Si avvicinano le elezioni ovunque e la macchina del fango marcia a spron battuto

Internazionale in due articoli (parte 1 e parte 2) con firma di Wu Ming Foundation del blog Giap ci illustra le panzane del movimento QAnon. E’ interessante notare quanto razzismo viene espresso nei modi con cui ne parla. E’ un articolo commissionato per contrastare e denigrare ciò che veramente di nuovo sta accadendo nel mondo, prendendo posizioni nette ed a favore del MSM come l’11/9, Bush, Iraq war, stragi, virus, gilet gialli, coronavirus, cioè si affianca a quello che è dato per certo dall’informazione di cui fanno parte e quindi ponendo in una chiave complottista gran parte delle verità venute a galla e a quelle che escono fuori sempre più e che per poterle contenere, oltre alla censura adottata dai BIG TECHS della rete e non, si preparano articoli come questo che avranno maggiore impatto essendo poi proposti in maniera esponenziale da tutto il sistema MSM.

Alla fine del secondo articolo si parla della politica italiana e si discreditano quelli che se ne sono andati via dal M5S (perchè avevano capito in che merda erano capitati), infangando nomi di persone tipo Sara Cunial che è tutto cuore e chiarezza.

PS: la parola censura non è presente in nessuno dei due articoli 😱

PS2: avevo nel lontano 2006 ‘abbonamento a Internazionale, dopo aver meglio compreso cosa scrivevano e cosa pubblicavano in periodi sospetti, li ho abbandonati insieme a tutte le altre testate mafie-giornalistiche.

Riporto alcuni passi degli articoli sui quali c’è da riflettere

La Cabal ha preso il potere negli Stati Uniti dopo l’uccisione di John F. Kennedy e da allora controlla il deep state (stato profondo), con l’eccezione delle forze armate.

Veramente le forze armate erano praticamente coinvolte in maniera massiccia…

Hanks invece ha tentato di sfuggire alla giustizia prendendo la cittadinanza greca perché, a detta di QAnon, “la legge greca considera la pedofilia una semplice disabilità”

controllare per credere…

Il 14 febbraio 2020 un tedesco di 43 anni di nome Tobias Rathjen carica su YouTube un video nel quale si rivolge ai cittadini statunitensi, denunciando l’esistenza sotto i loro piedi di “basi militari sotterranee dove si adora il diavolo e si uccidono i bambini”, e invitando ad agire per liberare i piccoli. Rathjen è un uomo solitario che vive con la madre ad Hanau, città di quasi centomila abitanti a poca distanza da Francoforte. Ha simpatie di estrema destra, ma non appartiene ad alcuna organizzazione. Trascorre le giornate online, leggendo di QAnon e altre fantasie di complotti planetari. Non è precisamente un “qultista”, perché non adora Trump, anzi, lo accusa di essere un plagiario, di avergli “rubato le idee”. Tuttavia crede ad alcuni elementi centrali della narrazione QAnon. La sera del 19 febbraio, Rathjen esce di casa, entra in due narghilè bar e apre il fuoco con una pistola semiautomatica, uccidendo nove persone e ferendone cinque, dopodiché rientra, uccide sua madre e si suicida

esempio classico di MK-Ultra

Central park. Fin dal nome uno dei luoghi più importanti e iconici di una delle più affollate città del mondo. Un ospedale da campo visibile da centinaia di finestre sulla Fifth avenue. Tende da cui escono migliaia di bambini, scortati da militari e caricati, si presume, su decine di veicoli. Un’operazione certamente durata molte ore, con grande dispiego di uomini e mezzi, e culminata con una grande esplosione sotterranea. Eppure, nessuno ha visto né udito niente.

veramente c’è chi ha visto e udito tanto ma se ci si basa sulle notizie MSM…

il presidente non ha la reputazione di uno che ama i disabili.

affermazione chiaramente razzista, una delle tante nell’articolo

Un analogo capovolgimento della realtà si è verificato con il caso del miliardario Jeffrey Epstein, il cui arresto per numerose violenze sessuali, anche su minori, è stato integrato nella narrazione di QAnon come indiscutibile conferma dell’esistenza della Cabal. Trasformata in arma, la vicenda di Epstein è stata usata contro i nemici di Trump. I credenti si sono ben guardati dal puntarla contro Trump stesso, che pure di Epstein si diceva grande amico. Trump ha frequentato Epstein intensamente, in anni in cui già si parlava della sua predilezione per le ragazzine. Dopo l’arresto del magnate e alla vigilia del suo suicidio in carcere, è riemersa una dichiarazione di Trump del 2002.

evidentemente riportano solo quel che fa comodo, e le più incisive affermazioni su Epstein da parte di Trump sono ignorate

Conosco Jeffrey da quindici anni. Un tipo fantastico. Stare con lui è molto divertente. Si dice addirittura che gli piacciano le belle donne almeno quanto piacciono a me, e molte sono sul giovane andante. Non c’è dubbio: Jeffrey se la gode, la sua vita mondana.

mancano parecchie parole su questa risposta, controllare per credere

Definire QAnon “teoria del complotto” non rende più l’idea. Nemmeno “teoria del complotto di estrema destra”, come la chiama Wikipedia, è una definizione adeguata. Senza dubbio è una narrazione reazionaria e a tratti nazistoide, ma la sua presa non è circoscritta a una precisa area ideologica, arriva anche in zone molto lontane. In generale, se l’espressione conspiracy theory suona limitata, la sua versione italiana fa anche peggio: genera equivoci.

Wikipedia viene usata come la bibbia… ahi ahi ahi

QAnon non fa proseliti solo tra persone ignoranti o stupide o con problemi di salute mentale. Porre la questione in questi termini è un grave errore. Altrettanto sbagliato è credere che la setta recluti solo a destra, tra fascisti e reazionari vari. Istruzione, intelligenza, sanità mentale, appartenenza alla sinistra: nulla di tutto questo rende automaticamente immuni a QAnon.

è la chiarezza e il riscontro di molte informazioni che collimano… questo fa proseliti ovunque, non solo per QAnon, è la verità che si sente intorno dove comprendi e parli la stessa lingua (quella del cuore),

Più sopravvaluto la mia capacità di leggere il mondo, più l’apofenia mi fa percepire collegamenti e schemi dove non ce ne sono. Noto che Trump indossa spesso cravatte gialle. Ci vedo un segnale preciso: sta dicendo che la pandemia è finta. La bandiera gialla è usata per segnalare che una nave non ha persone infette a bordo, e nel codice internazionale nautico il giallo sta per la lettera Q. Tutto torna.

ostinatamente presuntosa come affermazione.. quindi la pandemia è vera secondo Wu Ming Foundation

Entra in gioco anche la pareidolia, che mi fa vedere immagini nascoste, simboli o facce che affiorano da sfondi, come un tempo il volto di Satana nel fumo delle torri gemelle. Avvisto il virus sars-cov-2 in una scena del film Captain America – Il primo vendicatore. È proprio il coronavirus, inconfondibile… ed è accanto a una pubblicità della birra Corona! Il film è del 2011, dunque tutto era previsto. Mi basterebbe fermarmi un minuto, guardare meglio, e capirei che quello non è il virus. È un mazzetto di bucatini Barilla disposti in modo da ricordare un fuoco d’artificio.

screditare queste cose fa capire quanto ipocrita sia il testo che lo accompagna

Ma… fermarmi? Non se ne parla. Dedico alla “ricerca” sempre più ore del giorno e della notte, non faccio che collegare elementi, discutere, diffondere materiali. Sono ormai in preda al bias da intensificazione dell’impegno: il tempo e le energie che ho investito non mi consentono di smettere, men che meno di invertire la rotta senza conseguenze sul mio ego, sulla mia autostima, sulla mia credibilità agli occhi altrui. Ogni giorno che passa, cambiare idea comporterebbe più fatica mentale. Ma perché dovrei cambiare idea, se sono nel giusto? È scattata la razionalizzazione post-acquisto: se ci ho investito tanto, vuol dire che l’affare era buono.

se l’affare buono è quello che senti nel cuore e non nel portafoglio, allora la cosa non quadra proprio con la pseudo l’analisi affrontata negli articoli. si vede che chi ha scritto non ha un cuore proprio, è di proprietà di qualcun altro

I credenti in QAnon ricorrono spessissimo a foto ritoccate o accompagnate da didascalie false. Li abbiamo visti falsificare luogo e data di un tweet del comico Patton Oswalt per accusarlo di aver violentato bambini nella pizzeria Comet Ping Pong di Washington Dc. Li abbiamo visti ritoccare foto della modella Chrissy Teigen e di suo marito, il cantante John Legend, per collocarli sull’isola privata di Jeffrey Epstein, ormai nota come “pedophile island”. Li abbiamo visti modificare una foto in cui il deputato democratico Adam Schiff posava accanto a suo padre novantenne, sostituendo quest’ultimo con Epstein. Li abbiamo visti diffondere immagini confuse o alterate ad hoc spacciandole per fotogrammi di un film inesistente, Frazzledrip, dove si vedrebbe Hillary Clinton scuoiare il volto di un bambino e indossare la pelle come maschera. Gli esempi possibili sono centinaia.

rimando queste affermazioni alle fotografie vere e non quelle ritoccate dai troll per mettere ancora più confusione e screditare quello che è verità

Qui, però, non stiamo parlando della libertà di parola o di culto di nessuna minoranza perseguitata. Stiamo parlando di una setta reale (QAnon) che crede nell’esistenza di una setta immaginaria (la Cabal), inventa calunnie impressionanti, scatena i propri credenti in linciaggi virtuali e sogna di compiere uno sterminio, sia pure – almeno per il momento – tramite delega a un potere golpista. Tutto questo mentre venera un miliardario, Donald Trump, che è anche l’uomo politico più potente del pianeta.

una setta? non vi rimane altro che aggrapparvi a queste infime cose e dire che la cabàl (che in realtà visto che siamo italiani si può chiamare cabala) sia una setta immaginaria mi fa specie! ignorare tutto quanto successo con la 2 guerra mondiale e i nazisti con le loro infiltrazioni nel sistema americano, vuol dire o non conoscere e ricercare superficialmente oppure perchè si è solo burattini pagati per scrivere determinate cose in determinati momenti della nostra vita. vai a chiederlo a Ulfkotte!

Le reazioni chimiche in corso sono visibili, anzi, appariscenti nelle immagini delle manifestazioni di fine agosto a Berlino, Londra, Los Angeles e Roma. È semplicistico e sbagliato descriverle come raduni di “negazionisti del covid” o di “no mask”. Sono espressioni ingannevoli, perché restringono il campo. I temi portati in piazza vanno oltre la pandemia, tanto che quest’ultima sembra un trampolino per parlare d’altro: il complotto satanista, la lotta di Trump contro il deep state, il 5g… Su questi temi avviene una convergenza che, non si trattasse di un’etichetta ormai logora, potremmo definire rossobruna. Un’interzona rossobruna sui generis, dove si incontrano fricchettoni e ultradestra, si parla di aromaterapia e di piano Kalergi, si leggono i tarocchi e si leggono le Qdrops (gocce di Q). In un articolo intitolato “Nazi hippies: when the new age and far right overlap”(“Nazi hippies. Quando New Age ed estrema destra si sovrappongono”), il filosofo Jules Evans spiega che non dovremmo stupirci. Sono d’accordo, e non solo per i motivi che dice lui

razzismo e odio puro io leggo in queste parole

Da queste premesse del tutto accettabili molti sono partiti senza mappa né bussola e – in preda all’effetto Dunning-Kruger, al pregiudizio di conferma e agli altri bias di cui sopra – si sono persi nella terra dei truther (i paladini della “vera verità” sull’11 settembre), un luogo in cui tutti si improvvisano ingegneri infrastrutturali, esperti di esplosivi, esperti di fotografia forense e quant’altro. Il focus della critica si è ristretto sempre di più al tentativo di dimostrare che il crollo delle torri gemelle fu una demolizione controllata e gli attentati di quel giorno nient’altro che un inside job (lavoro dall’interno). Scenario che implica per forza un complotto perfetto e vastissimo, sconfinato, con centinaia di migliaia di complici attivi in varie sfere delle amministrazioni dei più importanti stati. In una parola: un complotto universale.

parole profonde e chiare sull’essere parte del sistema corrotto

“I media mentono”, ma non in quel senso – Ci sono ottimi motivi per diffidare dell’informazione mainstream, ma non sono quelli che dice QAnon. La televisione e i grandi giornali non sono “in mano alla Cabal”: sono in mano ai capitalisti. In Italia per esempio, cinque grandi gruppi industriali identificabili con un pugno di super ricchi – la famiglia Agnelli-Elkann, la famiglia Berlusconi, Urbano Cairo, Francesco Gaetano Caltagirone, Andrea Riffeser Monti – possiedono quasi tutti i giornali nazionali e locali, e i più importanti canali televisivi privati. Poi c’è la televisione di stato, che è controllata dal governo. Come dice il noto adagio, in ogni società le idee dominanti sono quelle della classe dominante, e mainstream è solo un modo soft di dire dominante. In epoche meno inclini a eufemismi, i grandi giornali erano “la stampa borghese” e il quotidiano La Stampa, di proprietà della Fiat, era chiamato dagli operai “La Busiarda”. Ma la tutela di interessi politici ed economici mediante l’informazione non è un processo lineare né semplice. Non c’è una congiura a mettere tutti d’accordo, né tutta l’informazione ha fini di propaganda. La classe dominante è divisa in settori, gruppi di potere, cordate, perciò nei mezzi di informazione vediamo tensioni, conflitti, narrazioni divergenti. In questo scenario, può trovare un proprio spazio anche l’informazione di qualità: l’occasionale inchiesta seria e scrupolosa, il punto di vista critico e illuminante… Un lavoro che qualcuno si ostina a fare, anche se è sempre più faticoso e sempre più inadatto al “business model tossico” dell’informazione. E con l’emergenza covid-19 e la dittatura dell’amigdala, la già pessima qualità media dell’informazione è ulteriormente sprofondata.

qui si tocca il fondo, come a dire che abbiamo pluralità e libera informazione in italia… ricordo che siamo oltre il 70 posto nella graduatoria della libertà di espressione