Anche la luna è un disco

di Michele Vassallo su Altrogiornale

Così come abbiamo fatto per il sole vogliamo fare un’analisi anche per la luna per capire se essa sia una sfera o un disco. Una volta determinato che il sole è un disco arriviamo facilmente a capire che la stessa cosa dovrebbe essere vera per la luna.

Per il sole siamo partiti a fare questa analisi dopo aver compreso che la legge di gravitazione universale non può essere valida. Si veda l’articolo: “Newton e l’inganno della gravità“. Questo significa che la sfericità dei corpi celesti determinata da questa falsa teoria decade e il sole deve essere considerato un disco esattamente come lo era in antichità. La stessa cosa deve essere valida per la luna.

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Si consideri per esempio il momento in cui si sta per arrivare alla fase di luna nuova ma si vede ancora una piccola falce. Mi chiedo come questa piccola parte illuminata possa presentare confini così precisi senza sfumature graduali. In effetti, appare come un passaggio improvviso dalla luce all’ombra. La diffusione e distribuzione della luce sembra chiaramente indicare il fatto che non si tratti di una sfera.

Si dovrebbe vedere in una sfera che viene illuminata da una sorgente luminosa esterna un gioco graduale di luminosità con un passaggio dall’ombra alla luce. Comunque, questo non succede. Pertanto possiamo concludere che la luna è un disco. La forma di una sfera sarebbe d’obbligo solo se la gravità newtoniana fosse vera, ma sappiamo che non lo è.

Vedremo inoltre che la luna è auto-luminescente e da qui si spiega la perfetta definizione e distinzione delle zone della luna che si illuminano da quelle che rimangono spente. Nella figura che riportiamo sotto si vede bene come dovrebbe apparire una sfera illuminata da una sorgente esterna. La luna è davvero tutt’altra cosa.

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Un’obiezione che spesso viene mossa a chi crede che la luna sia un disco è questa: come è possibile che un disco venga visto allo stesso modo da tutti gli osservatori sulla Terra?

Abbiamo già considerato il problema con il sole. Dobbiamo valutare che, quando la luna è piena, tutti gli osservatori possono percepirla come piena e nella forma di un cerchio ovunque. Se la luna fosse davvero vicina alla Terra, tutti gli osservatori in piedi sotto di essa la percepirebbero come un cerchio.

D’altra parte, gli osservatori più lontani da essa dovrebbero ottenere, a causa della prospettiva, la percezione di un’ellisse sempre più schiacciata, nella misura in cui la luna si allontana da loro.

Ma non dovremmo dimenticare gli straordinari effetti ottici che l’atmosfera è in grado di generare, grazie alla rifrazione. A causa dei diversi strati di densità, ad esempio, un osservatore vedrà un corpo celeste nel cielo apparire più alto di quanto non sia realmente.

Al fine di ottenere la stessa visione del disco lunare su tutta la Terra, ci dovrebbe comunque essere un’inversione dell’indice di rifrazione immediatamente sotto la luna, cosa che abbiamo già analizzato per il sole.

Quale potrebbe essere la causa di tale inversione?  La luna è intrappolata e sostenuta sul suo cono da una sorta di bottiglia di Klein che in realtà è la cintura di Van Allen (che può agire tra 1000 e 6000 km di altezza). Una bottiglia di Klein è una superficie non orientata descrivibile da una funzione matematica che si autointerseca nello spazio.

Il fatto che questa griglia che guida la luna in modo magnetico sia la fascia di Van Allen è molto probabile visto che l’altezza della prima cintura combacia con l’altezza della luna, che varia tra 3300 e 6600 km di altezza.

Gli scienziati ipotizzano che questa cintura sia generata dal plasma intrappolato nel campo magnetico terrestre. Abbastanza interessante è il fatto che il primo satellite a provare tale plasma fu il satellite russo chiamato Luna 1. In quella zona gli elettroni hanno un flusso particolarmente intenso con elevata energia cinetica.

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Studi recenti hanno dimostrato che un’onda elettromagnetica che passa attraverso il plasma sufficientemente ionizzato, sarà chiaramente influenzata, in relazione alla sua trasmissione, dalle particelle cariche libere. L’indice rifrattivo del plasma è dovuto in grande misura dalla quantità di cariche elettriche presenti.

Il plasma può cambiare la permettività relativa, che è chiamata la costante dielettrica del mezzo relativamente al vuoto [εr]. Dall’ottica si sa che l’indice di rifrazione obbedisce a questa legge:

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Pertanto, la supposizione che il plasma della cintura Van Allen possa influire sulla luce proveniente dalla luna è assolutamente ammissibile. In questo modo, il disco lunare sembrerebbe lo stesso per tutti gli osservatori di tutta la terra.

Quindi, andiamo tutti dall’oculista: la realtà può spesso ingannare completamente. La luna è un disco e il nostro universo è pieno di illusioni ottiche che nascondono il vero funzionamento della macchina della Terra.


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Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.