque rinnegherà questo giuramento, sarà per noi e per gli angeli, rinnegato. Niente per noi, Signore niente per noi, ma per la sola gloria del Tuo nome.